Trial. In Belgio Bou è più forte degli infortuni
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Classica la location di Comblain au Pont, caratteristica cittadina mineraria nella regione della Vallonia con una buona vocazione turistica e trialistica. Al solito il tracciato di gara ha visto le quindici zone suddivise in quattro gruppi caratterizzati come sempre da grandi rocce all’interno di cave dismesse con salite importanti, quest’anno per la prima volta come non si vedeva da tempo, assolutamente asciutti grazie ad una persistente siccità.
Come accennato all’inizio, a beneficio dei detrattori bisogna dire che la gara belga ha rivisto il pubblico degno di un evento mondiale lanciando un segnale nella direzione della necessità di organizzare sempre più gli eventi in mezzo alla gente e meno nelle località distanti dai centri abitati. Detto questo a beneficiare della calda accoglienza del pubblico belga è stato nuovamente lui il Campione del Mondo Toni Bou su Honda il quale nonostante un serio infortunio al ginocchio occorsogli il sabato mattina ha stretto i denti ed in una gara molto dura e spettacolare ha regolato un redivivo Adam Raga su TRRS particolarmente a suo agio sul percorso belga.
"È stato un fine settimana davvero speciale", dice Bou. "Ho avuto un incidente ieri mattina ed il mio odierno stato non era dei migliori, nonostante questo dopo la quarta e quinta zona del primo giro ho cominciato ad ingranare guidando con più sicurezza ed alla fine ho vinto rendendo anche questo evento un weekend perfetto." Spettacolare terza posizione per il giapponese Fujigas, che mai come oggi ha reso onore al suo soprannome, il pilota Honda nonostante una spettacolare caduta senza conseguenze, ha trovato nel percorso belga le caratteristiche ideali per esprimere la sua guida aggressiva, suo l’unico incredibile uno alla impossibile zona tredici, veramente un’icona del Trial!
Quarta posizione per il giovane Busto su Gas Gas che pagando quattro penalità di tempo perde il podio e cede punti preziosi in campionato, quinto più distanziato Dabill su Beta che precede un Fajardo su Gas Gas autore di una prestazione a due facce, dodicesimo dopo il primo giro, si rende protagonista di una rimonta impressionante che lo riporta in una sesta piazza purtroppo insoddisfacente in proiezione campionato. Chiude la classifica dei magnifici sette Cabestany su Beta che regola nell’ordine il tedesco Kadlec, Jack Price entrambi su Gas Gas mentre chiude decimo sottotono Jorge Casales su Vertigo.
Grandi colpi di scena arrivano ancora dalla Trial 2, su un percorso ancora una volta tecnico ma molto fattibile, la battaglia la si gioca sui nervi ed in questo caso è ancora il giovane inglese Montesa Toby Martyn che nonostante un problema alla spalla, vince gara e si porta inaspettatamente in testa al campionato ai danni del nostro Matteo Grattarola.
È proprio la prestazione del nostro Campione partito fortissimo al primo giro con sole quattro penalità, regala nella seconda tornata la vittoria al rivale, grazie a tre pesantissimi fiaschi che lo relegano al secondo posto anche in campionato. Ora la battaglia a due gare dal termine è più che mai aperta con il vantaggio per entrambi di chiudere il torneo nelle rispettive gare di casa.
Terzo di giornata il coriaceo Francesc Moret che completa il podio tutto Montesa, mentre quarto in una classifica molto corta troviamo il giovane Luca Petrella che torna a far valere il suo grande talento, grazie ad una moto finalmente performante. Ancora alle prese con l’infortunio patito in Francia il giovane Gandola su Scorpa si ferma in dodicesima posizione giusto davanti al simpatico Pietro Petrangeli su Sherco.
Chiude la carrellata delle categorie presenti in questo GP la categoria moto elettriche dove a trionfare in gara e campionato è il simpatico francese Loris Gubian su Gas Gas. Il transalpino ribalta il pronostico ed il risultato della gara casalinga, persa per una inezia contro il giapponese Kuroyama alla guida della avveniristica Yamaha, grazie ad una gara accorta conquista un altro prestigioso Trofeo da aggiungere alla sua già ricca bacheca. Terzo staccato dal duo di testa giunge lo spagnolo Cordon sulla nuovissima Mecatecno mentre quarto giunge l’eclettico Bruand su EM in una categoria molto promettente nonostante i soli otto partenti e l’oggettivo problema di durata delle batterie ancora distanti dall’efficienza necessaria a competere con il motore endotermico tradizionale.
La carovana TrialGP va ora in vacanza per ritrovarsi a settembre per i verdetti finali che decreteranno i campioni 2018 e la Nazione migliore con le prove di Inghilterra, Italia a Pietramurata dove ci aspettiamo tantissimo pubblico per tifare i nostri piloti e la Repubblica Ceka per il Trial Delle Nazioni.