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Tutor, questo sconosciuto. Tanti italiani ancora lo ignorano

- Il 22% degli italiani non sa cos'è. A 6 anni dall'entrata in vigore il 7% pensa sia una frequenza radio, altri che sia una figura di supporto presso gli autogrill. Il 4% crede sia il casellante
Tutor, questo sconosciuto. Tanti italiani ancora lo ignorano


Tutor, questo sconosciuto. Secondo i dati raccolti dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, più di un italiano su cinque (22%) non sa che cosa sia il sistema elettronico di controllo della velocità Tutor.
Nonostante sia in vigore dal 2005 su quattro tratti della rete autostradale nazionale, alcuni intervistati, alla domanda 'cos'è il tutor?' hanno risposto: una frequenza radio che trasmette informazioni utili a chi transita in autostrada (7%) o una nuova figura professionale presente nelle aree di sosta per dare supporto agli automobilisti (7%). A sostenere la falsa credenza che il tutor sia una frequenza radio - si precisa - sono l'8% delle donne contro il 6% degli uomini.

Allo stesso modo sono di più le donne (9%) a credere che il tutor sia una persona collocata nelle aree di sosta, mentre per gli uomini la cifra corrisponde al 5%. La percentuale cresce fino al 12% per i giovani guidatori con età compresa tra i 18 e i 24 anni, forse condizionati dal linguaggio scolastico (a questo punto però ci chiediamo a cosa servano le Autoscuole! Ndr).
Curiosamente il 4% degli intervistati, tra cui soprattutto coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni, crede che il tutor sia il casellante.

Nonostante queste strane definizioni, c'è per fortuna un notevole numero di intervistati (78%) che sa che il tutor è un sistema per monitorare la velocità media sostenuta dalle automobili in un determinato tratto autostradale. E più specificamente conosce il significato del termine l'82% di uomini contro il 74% di donne.

Dall'indagine emerge inoltre che coloro che conoscono meglio le funzioni del tutor sono bolognesi (96%), milanesi (89%), torinesi (86%) e bresciani (84%).
Meno aggiornati sono i cittadini di Palermo (65%). Infine il 24% dei cagliaritani crede che il tutor sia una frequenza radio che trasmette informazioni a chi guida in autostrada.


Fonte: ANSA

  • franza03
    franza03, Schio (VI)

    TUTOR.....nient'altro che....magna,magna

    In realtà tutto questo costosissimo sistema,è stato un gigantesco affare di appalti,distribuzione di danari a destra e a manca,come del resto tutto quel che riguarda i progetti nel ns.povero paese.Per organizzare spese e sovente sperpero di danaro si va da opere gigantesche fino al cambio di cartellonistica stradale,ogni ente,comune,istituzione anche microscopica,organizza le sue "spese" che assai spesso hanno costi folli,finalizzati solo al magna-magna.Ecco allora sorgere centinaia e centinaia di rotonde stradali,in parte inutili monumenti in mezzo alla campagna deserta che (per chi non lo sapesse) costano centinaia di migliaia di E. cadauna,anche 500000 o più per una rotonda.E ognuno organizza il suo nuovo progetto che immancabilmente verrà a costare il doppio (o più) che nel resto del mondo civile.Qui,esistono due ottimi ospedali che per le due città ed il territorio che servono sono eccessivamente capienti:soluzione?Realizzarne uno nuovo a metà strada fra i due.Alè alla faccia di chi sgobba tutto il giorno per 4 soldi!!!
  • marco.visentin4463
    marco.visentin4463, Ton (TN)

    250 kmh

    quindi se viaggio a 250 kmh ma mi fermo all autogrill per un cafe, abbasso la media, glielo infilo didietro al/alla tutor??
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