Motorally/Raid TT: Pecorara
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Organizzare una gara a Pecorara è stata un po’ una scommessa. Vuoi per gli organizzatori, per la prima volta impegnati in un Motorally, vuoi per il territorio abbastanza limitato (il tutto si è svolto in un solo comune) ma anche per il poco spazio disponibile per un bel paddock. In ogni caso, l’idea di Giorgio Gambacorta di riuscire a portare un rally il più al nord possibile si è realizzata in modo più che soddisfacente.
Vero motore di tutta l’operazione Elio Guberti, deus ex machina dell’Enduro lombardo, che ha trovato nel Motoclub Valtidone una più che valida spalla. I ragazzi del Motoclub, capitanato da Giovanni Roscio, hanno dimostrato efficienza e professionalità facendo filare tutto per il verso giusto. Sono addirittura riusciti a far convivere il sabato un matrimonio, con trecento invitati, con le operazioni preliminari a pochi metri creando tracciati alternativi, su e giù per la collina per evitare la chiesa.
La gara era dedicata a due piloti: Davide Ziviani e Ivan Orlandelli. Gli amici presenti hanno rivolto loro un ricordo partecipato e commosso. Vorremmo aggiungere che ambedue sono stati dei pionieri della nostra disciplina. Ivan, endurista di grande livello, fu tra i primissimi ad abbracciare la causa partecipando al primo Trofeo Nazionale Motorally. Poi per più di un lustro diventò la bandiera di Old Farm Racing, sia per i risultati sul campo che per il grande carisma e il carattere guascone che lo faceva benvolere da tutti. Davide, invece, era quello che una volta veniva definito un “gentleman driver”. Amante dei viaggi e dell’Africa si presentò ad un Riviera 1000 nell’85 reduce dalla partecipazione al Rally dei Faraoni con l’auto e l’inseparabile Viviana come navigatore. Era la sua prima gara in moto poi, anche per lui, un lungo percorso di gare ed avventure. Insomma, due personaggi che hanno lasciato un’impronta profonda nella nostra storia con la loro grande passione trascinatrice.
A collaborare anche Old Farm Racing che ha fornito parte della manovalanza sul percorso. Il ricordo dei due amici scomparsi ha fatto ritrovare diverse generazioni dello storico Club Milanese. Il più blasonato, sicuramente, Roberto Mandelli, ingaggiato come apripista. Grande protagonista nel Trofeo Motorally prima, poi una splendida carriera da ufficiale Gilera nel periodo d’oro delle grandi maratone africane degli inizi anni ’90 con una lunga serie di belle affermazioni.
Il più eccentrico, invece, Hermann Meyer che è arrivato a Pecorara con un bel maggiolone VW decappottabile d’epoca. Ormai sta diventando imbarazzante la superiorità di Jacopo Cerutti, che ancora una volta non ha avuto rivali. In questa occasione poi è mancato il suo principale avversario, Ale Botturi, impegnato in una serie di test Yamaha.
Dietro Jacopo la coppia degli scafati Mirko Gritti e Maurizio Gerini, che hanno preceduto di poco i due giovani talenti Leo Tonelli ed Andrea Rocchi. Nella 50 prima vittoria per Maicol Reboldi mentre tra le ragazze prima al traguardo Raffaella Cabini seguita da Anna Ghiraldini. Assente, in questa occasione, Simona Brenz Verca causa maturità.
Nella 1000 continua imperterrito il cammino vincente di Valentini che si prende la testa della classifica. In visita al paddock anche Andrea Spinoni con la sua KTM 690 realizzata dalla Giglioli Motori. Curatissima in ogni particolare; impressionante la torretta portastrumenti in carbonio e molto belli anche i serbatoi realizzati nella stessa fibra. Gionata Caselli si è presentato, invece, con il furgone decorato da una bella ruotata fronte retro sulla carrozzeria. Singolare il tattoo sulla gamba destra: l’Invictus, la bellissima poesia scritta in carcere da Nelson Mandela.
Florence Clementi e Stefano Pazzagli, coppia di enduro-rallisti attivissimi nelle Marche hanno deciso di prendersi un anno sabbatico. L’adozione del piccolo Carlos comporta nuove priorità e responsabilità. Hanno comunque affrontato un lungo viaggio per venire a salutare gli amici. Prima del briefing Jacopo Cerutti ha voluto donare a “Carlito” le sue targhe porta numero tra gli applausi dei presenti. Per Florence, purtroppo, il disagio di una microfrattura ad una vertebra sacrale a causa di una banale caduta a piedi (sic).
Fabrizio Carcano, nonostante i continui successi, è sempre alla ricerca di nuovi talenti. Chi meglio di un figlio d’arte come Ricky Uslenghi potrebbe essere il campione del futuro?! Marco Falappi ha portato in gara, in anteprima, le nuove gomme da enduro di Anlas. La Casa turca è già conosciuta ed apprezzata nell’ambiente per le sue invernali concepite per le endurone stradali. Il test è stato più che positivo gli pneumatici offrono un ottimo grip e soprattutto l’anteriore da una grande sicurezza nella guida. Sono già disponibili sul mercato presso la sede di Sesto S. Giovanni.
Momento di commozione quando il piccolo Pietro Orlandelli ha premiato Maikol Reboldi come pilota più giovane. Il trofeo intitolato a Davide Ziviani è andato ad Enzo Campione, altro storico personaggio del nostro ambiente. Nella serata del sabato si è tenuta la tradizionale riunione dei piloti e addetti ai lavori per discutere sulle varie problematiche della disciplina. Diversi i temi trattati.
Alcuni auspicano l’ingresso di un promoter per dare più visibilità al Motorally, altri, invece, vogliono regolamentare in modo diverso le squadre togliendo valenza alle categorie minori e c’è poi, anche, chi contesta la durezza di alcuni percorsi. Il problema maggiore rimane però, come per le altre manifestazioni del fuoristrada, la complessità burocratica che c’è dietro l’organizzazione di un evento e la perdita di alcuni storici organizzatori ed i loro territori. Il Motorally gode comunque di buona salute e tutto il lavoro fatto sul campo della sicurezza ha dato ottimi risultati. Ogni gara è seguita e curata nel minimo dettaglio. Si tratterrà in futuro di trovare nuove strade ed anche territori e stimolare nuove organizzazioni.
Quella di Pecorara potrebbe essere l’inizio di una nuova collaborazione considerando che l’Amministrazione è favorevole alla nostra presenza, anzi, l’incentiva e dall’anno prossimo si ritrova triplicato il territorio grazie all’accorpamento di tre Comuni. Se son rose….