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25° Telefonica Dakar dall'1 al 6 gennaio

- 25° Telefonica Dakar: cronaca delle tappe dall'1 al 6 gennaio.
Castellon, 2 Gennaio 2003 Partita! La 25° Telefonica Dakar è finalmente partita. Alle spalle le giornate concitate ma pur sempre noiose di Marsiglia, con le verifiche e gli ultimi, straordinari preparativi. Poco prima del buio, alle 17:00 di ieri, la prima moto si è lanciata nella competizione. Un breve prologo in perfetto stile Motorshow all'interno del Parc Chanot, per il primo ordine di partenza ufficiale e per gratificre il pubblico, richiamato a frotte per vedere scattare il Rally. Ecco così anche i primi risultati, la prima classifica, i primi vincitori della Dakar 2003. Despres, Shinozuka e De Azevedo, rispettivamente per le moto, le auto ed i camion. Poi il lungo trasferimento notturno alla volta di Narbonne, sull'asfalto asciutto del sud della Francia, un breve sonno ed il risveglio per la disputa della seconda prova, la prima vera speciale. 43 km nella Corbière, pochi km a sud di Narbonne, sul tortuoso tracciato tra i vigneti, con un fondo compatto, appena inumidito dalla notte e da qualche residuo di fango delle pioggie delle settimane scorse. Ma tempo buono, lo stesso che accompagnerà le 162 moto, le 130 auto ed i 50 camion fino a Castellon, con un trasferimento di 500km. Tre KTM del Team Gauloises ai primi tre posti delle moto, nell'ordine Richard Sainct, Alfie Cox e Cyril Despres. Il vincitore della Dakar 2002, Fabrizio Meoni, è sesto alle spalle del grande amico rivale Joan Roma e del suo "scudiero" Marc Coma. Tra le auto è il prototipo Mitsubishi di Stephane Peterhansel a "staccare" il miglior tempo; al secondo posto la Nissan di De Villiers ed al terzo il campione della scorsa edizione della corsa, Hiroshi Masuoka, anch'egli con una Mitsubishi ufficiale. Il 3 gennaio, ancora una corta speciale spettacolo, sulla spiaggia di Castellon. Quindi la carovana della Dakar si sposterà in trasferimento a Valencia, per imbarcarsi alla volta di Tunisi. Una prima fase molto lunga, come nella tradizione della gara, ma tutto sommato utile per mettere a punto i mezzi, la logistica di tutti i partecipanti e la stessa macchina logistica, quella di TSO, chiamata come di consueto ad un grande lavoro. In due giorni (ma sarebbe più corretto dire in 24 ore) i concorrenti si sono lasciati alle spalle 865 km. Ne restano loro 7.700. decisamente i più difficili. Ed ecco la lista degli Italiani in gara, in ordine di numero di gara, per non fare torto a nessuno. I Motociclisti:: Meoni, Sala, Balsotti, Capoferri, Tarricone, Gerli, Astori, Cabini, Mugnaioli, Miotto, Algeri e Verzeletti. Gli equipaggi auto: Biasion-Siviero, Orioli-Dominella, Lora Lamia-Persio, Picco-Savini, Haringer-Albiero, De Lorenzo-De Lorenzo, Furlan-Piana, Grigoletto-Mellon e Cantu-Rickler. Infine i Camion: Vismara-Panseri-Sangalli, Pattono-Santoro, Panseri-Paccani-Cambiaghi, Pelanconi-Musazzi, Merla-Fumagalli-Pilatti. Castellon, 3 Gennaio 2003 La speciale è disegnata sulla spiaggia. Otto impeccabili km sullo sfondo del mare. Dall'altra parte, verso il centro di Castellon, la marea di pubblico. Sul lungo rettilineo sulla battigia le moto e le auto più potenti trascinano l'entusiasmo. Dopo il terzo appuntamento europeo con il cronometro, i concorrenti si spostano a Valencia con un trasferimento di 82 km. Nel corso del pomeriggio imbarcano sulle navi affittate dalla TSO (Thierry Sabine Organization, dal nome dell'inventore della Dakar). Trascorreranno due notti ed il giorno compreso tra esse sul battello, sul quale potranno riposare e sul quale è previsto il primo briefing "serio", dai contenuti finalmente africani. Ma anche la prima tappa tunisina della 25° Dakar sarà ancora un lungo trasferimento (463 km) con una corta speciale (25 km) a nord di Kairouan. Solo all'indomani tutti si renderanno conto di disputare