Trofeo Italiano Amatori 2010
Due dei quattro vincitori della prima prova del Trofeo Italiano Amatori edizione 2010 hanno disputato al Misano World Circuit la prima gara della loro vita. E numerosi altri esordienti assoluti sono stati protagonisti del round d’apertura del challenge ideato da Daniele Alessandrini e organizzato dal Moto Club Motolampeggio di Roma.
E’ la chiave del successo di questa formula che, per almeno 5 week end all’anno, trasforma in piloti “veri” i cosiddetti domenicali, consentendo a dei semplici appassionati di conoscere la pista e le regole dell’agonismo e di migliorare enormemente le proprie capacità di guida in un contesto professionale e all’insegna della massima sicurezza.
Oltre 160 i piloti hanno animato il primo round del trofeo – inserito nella programma della Coppa FMI – Mototemporada – che ha raggiunto la sesta edizione, potenziando i suoi già noti punti di forza. Test brillantemente superato anche per il Dunlop GP Racer 211, monogomma ufficiale del trofeo.
Le quattro gare hanno aperto la manifestazione e si sono disputate sotto uno splendido sole e con temperatura e asfalto perfetti, grazie alla leggera ventilazione.
Nella 600 Base si è imposto il trentenne pesarese Alessandro Rossi (Yamaha R6), al debutto assoluto nelle competizioni, partito dalla pole position, che ha nettamente preceduto il bergamasco Michele Giannuzzi (Yamaha R6) ed il bolognese Alessandro Villani (Honda CBR 600 RR).
Nella 600 Pro affermazione per il ventinovenne lombardo Alessandro Clivio (Yamaha R6 – Sc. Lariana SBK), vice – campione 2009 cat. Base, che al termine di un confronto molto vivace, ha preceduto il privatissimo pavese Francesco Pirrone (Yamaha R6), 26 anni, giunto da solo a Misano (dove ha dormito nel furgone) e meccanico di se stesso, ed il sardo Andrea Loriga (Yamaha R6 – Killer Bike). Il poleman Alessandro Pinna (Honda CBR 600 RR – 4K Racing Team), al debutto nelle competizioni, è partito male, è rimasto imbottigliato nella bagarre iniziale ed ha effettuato una straordinaria rimonta dalla 20.a alla 5.a posizione.
Nella 1000 Base altro successo per un esordiente assoluto, il ventiquattrenne geometra toscano Claudio Papi (Kawasaki ZX10R – GC Racing) che ha dominato prove e gara. Nel finale è emerso il marchigiano Alberto Arghittu (Ducati 1198S) che ha conquistato il secondo posto davanti al lombardo Luciano Girlanda (Suzuki GSX- R 1000 – Speedy Bike Racing Team).
Nella 1000 Pro, infine, ha vinto un altro lombardo, il trentenne monzese Simone Fadigati (Suzuki GSX-R 1000) che ha impostato una gara tutta d’attacco, conducendo dal primo all’ultimo dei 10 giri, prima inseguito da Francesco Piccoli (Suzuki GSX – R 1000), poi da Danilo Ursic (Honda CBR 1000 RR – De Vai) e infine da Cristian Serri (BMW S1000 RR) che ha conquistato il secondo gradino del podio davanti a Piccoli.
Hanno detto
Alessandro Rossi (600 Base): «Mi chiamo Rossi, sono nato nello stesso anno e nello stesso Ospedale di Valentino ma non abbiamo nient’altro in comune! Una quindicina d’anni fa ho provato col cross, questa è la prima gara di velocità della mia vita. Ho fatto tutto in casa, compresa la preparazione della moto. Sono partito male, Golia è scattato meglio di me poi ho recuperato e sono andato via. Ringrazio mia moglie Francesca, mia prima tifosa!».
Alessandro Clivio (600 Pro): «Venerdì e sabato, nelle prove, la moto ci ha dato un sacco di problemi ma il lavoro del mio meccanico li ha risolti e oggi andava benissimo. Sono partito bene, l’unico che mi preoccupava era Sereni che però è scivolato e quindi non ho avuto altre difficoltà. Lo scorso anno sono arrivato 2° assoluto nella 600 Base ed ho vinto la semi-Stock, temevo un po’ il passaggio tra i Pro, invece è andata benissimo».
Claudio Papi (1000 Base): «Ho 24 anni, vivo in Toscana, a Loro Ciuffenna, nel Valdarno, dove esercito la professione di geometra. Sono all’esordio nelle competizioni dopo una stagione di prove libere in circuito, ora non vado più a rischiare su strada. Ho organizzato la mia partecipazione con un gruppo di amici ed un meccanico delle mie parti. Non conoscevo gli avversari ma ero fiducioso nelle mie possibilità ed il risultato dimostra che le valutazioni erano corrette».
Simone Fadigati (1000 Pro): «Ho un carattere “ignorante”, sento molto la tensione, la notte prima della gara non dormo e fino al via sono agitatissimo. Poi riesco a trasformare questa carica in energia positiva come è successo anche oggi. Il merito è anche del mio meccanico Massimo Tresoldi, della VECM Racing, che è riuscito a preparare una moto proprio su misura per me».
Un protagonista
«Mi chiamo Francesco Pirrone, ho 26 anni, vivo a Pavia dove gestisco un impresa sociale che si occupa, in convenzione con gli enti pubblici, di trasporto disabili, consegna pasti a domicilio etc. A giugno 2008, con i risparmi del lavoro, ho comprato una Yamaha R6; nel 2009, con gli amici del forum motopower.org, ho cominciato con le prove libere e a settembre ho esordito a Franciacorta come wild card nel Trofeo Amatori. Qui a Misano sono arrivato da solo giovedì sera con un furgoncino Scudo del 2000, gli attrezzi, un materasso ed un gazebo 3x3. Ho fatto tutto da solo: oltre al pilota, anche il meccanico, il cuoco, l’assistente di me stesso, dormendo nel furgone con l’orecchio teso per paura che qualcuno potesse toccare la moto nel gazebo. Per fortuna che i miei vicini del DOC Desmo Boys di Reggio Emilia mi hanno dato una piccola mano. In prova ho adoperato una gomma usata e ho ottenuto l’11° tempo ma per la gara ero fiducioso. Infatti sono partito bene, al primo giro ero terzo, poi secondo; sono arrivato lungo ad una curva e mi ha passato Sereni che però è scivolato e sono rimasto unico inseguitore di Clivio. Ho resistito agli attacchi di Loriga e Mercante e ho portato a casa questo risultato straordinario: secondo assoluto e primo della Stock. A rimettermi in sesto è stata la dormita che ho fatto, ormai esausto, nella notte tra sabato e domenica».
Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 23 maggio a Vallelunga.