Tourist Trophy

TT 2018, Superbike: Harrison rompe, Dunlop vince

- Harrison domina per quattro giri, poi si ritira e lascia la gara a Dunlop. Sul podio Cummins e Hillier
TT 2018, Superbike: Harrison rompe, Dunlop vince

Le gare finiscono sotto il traguardo, recita un vecchio detto delle corse. Un detto che sarà risuonato diverse volte nella testa di Dean Harrison e Michael Dunlop, causando stati d’animo molto diversi ai due, nelle ore successive al termine della Superbike, prima gara del Tourist Trophy 2018.

Harrison è partito a cannone, come del resto lasciavano presagire le prestazioni in qualifica, demolendo il record sul giro con la partenza da fermo (134, 432 miglia orarie) e aggiudicandosi subito un vantaggio di 3”7 a Glen Helen. Vantaggio cresciuto fino a raggiungere i 18 secondi fino a quando, al quarto giro, problemi meccanici lo hanno costretto al ritiro a Sulby.

La disperazione di Harrison dopo il ritiro
La disperazione di Harrison dopo il ritiro

Il primo posto in classifica è stato così rilevato da Michael Dunlop, che ha conquistato la sua 16° vittoria al TT con un margine di 50” su Conor Cummins e James Hillier a completare il podio.

Le posizioni di immediato rincalzo sono state conquistate da David Johnson, quarto, davanti a Rutter, Lee Johnston, Martin Jessopp, Ivan Lintin, Phil Crowe (primo dei privati) e Josh Brookes. Incredibile prestazione del newcomer Davey Todd, sedicesimo con un giro a 126,268 miglia orarie che lo piazza al terzo posto fra i debuttanti più veloci di tutti i tempi. Ottimo anche il nostro Stefano Bonetti, che chiude diciottesimo facendo segnare il suo miglior riferimento di sempre al TT con 126,6 miglia orarie!

E.L.

  • Quagmire
    Quagmire, San Giovanni Teatino (CH)

    ..rivogliamo "Guy Basettone fuori come un balcone Martin" al TT..
  • piero.mussano
    piero.mussano, Settimo Torinese (TO)

    mi rincresce per Harrison e sono lieto per Dunlop,cosi' vanno le corse ma sono molto lieto per Bonetti perche' nonostante le difficolta' frapposte dalla federazione italiana ha potuto partecipare e migliorare ulteriormente le sue prestazioni,a riprova che la passione spesso sopperisce alle difficolta' burocratiche a cui sono sottoposti i piloti italiani che intendono cimentarsi quassu'. del resto la penetrazione di questa gara,che supera abbondantemente le 200000 presenze certifica inequivocabilmente il fascino che emana.PS. suggerisco un raid ad agosto in occasione del ManxGP dove vengono assommate pure le emozioni dovute alla enorme presenza di moto d'epoca di livello eccelso!!! Piero Mussano
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