un rally africano, anzi il più famoso e difficile, tuffandosi nel profondo sud petrolifero della Tunisia. Oggi dunque spettacolo sulla spiaggia, onorato per interesse di scena e di classifica. Non è conveniente, infatti, perdere troppo tempo in questa congestionata fase europea della corsa. Potrebbe essere difficile, a volte impossibile recuperarlo tra le dune delle lunghe prove speciali sahariane. In questo senso la Dakar è già entrata nel vivo, dal suo primo chilometro. E' stato Cyril Despres ad aggiudicarsi la "crono" di oggi. Il giovane talento francese, sul quale i connazionali ripongono molto più che una speranza, ha battuto lo specialista olandese Verhoef e il giovane idolo locale Marc Coma, per la prima volta in sella ad una moto ufficiale, nel Team Telefonica capitanato da Joan Roma. La serie KTM prosegue, nella classifica della speciale, con le posizioni delle moto di Giovanni Sala (niente male con la grossa bicilindrica sul tortuoso ed impegnativo tracciato), Cox, Sainct. Roma è nono, Meoni 15mo. La speciale delle auto è invece stata appannaggio della Mitsubishi di Masuoka, che ha preceduto quella di Peterhansel e la debuttante Volkswagen Tarek del belga Henrard. Al quinto posto Miki Biasion, alle spalle di Shinozuka. Al via delle tappe africane, ecco le classifiche generali, sintesi delle prime tre tappe della corsa. Nelle moto in testa Sainct davanti a Cox (10"), Despres (18"), Coma (57"), Roma (1'17") e Meoni (1'48"). Tutte KTM. Tra le auto è l'ex motociclista sei volte vincitore della Dakar Stephane Peterhansel (Mitsubishi) a condurre, davanti a Masuoka (Idem) e De Villiers (Nissan). Al quarto posto un assai promettente nuovo capitolo della storia dei Rally, quello che ha per protagonisti Miki Biasion e Tiziano Siviero. Domani moto, auto, camion e piloti saranno ancora tra le onde del Mediterraneo. Tozeur, 5 Gennaio 2003 Con lo sbarco a Tunisi, la 25° Dakar entra nel vivo. E' vero che anche la tappa di oggi ha rispettato il cliché iniziale (corta speciale e lungo trasferimento), ma finalmente si respira l'aria "giusta". Giù dalla nave i piloti hanno dovuto attendere, al freddo, la buon'ora, ma poi si sono lanciati sulla speciale del giorno a testa bassa. A nord della mitica Kairouan hanno vinto Isidre Esteve (gran debutto africano dello spagnolo alla guida della bicilindrica KTM) e Stephane Peterhansel, con quel prototipo Mitsubishi con cui ha messo in tavola le carte con le quali intende giocarsi il piatto più importante). Lo spagnolo, solo un mese fa, era rimasto vittima in Marocco di una brutta caduta, nella quale aveva riportato la frattura di radio e cubito del polso destro, ed ha quindi esorcizzato dubbi e circostanze sfortunate con una piccola ma importante vittoria. Del francese che ha vinto per sei volte la Dakar in moto non c'è invece da dire molto: la classe non è acqua, e credo che tutti i pretendenti al titolo di questa 25° edizione se ne siano accorti. Bene, alle spalle di Esteve si è piazzato il suo "capitano" del Team Telefonica, quel Joan Roma che è uno dei grandi favoriti della corsa, e terzo l'esplosivo brasiliano Jean De Azevedo, veterano della Dakar e fratello di André, uno dei protagonisti della corsa dei camion. Richard Sainct è quarto (ma mantiene la testa della provvisoria generale), Fabrizio Meoni sesto alle spalle anche di Cyril Despres. Giovanni Sala è 19° in generale, ed i primi privati italiani che troviamo in classifica sono Alberto Gerli (33°) e Luigi Algeri (43°), poco più avanti di Francesco Tarricone. Nella giornata in cui la Dakar entra nel vivo, la speciale delle auto è appannaggio di Stephane Peterhansel, alla guida del prototipo Mitsubishi, che ha preceduto il sorprendente De Villiers (Nissan) ed il vincitore della Dakar 2002, Hiroshi Masuoka (Mitdubishi). Al quarto posto è Ari Vatanen, il finlandese vincitore di quattro edizioni della corsa tornato al volante di una