Sei Giorni 2012. Il punto con Rinaldi, Salvini, Micheluz e Zanni
Sachsenring (D) – L’Italia stringe i denti e resta abbarbicata al suo terzo posto, nel Trofeo, dopo una giornata durissima combattuta tra fettucciati velocissimi e una linea decisamente impegnativa, che ha messo a dura prova anche i primi della classe.
Ecco, a caldo, le impressioni dei protagonisti
Mario Rinaldi, responsabile squadra Trofeo: «Davvero un percorso impegnativo, nonostante non ci siano delle salite particolari in queste zone. Radici che escono sempre più grandi e insidiose, ogni volta che il terreno morbido per quanto non bagnato cede e sprofonda sotto le ruote. Ho visto piloti come Cervantes e altri big combinarne di tutti i colori in linea, costretti a scendere e riprendere la salita in certi tratti. La gara ha comunque avuto uno sviluppo lineare. Chi oggi ha fatto il risultato se lo è meritato. Se i nostri ci avessero creduto da subito, il secondo posto lo avrebbero raggiunto. Un terzo posto è meritatissimo. Abbiamo la possibilità di guadagnare qualcosa in più rispetto agli australiani, veri outsider di questa edizione, per arrivare l’anno prossimo, all’edizione italiana, con un pizzico di fiducia e convincimento in più».
Deny Philippaerts: «Quest’anno sono partito male, per fortuna oggi mi son ripreso un po’ con delle belle speciali. Davvero non riesco a capacitarmi: rispetto all’anno scorso,quando lottavo per il 20 posto assoluto. Non mi sento ancora sicuro con la moto. Ora sono 50° ed è davvero brutto. C’è ancora un altro giorno per andare un po’ avanti in classifica, e per ora son contento per la squadra che sta andando molto bene. Ce la sto mettendo tutta, speriamo di poter finire meglio di quanto ho fatto fino a qui».
Alex Zanni , responsabile squadra del Vaso: «Purtroppo la squadra è saltata, come ben sappiamo. Dispiace, la prima giornata eravamo primi, con un bel distacco. E lasciava ben sperare. Poi..Siamo contenti per il Trofeo, la gara è stata veramente dura: solo il nome di Zschopau lascia una certa apprensione. E’ un
posto che si fa temere. Sinceramente ho visto passaggi impegnativi, seguendo i nostri piloti oggi in gara. Tirando le somme, domani sarà una giornata un po’ piu’ tranquilla. Se amministriamo quel vantaggio che abbiamo, possiamo ben sperare per un bel podio, che è quello che ci meritiamo. Per i giovani, ci pensiamo l’anno prossimo. Ci rammarica un po’ aver vissuto i problemi meccanici sin dall’inizio, ma a questo punto rimandiamo tutto all’anno prossimo».
Alex Salvini, 6° in classifica assoluta: «A oggi per il trofeo il bilancio e’ positivo. Non pensavamo di giocarci il podio. Siamo lontanissimi dalla Francia, ma ne eravamo consapevoli. Tra campioni e vicecampioni del mondo sono una spanna sopra di noi. Peccato per Balletti, senza la sua rottura avremmo potuto puntare al secondo, dando fastidio concretamente all’Australia. La mia gara? Discreta, molti errori, ho perso un po’ di tempo, come nella prima giornata quando ho buttato via 30 secondi nella linea. La gara è dura, il tracciato è impegnativo, ma non è tanto questo il problema: sono tante ore di speciali, e allora ci stanno anche gli errori. Sono terzo di classe e sesto nell’Assoluta. Sono a 50 secondi da Remes, potrei puntare al 5° nell’Assoluta, con un po’ di cazzate in meno ce l’avrei fatta….Mancano due giorni, sarà dura. Sia io che il finlandese navighiamo sempre a 5 secondi di distacco».
Tu, poi, hai fatto sempre risultati migliori da solo, nella Sei Giorni, che in gruppo.. «Se facessi podio di classe, il 6° nell’Assoluta e il terzo di squadra non potremmo lamentarci. Ho sempre fatto bene alla Sei Giorni, a parte il disastro dell’anno scorso. Così arriviamo un po’ piu motivati, per la Sardegna. Sarà bello, lo scenario decisamente di prima classe e sarà un evento memorabile. Anche qui hanno fatto un bel lavoro, ma i posti putroppo sono un pochino..deprimenti! Ma devo ammettere che ogni giorni siamo accolti con calore e partecipazione. Questa è una terra di motori, e di tradizioni enduristiche. Non potrebbe che essere così.»
E.V.