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Six Days 2013, già si pensa ad Olbia

- A 16 anni di distanza dall’ultima edizione “nostrana”, l’edizione 2013 della Sei Giorni di enduro si svolgerà in Sardegna al porto di Olbia. Il percorso sarà articolato su tre differenti unici anelli di circa 250 Km
Six Days 2013, già si pensa ad Olbia

Sachsenring (D) – Archiviata l’edizione 2012 in terra tedesca, ora i riflettori dell’enduro mondiale a squadre saranno puntati sulla Sardegna. L’edizione 2013, presentata al termine del 5° giorno di gara dal presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, insieme a Franco Gualdi e Fabio Siddu, di CiaoSardinia, torna nel nostro paese, a 16 anni di distanza dall’ultima edizione “nostrana”, quella trionfale di Lumezzane, nel 1997.
 

«L’organizzazione di una Sei Giorni di enduro – ha sottolineato il presidente della Fmi, Sesti – rappresenta una sfida e un impegno economico ingenti. Un grazie va a tutte le amministrazioni e le autorità locali che ci stanno dando dimostrazione di grande attenzione con l’obiettivo di offrire una manifestazione che possa rinverdire i fasti delle edizioni che si sono svolte in passato in Italia».


Il percorso sarà articolato su tre differenti unici anelli di circa 250 Km. con sei speciali a giornata e 4 controlli orari. Percorso e speciali coinvolgeranno dieci Comuni della Gallura ospitando a turno il passaggio della gara. Il paddock di Olbia sarà dislocato sui moli 1 e 2 del Porto su di una superficie totale di circa 80.000 metri quadri; quartier generale dell’intera manifestazione in una grande struttura alberghiera attigua, a 200 metri di distanza dal paddock . La prova finale cross si disputerà sulla pista “Sergio Bruschi” di Tempio Pausania a circa 50 Km. da Olbia. Non è escluso che, sulla scia di quanto sperimentato nell’edizione appena conclusa in Germania, si possa introdurre un ticket d’ingresso perlomeno per la prova finale di cross, parte di una proposta complessiva che preveda una card con la quale fruire di eventuali sconti e offerte degli operatori economici del territorio. Ipotesi a cui dovranno seguire conferma man mano che la macchina organizzativa metterà a punto tutti i dettagli


L’edizione 2013 della Sei Giorni sarà gestita dalla Federazione Motociclistica Italiana in collaborazione con Geasar (la società che gestisce l'Aeroporto di Olbia) e Ciao Sardinia, il Portale turistico dell'Aeroporto di Olbia.


E.V.

 

  • Billy4145
    Billy4145, Milano (MI)

    Six days sardegna

    Ferie già prenotate..........la moto arriverà
  • nuvolatuonante
    nuvolatuonante, Scandiano (RE)

    regolarita' vs enduro

    sono un ragazzo del '54, ho inziato con le moto nel 65 e ho staccato la prima licenza nel '75, (la maggiore eta' era a 21anni e il Papi non voleva) correndo con il 1° KTM 125sacs arrivato a Reggio E. Dopo sono venuti alcuni 250, un 350 (sempre K 2tempi) poi 2 XR 600, una Husky 610, un WR 400 e altri 4 K 525/530. Carriera di "pilota" culminata nel '92 col 4° posto nella oltre 4t dell'italiano UISP. Terminata nel '97 per impegni di lavoro e acciacchi vari dopo 15 anni di maratone. Attualmente con mio figlio di 16 anni (messo in moto a 5anni) ci dividiamo 2 Beta 250 trial, 2 KTM (125 e 530) enduro, 2 Mito cattive, un Nitro ed una R1. Ho vissuto il passaggio dalla regolarita' all'enduro e non mi sembra siano stati fatti dei grossi passi avanti. L'unica cosa positiva e' l'affidabilita' ormai assoluta dei mezzi ed il passaggio ai 4t. Delle vecchie gare sono rimaste le prove in linea, mentre i fettucciati su pratoni tutti uguali sono abbastanza insipidi. Ricordo le prove di accelazione, il mio Puch 175 aveva le ruote intercambiabili per allungare i rapporti. C'era, almeno alla sei giorni la prova finale di velocita'. Ricordo una foto di Gritti in piega sul muontain de T.T. il 1° c.o. era tirato e il 2° meno per sistemare il mezzo ed il pilota. La classifica era data dalla somma dei tempi dei discriminanti (nome delle ps di allora) e dei ritardi ai c.o. che solo i migliori riuscivano a contenere. Adesso con la storia dei verdi e della sicurezza tutto si decide nelle p.s. mentre i trasferimenti vengono fatti a ritmo di cavalcata. m così e'. ad maiora
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