Nissan. Buone notizie al bivacco degli italiani. Miki Biasion ("navigato" dal compagno dei mondiali WRC Tiziano Siviero) ha chiuso con la sua Mitsubishi ufficiale all'ottavo posto assoluto della speciale. Sempre più Peterhansel in testa alla generale (e non vogliamo neanche provare ad immaginare cosa succederà tra le dune delle prossime, difficili tappe). Lo seguono De Villiers e Masuoka. Biasion è quinto. Edi Orioli (partenza calma, come convenuto durante la pianificazione pre-Dakar) 19°. Fabrizia Pons (un altro gradito ritorno alle competizioni), che corre come navigatrice di Jutta Kleinschmidt, ne divide le sorti a bordo della debuttante Volkswagen, e quindi anche il ritardo accumulato oggi per una foratura nelle battute iniziali della speciale. A proposito di debutti, molto buono anche quello di BMW: la X5 di DeMevius è quinta. Camion infine, ed è materia olandese per Daf e De Rooy padre, ma il figlio Gerardus, "comandante" della nave gemella, è a ruota. Domani la gara lascia l'aeroporto di Tozeur, presidiata dai due 747 dipinti a calce e abbandonati dalla guerra del golfo più di un decennio fa, e si sposta a El Borma (la base petrolifera di matrice italiana, "normalmente" uno dei luoghi più caldi della Tunisia): Quasi 500km di cui 285 di speciale, molto impegnativa, e bella, soprattutto tra Douz ed il fortino di Ksar Ghilane. Tozeur, 5 Gennaio 2003 Un aggiornamento dal PC Course, con una correzione (non certo tempestiva) del servizio di cronometraggio. Non è Isidre Esteve ad aver vinto la PS di oggi, bensì Joan Roma, davanti a Jean De Azevedo e Richard Sainct. Esteve retrocede al 20° posto. El Borma, 6 Gennaio 2003 Ad El Borma dovrebbe fare sempre caldo. Quest'anno, per il passaggio della Dakar, non è così. Si sta molto bene di giorno, ma quando cala il sole ci si accorge che l'inverno passa anche dal desertico sud della Tunisia. Non cambia, invece, che ci sia vento forte, di sabbia. Tozeur-El Borma, 494km di cui 285 di Prova Speciale, ovvero la pagina dei frustrati, almeno tra i motociclisti più accreditati. Le potenti bicilindriche KTM, il cui equilibrio di (elevate) prestazioni deve necessariamente tenere conto dell'usura dei pneumatici, hanno sfiorato il limite. Joan Roma, che aveva aperto la pista fino al fortino di Ksar Ghilane, ha cominciato a rallentare, fino ad essere costretto ad amministrare l'ultimo strato di tele della gomma posteriore, negli ultimi 90km. Stessa sorte per Fabrizio Meoni, che pure conosce bene questa parte del deserto tunisino, costretto a 40km dalla base petrolifera, per fortuna in trasferimento, a fermare un'auto della sua assistenza per sostituire la ruota. Il motivo tecnico dell'eccessivo consumo della mescola è nel terreno della seconda parte della speciale, un fondo molto duro e disseminato di rocce e sassi, sul quale la ruota della potentissima e pesante KTM pattina continuamente (il che ha un riflesso negativo anche sui consumi). E' così che Richard Sainct, sulla più leggera monocilindrica, ha potuto aggiudicarsi anche questa speciale, con un lieve margine di vantaggio su Meoni e di quasi tre minuti su Roma. Più indietro il regolare, giovane e "paziente" Despres, il sudafricano Cox, che festeggia oggi il suo 40° compleanno, e lo scatenato brasiliano De Azevedo. Nono Giovanni Sala. Sulle piste viste durante il Rally di Tunisia, bene i debuttanti Mugnaioli e Gerli, in mezzo ai quali si è infilato il "veterano" Algeri. Fabrizio Meoni passa al secondo posto nella generale assoluta, 2'25" dietro a Richard Sainct e 3'14" davanti a Roma, e questo in vista della prima tappa che, sulla carta almeno, potrebbe essere una di quelle chiave. Nella gara delle auto affermazione della Mitsubishi di Masuoka e Schulz, in testa dall'inizio alla fine della speciale. Al secondo posto Stephane Peterhansel (prototipo Mitsubishi), al terzo Kenjiro Shinozuka con il Pick Up Nissan. Ottimi Miki Biasion e Tiziano Siviero (Mitsubishi), quinti, e bene Edi Orioli e Maurizio Dominella (Tecnosport), che ieri avevano avuto un problema al differenziale anteriore della loro Nissan. Domani i concorrenti attraverseranno il confine per entrare in Libia, lasciandosi la Tunisia alle spalle. La tappa si concluderà a Ghadames, con una prova speciale di 228km. Pochi, ma non per questo meno temuti, visto che il tracciato, totalmente in fuori pista, prevede l'attraversamento di un erg e di numerosi cordoni di dune in successione. Ghadames, 7 Gennaio 2003 Ghadames, Libia. Falso allarme. Era stata annunciata come una delle tappe chiave della prima parte della Dakar 2002, ed invece non è stata molto più che una passeggiata. Il motivo: invece di mandare i concorrenti ad attraversare l'erg alla fine della speciale, gli organizzatori hanno fornito loro una lunga serie di punti GPS per metterli in condizione di aggirare tutte le dune più difficili. Un gioco da ragazzi, come disseminare di frecce un labirinto. Così i motociclisti di testa si sono raggruppati e, ad andatura allegra, hanno coperto i 228 km della speciale insieme, fino alla frontiera con la Libia. Solo Cox e Despres hanno preso l'iniziativa di lanciarsi a fondo con le loro KTM monocilindriche, più con l'intenzione di ottenere un buon risultato di giornata che con il miraggio di stravolgere la classifica generale. Ha vinto il sudafricano, che si regala la vittoria di tappa il giorno successivo al suo 40° compleanno, con un vantaggio di poco più di un minuto su Joan Roma e di quasi due su Cyril Despres. Meoni è a tre minuti e Sainct a cinque. Quest'ultimo mantiene la testa della classifica generale, Roma e Meoni si dividono la seconda piazza con lo stesso ritardo, 17 secondi, dal leader. Se si dovesse azzardare una previsione, questa è che con tutta probabilità sarà proprio uno dei tre piloti in testa oggi ad aggiudicarsi la gara. Ma la Dakar è lunga, difficile, e quasi sempre prodiga di imprevisti… Domani, intanto, l'ordine di partenza potrà avere un ruolo importante, perché potrebbe consentire a Meoni, in caso di raggruppamento, di staccare Roma e di rimanere incollato a Sainct, il quale, partendo in coda al "trenino", avrà la possibilità di controllare la situazione. Ma su questa Dakar che non ha ancora mostrato niente di particolarmente brillante, incombe la spada di Damocle delle penalità da attribuire a quei concorrenti le cui assistenze si sono lasciate andare, lungo il percorso, ad infrazioni del codice della strada. In serata i verdetti. Più vivace, invece, la gara delle auto, giocata a fondo. Stephane Peterhansel, che aveva ceduto, ieri, la leadership della competizione al collega di Marca Hiroshi Masuoka, è tornato in testa vincendo la speciale di oggi. Masuoka gli ha ceduto un minuto e 44 ed ora insegue, nella generale, a 49 secondi. Ancora tutta da vedere, la Dakar delle auto, ma è evidente che lo sviluppo del prototipo Mitsubishi è stato particolarmente efficace. Miki Biasion (che festeggia oggi il suo 45mo compleanno) insieme a Siviero per la prima volta ad una Dakar in auto (una Mitsubishi ufficiale), ha chiuso al sesto posto, alle spalle di Ari Vatanen, l'attuale eurodeputato 4 volte vincitore della maratona africana. Al settimo la vincitrice dell'edizione 2001, Jutta Kleinschmidt, che corre in coppia con Fabrizia Pons al volante della debuttante Volkswagen. Intanto è tornato ad El Borma Jean Louis Schlesser, che ha abbandonato per rottura del motore. Lora Lamia e Di Persio (Nissan) hanno concluso la speciale in 17° posizione, Orioli e Dominella, che sono rimasti insabbiati, in 26°. E domani la carovana della 25° Dakar disputa la prima frazione della tappa marathon, con il primo stop senza assistenza al bivacco, a Ghat. Sono 691 km, con una speciale di 584, in gran parte veloci, con due tratti di dune, a metà ed alla fine della prova.

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