Tourist Trophy. Fantastico poker per Hutchinson!
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Ian Hutchinson è davvero in palla! Infatti si è aggiudicato anche la Supersport Race2, spostata da mercoledì a giovedi per problemi di scarsa visibilità sul Mountain Circuit. Hutchy, dunque, fa coppia con Phil McCullen: sono loro gli unici due piloti nella storia del TT ad aver vinto quattro gare nella stessa settimana, e Ian, aveva già vinto la Superbike TT sabato scorso, la Supersport Race1 e la Superstock lunedì.
Giovedì 10 giugno, sull’Isola splendeva il sole, e le condizioni meteorologiche erano perfette per una gara spettacolare, cosa che è puntualmente accaduta. Hutchy è partito a razzo, ed è rimasto in testa fino a Glen Helen, tallonato stretto da Guy Martin, alle sue costole con solo 4 decimi di distacco. A 7 decimi però c’era pure un osso duro come Michael Dunlop, seguito da un altro grosso calibro del TT, John McGuinness, con Ryan Farquhar sesto. Ancora una volta, solo 4,5” separavano i primi dieci piloti alla fine del primo tratto cronometrato.
Al Ramsey Hairpin il vantaggio di Ian era ancora esiguo: solo mezzo secondo! Intanto Dunlop aveva passato Martin, mentre Bruce Anstey si era portato in quarta posizione con la Rentless Suzuki. Al termine del primo giro Hutchy aveva 5,4 secondi di vantaggio, spiccando 126,652 miglia orarie (203,8 km/h). Dunlop aveva distaccato Martin di altri 5”, poi c’erano Keith Amor, Anstey e McGuinness.
Poi la lotta ha iniziato a farsi serrata, con Dunlop nel tratto che porta a Ramsey accorciava il distacco a soli 1,4”, mentre il leader scappava di nuovo sul tratto montagnoso: al termine del secondo giro, il suo vantaggio era di 5,77”, con Martin ancora terzo staccato da Dunlop ma ancora in netto vantaggio su Amor. L’eroe locale, Conor Cummins, intanto era risalito al quinto posto davanti ad Anstey e, poco più indietro, McGuinness.
Sfruttando a dovere un rifornimento più rapido, Dunlop è riuscito a ripartire davanti Hutchinson, che però a Glen Helen era riuscito nuovamente a distaccarlo di ben 6,4”.
Ma di nuovo Michael riusciva a riacchiapparlo, riportandosi a 1,8” alla staccata dell’Ramsey Hairpin. Sul tratto del Mountain, Hutchy ha fatto un po’ di “elastico”, entrando nel quarto ed ultimo giro distaccati di 3”19, facendo presagire un finale da cardiopalma. Lo stesso Guy Martin era pressato a ruota da Amor, con Cummins ancora quinto e McGuinness risalito al sesto posto.
A Glen Helen, Hutchy e la sua Padgett Honda erano ancora in testa, ma Dunlop, con un forcing lo ha ripreso e al salto di Ballaugh Bridge, per la prima volta, si è presentato in testa di 1”80 per rimanerci fino al solito tratto del Mountain, dove Hutchinson è nuovamente rinvenuto, passando a Bungalow con quasi mezzo secondo di vantaggio, per un finale davvero incredibile, visto che Dunlop era partito 50” dopo Hutchy: pensate che i due hanno tagliato il traguardo separati da 1”45!
Il vincitore ha infranto il record segnato da Amor tre giorni prima, girando a 127,611 miglia orarie (205,3 km/h), superato però a sua volta da Dunlop, con le sue 127,836 mph (205,7 km/h). Alle loro spalle, Keith Amor ha festeggiato il suo quarto podio davanti a Martin, mentre McGuinness è riuscito a tener dietro Cummins per soli 23 centesimi! William Dunlop, con una bella gara, è riuscito a salire fino al settimo posto, mentre la top ten veniva completata da Anstey, Farquhar e Dan Keen.
Il nostro Stefano Bonetti, ormai un veterano del TT, si è piazzato 27°, terminando la gara in 1h17’55” con la sua Honda CBR600RR, alla media di 116,224 mph (187 km/h).
Purtroppo, però, anche quest’anno il TT ha voluto la sua vittima: durante questa gara spettacolare, il neozelandese Paul Dobbs è infatti deceduto in seguito ad un incidente accaduto a Ballagarey. Paul, che lascia la moglie e due figli, era un pilota esperto di TT, dove correva dal 1999, e nel 2000 era finito sesto nella gara delle Lightweight 400 cc.