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USA. Consigli per una vacanza in moto negli Stati Uniti. Il grande Sud
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Dal punto di vista motociclistico vero e proprio il Sud degli Stati Uniti non offre moltissimo, ma se parliamo di storia, "americanate" e paesaggi suggestivi, poche aree degli USA reggono il confronto
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Dal punto di vista motociclistico vero e proprio il Sud degli Stati Uniti non offre moltissimo, ma se parliamo di storia, "americanate" e paesaggi suggestivi, poche aree degli USA reggono il confronto. Per questo giro vi invito a considerare l'opzione di volare da e per Atlanta. La capitale della Georgia è sede dell'aeroporto più trafficato al mondo (4.4 milioni di passeggeri al mese!) ed è anche hub della Delta. Il che vuol dire voli diretti da Milano e Roma a prezzi ragionevoli se prenotate con un buon anticipo.
La base del giro che vi propongo richiama molte tappe che ho fatto con una Yamaha XT600 nel 2012, ma come sempre ci sono delle gustose "allungatoie" se siete in vena di spararvi qualche centinaio di miglia in più. Prima di iniziare desidero sottolineare un paio di cose: il Sud è prevalentemente piatto, con strade dritte come fusi, per cui preparatevi a qualche trasferimento noioso sulle Interstate, purtroppo è inevitabile.
La Florida del sud non è considerata "Sud" negli USA (lo so, lo so...) per cui se sognate di visitare Miami questo non è l'itinerario per voi. Per quella particolare destinazione vi consiglio di volarci direttamente e noleggiare una moto per fare le Everglades e le Florida Keys fino a Key West. Bellissimo, ma piuttosto monotono dal punto di vista motociclistico. Il "nostro" giro parte invece da Atlanta, da dove prendete la I-85 verso Sudovest (Montgomery) fino ad incrociare la I-185 che vi porta a Columbus. Qui uscite dall'autostrada e prendete la Highway 431 Sud (GA1), attraversando le basse colline al confine tra Georgia ed Alabama. La prima tappa è Eufaula, una cittadina minuscola adagiata tra le anse del Chattahocchie River, con ancora tanti palazzi e meravigliose case in stile coloniale. Molte sono lasciate andare ma alcune sono dei musei visitabili ed in perfetto stato di conservazione.
Per pranzo consiglio il ristorante/bar Cajun Corner su Main Street (ci passate davanti anche se non volete). Non solo serve dell'ottimo cibo in stile New Orleans, ma si trova all'interno di un vecchio albergo che sembra uscito da una finestra spazio-temporale. È un po' pericolante ma il trucco per dare un'occhiata all'atrio è deviare mentre state andando alla toilette, lo fanno tutti. Da Eufaula proseguite sulla HWY431 fino a Dotham, dove si congiunge alla HWY231. Questa vi porta a tagliare il confine con la Florida e dritti fino a Panama City. Questa zona della Florida si affaccia sul Golfo del Messico ed è denominata "Panhandle" ovvero il manico della padella, vista la sua forma sulla carta geografica.
Da qui prendete la Hihgway 98 e lanciatevi ad Ovest, seguendo la costa. Le località balneari si alternano a tratti di spiagge semivuote, ma state attenti perché a Navarre poco prima di Pensacola, dovete girare a sinistra sul lungo ponte della FL399 che vi porta sull'isola di Santa Rosa. Prendete a destra e dopo qualche casa entrerete tra le incredibili dune del Navarre State Park, un paesaggio lunare ed affascinante. In pratica è una lingua di terra coperta di dune bianchissime, strette tra la laguna ed il golfo.
Seguite la strada fino in fondo dove si prende il ponte per Gulf Breeze e un secondo ponte che vi porta a Pensacola.
Da lì la 98 diventa noiosa per cui consiglio di salire fino alla I-10 e percorrerla fino a Mobile, dove si passa in Mississippi. Proseguite fino a raggiungere l'uscita per Biloxi, la principale località balneare dello stato, piena purtroppo di casinò e resort di cemento fin sulla spiaggia. Niente paura però, perché da li parte la mitica Highway 90 che dona bellissimi scorci sul golfo e stupende case coloniali protette da querce secolari.
