Endurose 2019: tassello (solo) in rosa
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Immaginate una gara di enduro in un paesino del Beaujolais (Borgogna), patria dell’omonimo vino. Alla partenza 89 piloti, tutte donne.
Questa manifestazione, unica nel suo genere e giunta alla sua decima edizione, è organizzata dal Team Tout Terrain Beaujolais e patrocinata dalla pluricampionessa francese Ludivine Puy.
Le partecipanti, di età compresa tra i 16 e 61 anni e di 5 nazionalità diverse, avevano livelli piuttosto vari: si passava infatti da agoniste in testa ai rispettivi campionati nazionali, a timide debuttanti, gruppi di amiche, mamme con figlie…
Per l’Italia erano presenti sei pilote della squadra Lady Enduro Project, capitanate dalla 7 volte campionessa italiana di enduro Anna Sappino.
Il percorso è stato studiato in modo da permettere a tutte le ragazze di divertirsi, senza nello stesso tempo mettere in difficoltà quelle con minore esperienza: il giro base era infatti costituito da due anelli da circa 60 km ciascuno, con due prove speciali cronometrate per giro. Le pilote potevano scegliere se percorrere entrambi i giri o uno solo.
In sei diversi punti del trasferimento erano inoltre state inserite delle deviazioni “soft” e “hard", scelta che ha permesso a ciascuna concorrente di ritagliarsi il proprio percorso su misura.
All’Endurose sono ammesse moto da enduro di qualsiasi cilindrata, non necessariamente specialistiche: con grande stupore ho notato la presenza in gara di svariate moto piuttosto datate, come Honda XL 125R o SWM 125, incrociate per giunta in parecchi tratti “hard” dei trasferimenti.
La gara, con partenza dalla piazza principale del paese, è iniziata alle 9 del mattino. Le pilote, a gruppi di 3 al minuto, si sono avviate lungo i percorsi, perfettamente presidiati dai volontari del Motoclub nei tratti più difficili, e in tutti gli incroci con strade asfaltate.
Il giro era bello e vario, con alternanza di sentieri in sottobosco, mulattiere, strade bianche e tagliafuoco. Il tutto in un’atmosfera veramente allegra e spensierata, che raramente si incontra nelle gare maschili. Per molte delle partecipanti, arrivare in cima ad una mulattiera impegnativa durante un trasferimento o riuscire a concludere i due giri di gara era già una vittoria, e questo traspariva chiaramente dai loro occhi.
Le due prove speciali cronometrate consistevano in una linea piuttosto tecnica, tracciata su un saliscendi erboso in contropendenza, e un bel fettucciato in un pratone, con salti e ostacoli artificiali (tronchi, gomme, pietraia).
Anche nel fettucciato, sempre nello spirito di inclusione che caratterizza l’Endurose, la pietraia poteva essere evitata dalle meno esperte con una piccola deviazione su terreno meno insidioso.
Al termine dalla gara di enduro, le pilote potevano scegliere se partecipare ad un’ulteriore competizione, la Super Finale con partenza in linea: il fettucciato è stato trasformato per l’occasione in un vero e proprio circuito senza ostacoli artificiali, in cui le concorrenti si sono affrontate in batterie ad eliminazione diretta, fino a determinare la vincitrice assoluta.
Questa ulteriore prova, molto diversa dalle consuete speciali enduristiche, ha permesso alle pilote di confrontarsi in un “gomito a gomito” piuttosto inusuale, davanti ad un pubblico molto partecipe.
Vincitrice dell’Endurose e della Super Finale è stata la francese Juliette Berrez, 2 volte campionessa di Francia di supermotard e di enduro, davvero impressionante e sicuramente di esempio per tutte.
La squadra italiana si è difesa bene, con un secondo posto assoluto nella gara di enduro della nostra capitana Anna Sappino, un secondo posto nella Super Finale di Martina Beltrandi, che ha tirato fuori tutta la carica agonistica del suo passato da pilota di supermotard, e infine un secondo posto di squadra nel Trofeo delle Nazioni, con Anna Sappino, Martina Beltrandi e Neris Piumi.
Per l’anno prossimo Sonia Meyran, presidente del Motoclub organizzatore, si è posta l’obiettivo di arrivare a 100 partecipanti, un importante traguardo per il motociclismo femminile.
Per informazioni: pagina Facebook dell’Endurose, www.facebook.com/endurose, social della squadra Lady Enduro Project, www.facebook.com/ladyenduroproject, www.instagram.com/ladyenduroproject
Anna Ghiraldini
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Daniel.pievaioli, Chiusi (SI)Bella iniziativa ma deve essere pubblicizzata molto di più, senza questo articolo neanche sapevo esistesse questa manifestazione.