Il Mugello è il circuito più green del mondo
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Un circuito non è solo una pista, ma un insieme di servizi e strutture che "corrono" in parallelo alle competizioni sul tracciato. Un piccolo paese che si anima alcuni fine settimana all'anno e che deve essere in grado di provvedere alle necessità dei team e di decine di migliaia di spettatori. Farlo non è facile, farlo in modo sostenibile è molto difficile. Quindi è doppiamente meritevole di plauso il circuito del Mugello che ha conquistato la vetta della classifica del Sustainable Circuits Index. In "gara" c'erano 96 località e tutte sono state analizzate parametrando 21 differenti criteri. Sul podio finiscono anche Barcellona e il Paul Ricard. Il circuito italiano ha ottenuto un punteggio di 48/100, Barcellona (38/100) e il Paul Ricard (33/100). L'Enovation Consulting e Right Hub ha analizzato e diffuso le informazioni raccolte tra agosto e dicembre dello scorso anno.
L'energia utilizzata dal complesso toscano è 100% rinnovabile e un quarto è autoprodotta con i pannelli solari. Inoltre le acque utilizzate per i servizi e per l'irrigazione vengono da un sistema di raccolta di quelle piovane. Per ridurre l'impiego di bottiglie di plastica sono state installate un gran numero di fontane a disposizione dei team e degli spettatori.
“Il Sustainable Circuits Index - ha spiegato Cristiana Pace, membro della commissione - propone una solida valutazione della sostenibilità dei circuiti sulla base di dati divulgati, con l'obiettivo di consentire ai tracciati di confrontarsi a vicenda e, in definitiva, di accelerare azioni e cambiamenti”.
Un circuito non è solo una pista, ma un insieme di servizi e strutture che "corrono" in parallelo alle competizioni sul tracciato. Un piccolo paese che si anima alcuni fine settimana all'anno e che deve essere in grado di provvedere alle necessità dei team e di decine di migliaia di spettatori. Farlo non è facile, farlo in modo sostenibile è molto difficile. Quindi è doppiamente meritevole di plauso il circuito del Mugello che ha conquistato la vetta della classifica del Sustainable Circuits Index. In "gara" c'erano 96 località e tutte sono state analizzate parametrando 21 differenti criteri. SUl podio finiscono anche Barcellona e il Paul Ricard.
Enovation Consulting e Right Hub ha analizzato e diffuso le informazioni raccolte tra agosto e dicembre dello scorso anno. Nella speciale lista dei più virtuosi il Mugello è stato l'unico a guadagnare quattro stelle, il massimo punteggio raggiungibile. L'energia utilizzata dal complesso toscano è 100% rinnovabile e un quarto è autoprodotta con i pannelli solari. Inoltre le acque utilizzate per i servizi e per l'irrigazione vengono da un sistema di raccolta di quelle piovane.
Per ridurre l'impiego di bottiglie di plastica sono state installate un gran numero di fontane a disposizione dei team e degli spettatori.
Cristiana Pace, membro della Commissione per l'ambiente e la sostenibilità della FIA e amministratore delegato di Enovation, società di consulenza sulla sostenibilità, credeva che il rapporto avrebbe aperto le porte al cambiamento per favorire il miglioramento dei circuiti.
“Il Sustainable Circuits Index - ha spiegato Cristiana Pace, membro della commissione - propone una solida valutazione della sostenibilità dei circuiti sulla base di dati divulgati, con l'obiettivo di consentire ai tracciati di confrontarsi a vicenda e, in definitiva, di accelerare azioni e cambiamenti”.
Senza nulla togliere agli altri circuiti che frequento il Mugello è davvero unico. Trovo che girare su questa pista dia sensazioni speciali, ad esempio quando entri come una furia con lo stomaco e il cuore in gola dalla Casanova-Savelli alle due Arrabbiate... o quando senti il motore rombare a tuono sotto la testa appoggiata al serbatoio in rettilineo aspettando lo scollino e la San Donato...
Per quanto riguarda il discorso rumore trovo che sia giusto mediare un pò anche al Mugello, nel senso che gli scarichi aperti come le motogp secondo me sono davvero eccessivi e fuori luogo per le moto degli amatori che girano praticamente quasi tutti i giorni. Quando giro mi metto i tappi (anche se la mia moto è tutta originale, scarico compreso) e qualche anno fa, quando andavo a vedere dalla terrazza la categoria piloti, mi dovevo lasciare i tappi perchè il rumore era davvero pazzesco, quasi da nausea. Le località Scarperia e Luco di Mugello (nate ben prima del circuito) sono piuttosto vicine...
Specie al muggio che si potrebbe permettere di non osservarla .
Poi diciamola tutta, chi. Va ad abitare di fianco ad un autodromo, cosa pensa che facciano in una pista??
CAVOLI LORO!
Invece per la fighettaggine di 4 gatti, dobbiamo rimeetterci noi appassionati, PAGANTI, e caro anche....