Se vi piacciono le ostriche la fermata d'obbligo è Shaggy, appollaiato su una palafitta che domina il porticciolo di Pass Christian. Da li la HWY90 attraversa il lungo ponte sula Bay St. Louis e prosegue verso la Louisiana. Se arrivate in questa zona nel tardo pomeriggio vi assicuro che lo spettacolo del tramonto sulle paludi è un'esperienza unica, a patto che vi piacciano le zanzare. Continuate sulla HGY90 fino a raggiungere New Orleans dove vi consiglio di passare almeno un paio di giorni. Fate attenzione a trovare un albergo con il garage chiuso dove tenere la moto perché qui i furti sono all'ordine del giorno. Per muovervi in città potete usare il tram o il taxi e ricordatevi di visitare il French Quarter (Bourbon Street) e di fare un giro sul Mississippi su una delle tante steamboat, i vecchi traghetti a pale.
Da New Orleans il giro prosegue a nord, andando a prendere il Causeway, il ponte da 22 miglia che attraversa il Lago Pontchartrain fino a Mandeville. È uno dei ponti più lunghi del mondo. Da Mandeville prendete la I-12 a Ovest e raggiungete la I-55 che vi riporta in Mississippi. Passate Jackson la capitale e proseguite a Nord fino a Winona, dove si esce per inoltrarsi nel cosiddetto Delta del Mississippi, sulla HWY82 West.
La denominazione "Delta" non ha nulla a che vedere con la foce del grande fiume (che si trova centinaia di miglia più a Sud, sotto New Orleans): per Delta si intende il terreno alluvionale creato dalla V tra i due fiumi Yazoo e Mississippi, appunto. Un terreno fertilissimo perfetto per la coltivazione del cotone, una delle colture che più impoveriscono il terreno. Qui c'erano nel 1700 e 1800 le piantagioni dove lavoravano decine di migliaia di schiavi e qui è nato il Blues.
Basta dare un'occhiata alla cartina e vedrete molti nomi noti agli appassionati: Greenwood (dove è sepolto Robert Johnson), Indianola (dove è nato BB King) ed infine Clarksdale, la città da cui arrivano John Lee Hooker e il grande Muddy Waters. Ci arrivate seguendo la Highway 49. A Clarksdale consiglio una serata al juke joint di proprietà dell'attore Morgan Freeman, il Ground Zero Blues Club. Per gli appassionati due tappe obbligatorie sono ovviamente il Delta Blues Museum e l'incrocio tra la HWY49 e la HWY61 (noterete il monumento) dove la leggenda dice che i bluesmen andassero a fare il patto col diavolo.
Da Clarksdale il giro prosegue fino a Memphis, in Tennessee, dove c'è Graceland, la villa/museo di Elvis Presley. Molto kitsch, ma visto che siete qui non potete evitare una visita. In città vale la pena passare una serata su Beale Street, la via dei locali dove si suona dal vivo. Qui c'è il BB King's Blues Club e una serie di altri bei posti dove mangiare bene, bere una birra ed ascoltare del gran Blues. Fate però MOLTA ATTENZIONE perché Memphis è una delle città più violente degli USA: non a caso il tratto dei locali di Beale Street, fino al W.C. Handy Park, è chiuso al traffico e per accedervi ogni passante deve sottostare ad una perquisizione e passare sotto al metal detector...
Da Memphis la tappa successiva è Nashville, seguendo la I-40 ad Est. La capitale del Tennessee è la patria del Country, ma il suo rappresentante più illustre, Johnny Cash, è universalmente riconosciuto anche come il padrino del Rockabilly. Qui c'è un bel museo dedicato a lui, mentre alla sera è d'obbligo lo "struscio" su Broadway, dove ci sono tutti i locali di musica live e una miriade di negoziati che vendono di tutto, dalla paccottiglia a bellissimi stivali artigianali e strumenti musicali.
Siamo quasi alla fine del giro, ma adesso arriva il bello, dal punto di vista motociclistico. Per tornare ad Atlanta potreste prendere la via più semplice, a Sud sulla I-24 ed I-75 passando da Chattanooga, oppure...
Oppure tirate dritto a est sulla I-40 verso Knoxville ed uscite a Kingston. Da lì andate fino a Maryville dove prendere poi la TN33 South. Occhi aperti perché poco dopo sulla sinistra inizia la HWY129, che attraversa le Smokey Mountains tra curve e tornanti, la famosa Tail of the Dragon, una delle strade mitiche per i motociclisti americani.
Arrivati a Robbinsville, in North Carolina, prendete la NC143 Cherohala Skyway, che vi riporta in Tennesse a Tellico Plains.
Ormai è fatta, da li ci sono ancora un po' di belle curve fino ad Atlanta, che si raggiunge seguendo la TN68 che diventa GA60 una volta passati in Georgia. L'ultimo tratto è sulla noiosa GA400, una delle direttrici che collegano il centro di Atlanta ai ricchi quartieri a nord della città.
Pietro Ambrosioni
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