Il Mondiale Enduro debutta in Romania
Sono passate solo poco più di due settimane dall'ultimo GP del Campionato Mondiale Enduro disputato nella splendida cornice di Kalambaka-Meteora in Grecia, ma in questo periodo nessuno ha pensato di fare solo mezza giornata di vacanze, anzi, i prossimi impegni a Buzău col GP di Romania del 9 e 10 luglio, quello del week-end successivo a Casazza (BG) per gli Assoluti d’Italia e di inizio agosto in Finlandia per la Sei Giorni, rendono ancora più roventi ed intensi gli impegni di tutti gli addetti ai lavori.
SEI GIORNI IN FINLANDIA
Alcuni big hanno annunciato che non prenderanno parte alla Sei Giorni con le rispettive nazionali; Ahola, Aubert, Meo, Guillaume, Albergoni, Thain. Aubert si è infortunato in Grecia e dovrà restare a riposo due mesi. Meo ad agosto correrà gli X-Games negli USA. Ahola e Thain vogliono evitare rischi in vista degli ultimi due GP del mondiale enduro in programma dopo la Sei Giorni ad Andorra e in Francia.
Ma la decisione più clamorosa in fatto di Sei Giorni, arriva dalla Francia, che di fatto, ha rinunciato a schierare la propria squadra del Trofeo Mondiale, vincitrice consecutivamente degli ultimi tre titoli mondiali (2008 Grecia, 2009 Portogallo, 2010 Messico). Impossibile entrare nel merito reale delle motivazioni che hanno portato la FFM a prendere una simile decisione. Unica cosa certa è che in Finlandia alla Sei Giorni saranno invece presenti tutti i piloti ufficiali KTM, Husaberg e Gas Gas.
MERCATO PILOTI IN FERMENTO
A tenere banco è poi il mercato piloti che si è già animato in quanto molti piloti di primissimo piano hanno in scadenza il proprio contratto; Ahola, Albergoni, Aubert, Guillaume, Meo, Nambotin, Salminen, Salvini, Seistola, Thain, solo per citarne alcuni dei più famosi.
Non c’è ancora nulla di sicuro, ma proprio durante la trasferta dei due GP di Turchia e Grecia si sono già viste le prime mosse ed in Romania si dovrebbe aggiungere qualcosa in più ai movimenti visti e alle voci sussurrate in Grecia.
GP IN ROMANIA DECISIVO
Tornando al GP di Romania, Buzău è situata sulle rive del fiume che porta lo stesso nome della città, ai piedi dei monti Carpazi e la piana del Danubio. Il fiume Buzău è stato protagonista di alcuni straripamenti come quello del 2005 che danneggiò il ponte posto a nord della città che è comunque stata costruita abbastanza in alto rispetto al letto del fiume.
Il clima a Buzău è tipicamente continentale caratterizzato da una media di 92 giorni all'anno dove la temperature sono inferiori allo zero e altrettanti giorni estivi. La capitale Bucarest dista da Buzău un centinaio di chilometri. Lo sviluppo medievale ha visto Buzău diventare un importante centro commerciale e culturale. Nel 1500 la città divenne un importante centro religioso, questo contribuì alla sua di Buzău che nel XVI secolo era la quarta città della Valacchia. Un documento del 1536 racconta che la città era governata da un "judeţ" (sindaco) e da 12 pârgari (consiglieri) eletti.
Ancora oggi vi sono dei tunnel sotterranei risalenti a questo periodo che univano il palazzo vescovile, il centro cittadino e l'attuale Parco di Crâng, all'epoca una foresta ai margini della città; le gallerie venivano usate sia come magazzini che come vie di fuga in caso di pericolo. Quando il regime comunista prese il potere in Romania, Buzău perse lo status di capoluogo di distretto, venendo inglobata nella Regione di Ploieşti; il distretto di Buzău venne ripristinato nel 1968. All'epoca tutte le industrie vennero nazionalizzate ed il governo centrale avviò una politica abitativa che prevedeva la costruzione di grandi palazzi di appartamenti (bloc); conseguentemente, molte zone periferiche vennero interamente demolite per far posto a questi palazzi, ma anche gran parte del centro storico, con edifici d'epoca come il Teatro Moldavia, venne abbattuto, soprattutto nel periodo di maggiore spinta del piano, tra il 1980 ed il 1988. Con la caduta del regime comunista il piano di demolizione degli edifici e di costruzione dei “bloc” si interruppe. Buzău conobbe così un periodo di stasi economica anche se lo sviluppo è poi lentamente ripreso grazie alla privatizzazione delle industrie statali ed all'avvio di nuove attività industriali.
