È ufficiale: il Gran Premio d'Australia, a Phillip Island, torna finalmente a pieno diritto nel calendario del Mondiale Superbike con la finalizzazione del calendario 2022, che lo colloca nel weekend 18/20 novembre di quest'anno. Ultima gara iridata a venire corsa "completamente" (il GP del Qatar si disputò, ma orfano della classe regina) prima dello stop dovuto alla pandemia mondiale di inizio 2020, il GP australiano si sposta quest'anno a chiusura di campionato.

Una soluzione necessaria per sciogliere anche gli ultimi nodi legati alla situazione sanitaria mondiale, che si porta dietro la possibilità di diventare la prova decisiva per il campionato, ma che allo stesso tempo "apre" a tutte le incognite meteo che hanno gravato negli ultimi anni sulla MotoGP.

Si tratta comunque di una soluzione temporanea, come viene detto apertamente dal comunicato diramato oggi dall'organizzatore: a partire dal 2023, il Gran Premio d'Australia riprenderà la sua tipica collocazione in apertura di campionato. Questa soluzione fa sì che la stagione 2022 si chiuda però con l'unico "doppio weekend" della stagione, visto che Phillip Island arriverà a una sola settimana di distanza dal round indonesiano.

E sarà la prima volta dal 2010 in cui il Mondiale Superbike si chiuderà con due gare attaccate - allora si trattava dei GP di Italia e Francia, ovvero Imola e Magny-Cours, le quattro manche vennero vinte da Carlos Checa, Cal Crutchlow e Max Biaggi, che già a Imola si aggiudicò anche il suo primo titolo iridato in Superbike.

Sparisce invece l'ipotesi di un tredicesimo Gran Premio ventilata lo scorso novembre con il calendario provvisorio. Il Mondiale si concluderà a Phillip Island.