Home made

Vins Duecinquanta: foto e dettagli dell’estrema 2t italiana [VIDEO]

- A Eicma 2017 arriva anche una piccola ma spettacolare moto italiana: si chiama Vins Duecinquanta. Tanto carbonio, tanti pezzi ricavati dal pieno e tanta passione per costruirla. Eccola nel dettaglio

Al Salone di Milano 2017 non sono esposte solamente le novità delle grandi Case motociclistiche, ma ci sono anche interessantissime special e mezzi esclusivi dai dettagli curatissimi: è questo il caso della Vins Duecinquanta, la stradale 2 tempi costruita nell’officina di una squadra di appassionati nei pressi di Maranello. Scopritela nel dettaglio e guardatela in foto.

Nel 2015 abbiamo visto il primo prototipo, ma finalmente è arrivata la versione definitiva, anzi due: la Duecinquanta (dedicata alla strada) e la Duecinquanta Competizione (per chi ama godersi il 2 tempi in pista). Le due moto condividono il telaio e la ciclistica: il monoscocca autoportante è in fibra di carbonio e, insieme a un pezzo in alluminio al suo interno, sostiene il radiatore, il serbatoio e il motore. Particolarissimi anche gli schemi delle sospensioni: all’anteriore un monoammortizzatore regolabile con triangoli sovrapposti e al posteriore un “push rod” a doppia attuazione (guardatelo in foto).

Anche il motore è stato completamente progettato dal team italiano: bicilindrico 2 tempi in configurazione Tandem V-Twin di 90° con doppio albero controrotante ad iniezione elettronica diretta. Il cambio è estraibile a 6 rapporti, mentre le valvole di scarico sono a controllo elettronico tramite servo comando.

Quello che cambia tra le due moto, la stradale e la racing, è la cilindrata: la prima è una 250 cc, la seconda invece una 288 cc con una potenza di oltre 80 CV (e pensate che la versione da competizione pesa circa 85 kg!). Le due espansioni sono marchiate Jolly Moto. Ovviamente, la stradale avrà un sistema di scarico meno estremo per essere omologata. Nella gallery a fondo pagina trovate le due schede tecniche dettagliate.

Molto curiosa anche l’estetica: carene full-carbon con linee aggressive. Pensate che l’aerodinamica è stata studiata per offrire più aria possibile al radiatore che si trova sopra il motore, avvolto dalla monoscocca. Le prese d’aria anteriore permettono di sfruttare al meglio i flussi e il radiatore ha quindi una dimensione minore del normale. Tantissimi i pezzi ricavati dal pieno creati “ad hoc” per questa moto.

Le due moto sono 100% artigianali e, per questo motivo, la squadra di ingegneri è pronta a personalizzare su misura il mezzo del cliente. I prezzi rispecchiano l’elevata qualità del prodotto: da 40.000 euro per la versione targata e da 50.000 euro per quella senza fari e frecce.

  • dionnemoto
    dionnemoto, Schio (VI)

    Magari qualcosa a prezzi più umani ed alla portata di chi non sia uno sceicco arabo? Vabbé il telaio monoscocca in carbonio (che nella storia del motociclismo non ha mai avuto un esempio ben riuscito), ma per 40-50.000 euro (se li avessi) piuttosto mi comprerei una 250 GP con cassa ricambi ed avanzerei tanti di quei soldi da farmi un tour per tutti i circutii europei. Senza contare che una 250 GP anche vecchia di 20anni è una moto che rappresenta la massima espressione di grandi case costruttrici e sarà sempre meglio di una realizzazione in piccola serie fatta da appassionati. Una RS250 o una RD350 aggiornate vendute a meno di 10.000 € potrebbero essere un invitante prodotto per molti frequentatori di trak day, se poi si riscisse anche a targarle ancora meglio .... se la VW (e non solo) sono riuscite a rifilare a milioni di persone vetture più inquinanti del consentito perché non farsi più furbi?
  • Tabbe75_1
    Tabbe75_1, Bologna (BO)

    a quel prezzo vorrei almeno un impianto frenante brembo..........
Inserisci il tuo commento