LA GARA
"Enduristicamente" parlando, la Romania ha organizzato a maggio la seconda prova del Campionato Europeo con una gara risultata ben strutturata in ogni dettaglio.
Più dettagliatamente, quest'anno il GP di Romania di Buzău di sabato 9 e domenica 10 luglio, si articolerà su di un percorso di 52 km. da ripetersi quattro volte con una speciale cross di 3 km., una linea sempre di 3 km. e una estrema di 1,5 km. Due i controlli orari, di cui uno in zona paddock nel centro della città.
Complessivamente sabato saranno cronometrate 10 speciali, mentre domenica le prove cronometrate saranno dodici. Salvo decisioni dell’ultimo momento, non è prevista la disputa della speciale prologo del venerdì sera.
E1: TUTTA FINLANDESE
Nella E1 assente ancora Thomas Oldrati (KTM 250 4T) per i problemi di stress che lo hanno costretto al ritiro in Turchia ed a saltare la Grecia per un periodo di riposo assoluto. Probabilmente potrebbe rientrare alle gare per la prova degli Assoluti d’Italia del 16 e 17 luglio a Casazza (BG).
Occhi puntati in questa classe tutta finlandese, su Juha Salminen (Husqvarna TE 250 4T), al comando della classifica iridata con 239 punti. Alle sue spalle troviamo altri due piloti “finnici”; Matti Seistola (Husqvarna TE 250 4T) e Eero Remes (KTM 250 4T) entrambi con 198 punti. Quarta posizione per il francese Rodrig Thain (HM-Honda 250 4T) con 169 punti e quinta per lo spagnolo Lorenzo Santolino (KTM 250 4T) a quota 145.
E2: NEL SEGNO DI MEO
Nella E2 sono ben 49 i punti che dividono in classifica Antoine Meo (Husqvarna TE 310 4T) da Cristobal Guerrero (KTM 350 4T). Ivan Cervantes (Gas Gas 250 2T) è terzo con 178 punti, Pierre Renet (Husaberg 450 4T) quarto con 152, il nostro Simone Albergoni (Husqvarna TE 30 4T) quinto con 140 punti alla pari con Antoine Basset (Yamaha 450 4T).
Il duello tra Meo, Guerrero, Cervantes, Renet promette scintille ma anche va sottolineata la forzata assenza per l’infortunio della Grecia di Johnny Aubert (KTM 350 4T). In Romania potrebbe invece rientrare alle gare Oscar Balleti (Beta 450 4T).
E3: AHOLA TENTA LA FUGA
Mika Ahola (HM-Honda 500 4T) nella E3 riparte dalla prima posizione con 234 punti e cercherà di allungare in classifica su Christophe Nambotin (Gas Gas 300 2T), quest’ultimo secondo con 201 punti davanti a Joakim Ljunggren (Husaberg 300 2T) terzo a quota 187.
Assente in questa classe il nostro Alex Salvini (Husqvarna TE 511) impegnato in Australia nella prova unica di quattro giorni del campionato nazionale con la TE 310 4T. Fabio Mossini (Beta 500 4T) e Maurizio Facchin (HM-Honda 500 4T) ripartono rispettivamente dalla nona e decima posizione, mentre Alessandro Botturi (Gas Gas 300 2T) dalla dodicesima.
EJ: LOTTA DURA
Nella EJ Jeremy Joly (HM-Honda 250 4T) guida la classifica con 203 punti davanti a Mario Roman (KTM 250 4T) con 189, Antti Hellsten (KTM 250 4T) 174 ed al nostro Jonathan Manzi (KTM-Fariloli 125 2T) con 165. Decima posizione per Giacomo Redondi (Husqvarna TE 310 4T). Manzi, infine, è sempre in prima posizione nella classifica della Coppa del Mondo “Under 21” per moto 125 2T.