Targa Enduro. Senza non si corre
Targhe Enduro
E' un tema controverso e dibattuto. Parliamo della targa originale da montare sulla moto da enduro, una pratica detestata da molti sportivi a causa del rischio di perdere la targa e di dover quindi ritargare il mezzo con i costi che questo comporta. Molti enduristi - diremmo la maggioranza - negli anni hanno ripiegato sul così detto targhino, vale a dire una copia plastificata della targa di dimensioni ridotte. Non si piega, non si spezza e, se la si perde, pazienza. Non costa praticamente nulla.
Di fatto, però, il Codice della Strada non riconosce questo tipo di documento (a differenza di quanto accade in Spagna e Francia), che di conseguenza espone l'endurista alle sanzioni amministrative (e penali) previste per chi circola senza la targa o con una targa riprodotta illegalmente.
In questo quadro generale va visto lo sforzo della FMI di dare regole precise che ci permettano un confronto sereno e corretto con le forze in campo che da sempre remano contro l'enduro (comunità montane, guardie ecologiche, ambientalisti o presunti tali).
Ripulire questo fantastico sport dai comportamenti che fanno passare i motociclisti per "fuorilegge" è la prima condizione per poter praticare l'enduro alla luce del sole, come qualsiasi altra disciplina sportiva.
Ben venga allora la targa originale montata sulle moto in gara. Sta ora alle Case costruttrici realizzare dei parafanghi posteriori e dei portatarga degni di questo nome, che non facciano volare via la targa al primo salto o contro la prima pietra.
E' una svolta indigesta - anche a noi piacevano i targhini fotocopiati, leggeri e di facile sostituzione - ma necessaria per il bene dell'enduro. Se le moto da enduro devono andare anche su strada (e capita pure in gara, nei trasferimenti), devono rispettare il Codice. Non si scappa.
E, parlando di regole, vogliamo aprire una breve parentesi: in gara è obbligatorio il montaggio di scarichi omologati, ovviamente provvisti di db-killer. Se vanno bene nelle competizioni, a maggior ragion non hanno controindicazioni nell'impiego escursionistico e amatoriale. Eppure ancora troppi enduristi girano nei boschi con scarichi aperti, facendo un baccano d'inferno e creando un danno d'immagine incalcolabile all'enduro. Ragazzi, montate uno scarico silenzioso, non sarà quel mezzo cavallo a cambiarvi la vita!
In proposito ecco cosa ne pensa un senatore dell'enduro come Giovanni Sala: ”Sullo scarico sarei restrittivo all’inverosimile. Silenziatori lunghi e pesanti, materiali fonoassorbenti. Qualsiasi cosa, pur di tenere in vita l’enduro. Dite che non è possibile? Almeno tentiamo di imitare gli amici del trial che hanno moto molto più silenziose delle nostre”.
PORTA TARGA ENDURO
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