Cross-Country Rally. Pablo Quintanilla (Husqvarna) campione del mondo
Erfoud, 9 settembre. C’è chi vince e… chi vince. Per un pilota che vince il Rally eccone un altro che diventa nello stesso momento campione del mondo. Non è la prima volta e non sarà l’ultima, e la… penultima era andata più o meno così. A vincere in Marocco lo scorso anno, infatti, era stato Sam Sunderland, ma fu l’austriaco Mathias Walkner a diventare campione del mondo Cross-Country Rally. Quest’anno, in una bella variante dello stesso tema, e ancora in Marocco, a vincere l’ultima prova del campionato è stato Toby Price, l’australiano vincitore della Dakar, ma la sommatoria risultante di una stagione che si può definire perfetta premia il cileno Pablo Quintanilla, che diventa campione del mondo 2016.
Proprio come i piloti che abbiamo riunito nel “mucchio selvaggio”, Pablo "Quintafondo" Quintanilla fa parte della nuova generazione dei campioni dei Rally-Raid, quelli, per intenderci, che a un certo punto hanno fatto capire a Marc Coma e Cyril Despres che era arrivato il momento di porre fine a un dominio durato dieci anni, durante i quali a vincere era sempre stato uno dei due, e di… cambiare mestiere. Come sappiamo, Coma è diventato manager di successo passando a dirigere la Dakar, e Despres è entrato nell’abitacolo di una macchina, la Peugeot 2008 DKR, tornando al successo dopo appena un anno con la vittoria al Silk Way Rally. Bene, largo ai giovani!
Price ha così vinto la Dakar 2016, dopo il terzo posto ottenuto nel 2015 proprio alle spalle di Coma, e dopo una stagione resa difficile dal lungo recupero dell’infortunio patito in Qatar, è tornato in forma perfetta: ha vinto in Marocco abbastanza agevolmente e per distacco, e ora è pronto per la prossima Dakar, al pari del compagno di squadra Sunderland. Ma la conclusione del Rally e della stagione porta al terzo posto ottenuto in Marocco, con la Husqvarna ufficiale gemella delle ufficiali KTM, da Pablo Quintanilla, che corona così il sogno di diventare campione del mondo Cross-Country Rally. Un titolo arrivato al termine di una stagione esemplare, durante la quale il pilota cileno ha messo in campo più di una qualità maturata in fretta.
Pablo Antonio Quintanilla Vásquez, purosangue cileno di Valparaiso e trentenne tra un paio di mesi, appartiene a una scuola di campioni di grande carattere e personalità, autentici idoli e personaggi quasi carismatici di quello stupendo paese. Prima di lui, infatti, a conquistare il campionato del mondo Rally-Raid per i colori del Cile sono stati l’indimenticabile Carlo De Gavardo, che ha vinto nel 2001 e nelle stagioni 2004 e 2005, anni nei quali il Mondiale era diviso in due classi, e Francisco “Chaleco” Lopez, campione del mondo nel 2006. Dieci anni dopo, dunque, è la volta di “Quintafondo”.
Pablo Quintanilla è arrivato ai Rally nel 2012. Prima è stato 13 volte campione cileno di Motocross e due volte 5° nel Mondiale MX3. Prima ancora, Pablito ha avuto la grande fortuna di essere sostenuto dalla famiglia, che lo ha assecondato nella sfida della sua grande passione fino al punto di spedirlo a farsi le ossa negli Stati Uniti e partecipare, insieme ai due fratelli più giovani, alle attività della famosa Millsaps Training Facility.
E si arriva al 2012 e ai Rally, un mondo ancora sconosciuto e tutto da esplorare, all'inizio anche in compagnia dell’”anziano” dei fratelli Prohens, Jaime. Ma è il posto giusto, e in rapida successione Quintanilla vince il Desafio del Deserto e il Rally di Antofagasta. Poi è primo al Desafio Inca Dakar Series, che gli vale l’iscrizione alla Dakar, 8° alla Ruta 40 e 1°, per la prima volta, all’Atacama Rally. La sua prima Dakar, con una Honda nel 2013, non è fortunata, così come la successiva con una KTM. In entrambi i casi, infatti, il pilota cileno deve abbandonare alla terza tappa per infortunio, a una spalla e a una mano: ma la riscossa di Quintanilla parte dal secondo posto al Desafio Guarani, ancora Dakar Series, passa per la vittoria all’Atacama Rally davanti a Coma e Barreda, e culmina con il quarto posto alla Dakar 2015 con una KTM semi-ufficiale, dopo aver vinto l’“infernale” Uyuni-Iquique e al termine di un lungo duello con Toby Price. Ci siamo, un anno ancora e Pablo Quintanilla entra nella formazione ufficiale Husqvarna Rockstar Energy, conclude la Dakar 2016 sul podio, ancora una vittoria di tappa e, dopo aver ottenuto due podi in Abu Dhabi e Qatar e aver vinto, ancora una volta, l’Atacama Rally, è campione del mondo con il terzo posto in Marocco. Automaticamente, Quintanilla diventa uno dei favoriti per la vittoria alla prossima Dakar Paraguay-Bolivia-Argentina.
Pablo Quintanilla è molto forte fisicamente, è un pilota completo sotto l’aspetto tecnico, e una persona solare e molto simpatica. Un umile appassionato disposto a fare dei sacrifici, e un vero personaggio. La sua qualità più specificamente potente, tuttavia, è quella di aver saputo “addestrare” la velocità, che è una delle caratteristiche speciali, e infide, dei Rally-Raid, in funzione della strategia di gara. In altre parole, Quintanilla ha raggiunto, in tempo relativamente breve, un altissimo livello di intelligenza tattica. Lo ha dimostrato in Marocco. C’è arrivato da leader del Mondiale, gli bastava tenere a bada le “alternative”, Price e, soprattutto Sunderland, ed ha saputo accontentarsi del risultato utile senza mai correre il minimo rischio in un Rally che, sotto questo punto di vista, ha fornito non poche, spiacevoli sorprese. Eccellente!
Che dire? Congratulazioni Pablo!