ricordi

Simoncelli. Un anno dopo

- Questa pista: cose belle e brutte. Ho troppi ricordi. Col Sic abbiamo vissuto momenti spettacolari e difficili, roba bella –tanta- e da dimenticare, poca. Ma senza di lui abbiamo sopratutto pianto.
Simoncelli. Un anno dopo

Sepang un anno dopo


Questa pista: cose belle e brutte. Ho troppi ricordi.
Col Sic abbiamo vissuto momenti spettacolari e difficili, roba bella –tanta- e da dimenticare, poca. Ma senza di lui abbiamo sopratutto pianto.
Il suo era “Rock” puro, a volte duro, altre ballabile, divertente, di quello vero, insomma, i suoi concerti, quello che ci suonava, erano comunque musica diversa.
Era tutto pronto per la consacrazione di quello scatenato “musicista”. Era tutto perfetto perché il suo primo vero festival avesse inizio.
Strabilianti sensazioni cui, forse, ci saremmo presto abituati.
Mi chiedo a che serva mitizzarlo, ricordare i suoi accordi, i suoi assoli…. Teniamoceli, i ricordi veri e vissuti. Gelosamente.
…con gli occhi umidi, e tanto amaro in cuore….


Gigi & Paolo*
*Gigi Soldano e Paolo Beltramo
 

  • matcas01
    matcas01, FOLLONICA (GR)

    Ciao Marco

    Per dirla come la direbbero i vecchi dalle mie parti, in maremma, e cercare di arginare questo mare di angoscia e disperazione che mi avvolge con un pò di cinismo, tutte le volte che mi misuro con qualcosa che è succo di vita, ed allo stesso tempo ossimoro intrinseco ne è minaccia, mi ripeto: "Vai Matteo, vai.. ...d'altronde, la morte, ci deve trovare vivi!"

    Marco era più vivo che mai, e la morte l'ha trovato non solo facendo quello che amava di più, ma nel gesto estremo di non soccombere neanche all'evidente regola di una fisica che dice che oltre un certo limite, come ce lo diciamo tra noi motociclisti, "un'ci stà".. ...se si fosse arreso a questa regola, la moto, forse se ne sarebbe andata per la tangente, e ci staremmo raccontando altro...

    In questi giorni provo un senso di angoscia dilagante, e questa era la forza di Marco, un personaggio ancora in cerca di autore e per questo vero, genuino, diretto, tanto che tra molti di noi aleggia quel senso di aver perso uno che ti è girato per casa fino a ieri.. ...uno della famiglia..

    Non sò se è vero che lo faccio perchè penso alla mia maturità ed al figlio che con la mia Francesca stiamo cercando, o solo più probabilmente cerco di proiettare i vari pensieri ed angosce in terza persona, solo per tenerli lontani da me, che mi appresto ad un rally nel deserto, ed ho bisogno di metabolizzare ed esorcizzare lo smarrimento in cui ti lascia la morte.. ...riesco però a proiettare il pensiero di Nico, quello della passione, quello del detto dei vecchi maremmani, solo su questo (finora presunto) nascituro e penso... ...penso che sì vorrò dargli tutte le occasioni che potrò, assecondare tutto il suo estro e la sua voglia di arrivare in senso sportivo ed anche più lato.. ...che tutti vorrebbero un figlio come Marco ed io spero di essere tanto bravo quanto lo sono stati i suoi nel fargli vivere la vita che meglio vorrà e saprà meritarsi... però.. però la passione.. ..però la voglia di arrivare.. però la voglia di vincere... però, soprattutto la voglia di vivere... e questo mi spiazza.. ...io sò che meglio di un figlio in quella cassa di legno, sarebbe averlo disoccupato a casa sul divano a rompermi i coglioni.. ...e questo, se possibile, mi mette angoscia sull'angoscia.. ...il sapere che la vita è ingiusta, o meglio lo è, anche nel suo più bastardo calcolo statistico, percui quando un rischio c'è, prima o poi si avvera...

    Ciao Marco.. ..ti scrivo con le lacrime agli occhi, e con un senso di angoscia che mi porterò per sempre dietro, represso in un angolino e sopito ma sempre presente... ...questo mondo lunedì si è svegliato senza di te.. ...e tutti proprio tutti.. ...siamo un pò più poveri...

    Matteo
  • mazoc
    mazoc, Champorcher (AO)

    Sic come Gilles nella leggenda. Non vi dimenticherò mai....
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