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Ucciso in moto da un filo spinato
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Ucciso in moto da un filo spinato
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Marco Badiali, ingegnere di 48 anni di Vignola, in provincia di Modena, lascia la moglie e due figli. Il giro enduristico della vigilia di Pasqua si è trasformato in tragedia. A nulla sono valsi i soccorsi degli amici che erano con lui. La ferita alla gola, provocata dal filo spinato teso a sorpresa su un sentiero conosciuto, era troppo profonda. La Procura di Modena indaga sulle responsabilità di chi ha potuto tendere un cavo a un metro e mezzo di altezza. Badiali e il suo gruppo erano un esempio di come si possano conciliare la passione per la natura con quella delle due ruote, il rispetto delle persone con uno sport, l’enduro, troppo spesso visto come dannoso e pericoloso. Ne sono una testimonianza le parole di chi conosceva Marco Badiali e che vi suggeriamo di leggere.
Purtroppo non la pensava così chi per colpa o per ignoranza ha steso quel filo letale.
http://www.brancolupi.com/Marco/marco.html
http://www.soloenduro.it
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