l'intervista

Marco Bussolotti: «La Superstock 1000 mi manca, tornerò in pista più forte di prima»

- Il pilota del Team All Service System by QDP fa il punto della situazione sul suo Campionato e sulle prospettive future. Racconta anche di come ha vissuto l’incredibile incidente a Brno
Marco Bussolotti: «La Superstock 1000 mi manca, tornerò in pista più forte di prima»

 
Sono passati circa due mesi da quando Marco Bussolotti, durante la gara della FIM Cup Superstock 1000 a Brno, si è infortunato una vertebra lombare dopo essere stato travolto da un avversario. Da subito la diagnosi medica ha scongiurato qualsiasi ipotesi di serie conseguenze e il rookie marchigiano sta velocemente recuperando nella tranquillità della sua casa ad Ancona. 


Marco, dopo il terribile incidente in cui ci hai fatto pensare al peggio, ti troviamo a casa in via di guarigione. Come procede la riabilitazione?
«Procede molto bene, senza difficoltà e tutto come nelle previsioni. Ormai riesco anche a camminare senza stampelle, ma in alcuni casi un aiuto non me lo faccio mancare. Certo, i tempi di recupero sono lunghi ma necessari per evitare complicazioni alla colonna vertebrale. Infatti il danno più importante è stata la frattura alla terza vertebra lombare, fosse stato solo per quella del piede adesso sarei già in sella.
Non vedo l’ora di tornare a gareggiare, stare fermo è un agonia! Poi per me che abito al mare… continuo a vedere motociclisti e questo mi fa ancora più scalpitare!».


Hai avuto modo di rivedere il tuo primo giro a Brno e quello che ti è accaduto?
«Si l’ho rivisto ma non subito. Non avevo proprio tutta quella voglia di vedere cosa mi era successo, mi bastava già capire come ero messo… male. Poi quando ho avuto modo di guardare le immagini, in verità non mi ha molto impressionato, è stato peggio viverlo. La cosa incredibile è la contorsione che ho subito quando sono stato investito. Ho anche pensato che se quel pilota avesse tirato dritto nella sabbia tutto si sarebbe risolto con una semplice scivolata. Ma ormai devo concentrarmi sul rientro.
Sono molto contento della mia stagione sino al momento dell’incidente. Con il Team stavamo continuamente migliorando e siamo cresciuti ad ogni gara. Io ero in ottime condizioni, con una buona preparazione fisica e molto carico e il feeling con la Squadra, anch’esso all’esordio era buono e costruttivo. Avrei potuto fare un finale di stagione di buon livello. Nel CIV puntavo a vincere mentre nella FIM Cup avrei potuto cogliere la quinta posizione in classifica di campionato. Sarebbe stato un esordio con i fiocchi».


Cosa ti aspettavi e come hai trovato il livello degli avversari? Ritieni che la Superstock 1000 sia una buona palestra per i campioni di domani della Superbike?

«L’inizio del Campionato è stato di buon livello, con un quinto posto alla prima gara a Portimao in cui ancora dovevo capire il livello degli avversari e le dinamiche delle gare della Superstock 1000. Mi aspettavo degli avversari molto più tosti ma in realtà sono solo i primi che appartengono a un rango superiore. Le moto sono quasi tutte sullo stesso livello di prestazione e il pilota è fondamentale per fare la differenza. Rispetto alla Stock 600 si lavora molto di più sulla messa a punto ciclistica e molti altri aspetti che non si affrontano nella categoria minore. Sicuramente la Superstock 1000 è una bella palestra per i giovani e la competizione è intensa. Del resto basta guardare i tempi che spuntiamo con moto “di serie” rispetto alle SBK che di serie hanno quasi solo il nome e si capisce che ci prepariamo bene per affrontare altre categorie».

Ormai pensi già alla stagione 2011. Che programmi sportivi pensi di seguire? Riprenderai il discorso aperto nella Superstock 1000 o hai altri progetti?
«Certamente ho un “conto in sospeso” con la Superstock 1000 e quindi voglio puntare a confermarmi in  questa Classe, devo recuperare questa stagione e vorrei mettere a frutto l’esperienza di quest’anno per puntare a vincere le gare. La Categoria ormai la conosco, le basi per lavorare sulla moto le ho maturate
per cui ci sono quasi tutte le condizioni per fare una bella stagione 2011. Il mio prossimo impegno sarà nel CIV a Misano… a piedi però! Verrò a vedere le gare e respirare “aria buona” e credo che non resisterò a salire in sella anche se solo nel box, da fermo. In bocca al lupo ad Andrea Boscoscuro per il finale di stagione, però per me da vedere da “fuori” non sarà il massimo. Ora comunque devo pensare a programmare la prossima stagione, anche per quello sarò a Misano».  

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