GP del Portogallo

SBK 2022: le pagelle dell'Estoril

- Doveva essere il round di Razgatlioglu, che invece riparte dal Portogallo con 52 punti da recuperare al leader Bautista e 35 all’acerrimo rivale Rea. E non ha ancora vinto una gara
SBK 2022: le pagelle dell'Estoril

La Superpole e le tre gare che si sono disputate questo weekend all’autodromo dell’Estoril situato alle porte di Lisbona, hanno confermato quei valori che erano appena emersi nei precedenti round di Aragon e di Assen. Da quanto aveva affermato Razgatlioglu, la pista spagnola e quella olandese non erano favorevoli alla R1, ma in quella portoghese la moto della casa dei tre diapason sarebbe tornata vincente. Invece anche all’Estoril sono riemersi i problemi di assetto che in Spagna ed in Olanda avevano rallentato il campione del mondo. La moto non è stabile come quella dei suoi avversari diretti, ed il giovane turco non può più sfruttare tutto il proprio talento.

Un allarme lanciato ieri sera da Andrea Locatelli, che ha dichiarato che la R1 sta mostrando la corda, e che servirebbe qualcosa di nuovo, più al passo con i tempi anche dal punto di vista aerodinamico. Si sa che tutti i piloti vorrebbero poter disporre di un mezzo più competitivo, ma quello che ha detto il bergamasco non fa che confermare che la Panigale V4 era ed è la moto più prestazionale (certamente è la più potente) del lotto e che in Kawasaki, dopo le batoste che hanno dovuto subire lo scorso anno, hanno messo mano alla ZX-10RR avvicinandosi alla quattro cilindri bolognese per rispondere alle richieste del suo pilota/padrone Jonathan Rea. Da quanto si è potuto vedere in queste prime nove gare sembra invece che la Yamaha sia rimasta al palo, e resta da vedere se, magari da Misano in poi, il talento di Razgatlioglu riuscirà a supplire alle carenze della moto della casa di Iwata.

Buone notizie invece per la BMW ma soprattutto per la Honda. La casa tedesca che con una decisione quantomeno bizzarra aveva deciso di provare poco quest’inverno, ci ha ripensato ed ha svolto un test a Portimao, i cui risultati si sono visti in Portogallo. Redding non è certamente in grado di lottare per le posizioni che occupava nella passata stagione, ma se non altro resta (quasi sempre) stabilmente nella top ten. I due giovani spagnoli Iker Lecuona e Xavi Vierge hanno invece dato una bella scossa al team HRC, con il primo che si avvicina spesso al trio delle meraviglie Bautista, Rea, Razgatlioglu.

In attesa di rivederli tutti in azione a Misano tra meno di tre settimane, ecco i nostri voti ai protagonisti del weekend dell’Estoril.

Jonathan Rea – voto 9,5 – Si aggiudica la Superpole (spazzando via il suo precedente record) e due gare su tre. In Gara1 si deve “accontentare” del terzo posto. Forse si intestardisce troppo nel duello con Razgatlioglu, ma alla fine recupera un punto su Bautista e si conferma il Cannibale di sempre. La buona notizia, per lui e per la sua squadra, è che la Ninja di quest’anno sembra assecondarlo.

Alvaro Bautista – voto 10 – Corre con grande acume tattico, non sbaglia niente e sino ad ora è sempre salito sul podio. Rischia il meno possibile, ma quando intravede la possibilità di vincere non se la lascia sfuggire. Una macchina da punti che fa sognare i tifosi di Borgo Panigale.

Toprak Razgatlioglu – voto 8,5 – Lui ci mette lo stesso impegno, ma cede sempre qualcosa nelle fasi finali e non riesce più a vincere. Da bravo soldatino turco sorride e fa finta che vada tutto bene, ma se alla R1 non basta più nemmeno il suo grande talento, allora bisogna che in Yamaha inizino a preoccuparsi.

Alex Lowes – voto 7 – Un weekend in crescendo, senza commettere errori. Bravo in gara-2 a cercare di portare via punti ai diretti avversari del suo capo squadra. Non ci riesce, ma per una volta è lui il primo “umano” alle spalle dei tre “mostri”.

Andrea Locatelli – voto 7,5 – Forse inizia a stufarsi di fare quarto o quinto, ma se nemmeno Toprak riesce a vincere con la R1, allora diventa difficile per il bergamasco tenere il passo dei primi, ed inserirsi nella lotta per la vittoria. Impegno e talento non gli mancano. Tieni duro Loka.

Iker Lecuona – voto 8 – Normalmente ad un debuttante serve almeno metà campionato per inserirsi nelle posizioni alte della classifica, ma questo giovane spagnolo sta bruciando le tappe, e sono curioso di vedere dove potrà arrivare se continua così. Emblematico il suo “rodeo” in Gara-2: la Fireblade, che sino ad ora non conosceva padrone, cerca di ribellarsi, ma lui resta in sella. Rivelazione.

Axel Bassani – voto 6,5 – Così come aveva fatto nei due round precedenti il Bocia da il meglio di se in Gara-2, segno che fa fatica a mettere a punto la sua V4 e trova il giusto feeling solo la domenica pomeriggio. Bisogna capire se si accontenterà anche quest’anno di un podio e di qualche piazzamento, o se invece punta più in alto.

Michael Ruben Rinaldi – voto 5 – Il suo impegno e la sua determinazione meriterebbero certamente la sufficienza, ma anche la sua Ducati ufficiale meriterebbe più di un nono e due ottavi posti.

Xavi Vierge – voto 7,5 – Sembra essere meno talentuoso del suo compagno di squadra, ma non dimentichiamoci che è a sua volta un debuttante, e che ha avuto dei problemi fisici. In Portogallo ha mostrato dei lampi di alta qualità. Da tenere d’occhio.

Xavi Fores – voto 8 – Arriva di corsa all’Estoril il venerdì sera, mentre un suo amico parte in macchina da Valencia per portargli la tuta. Sale per la prima volta sulla Panigale V4 del team GoEleven il sabato mattina, per un solo turno di prove libere. In gara va sempre a punti e sta davanti a tanti piloti che corrono in pianta stabile in questo campionato. Eterno sottovalutato.

Loris Baz – voto 5 – Va bene l’impeto e l’agonismo, ma è inutile spingere sempre al massimo se la moto non te lo consente. Alterna cadute a qualche piazzamento. Loris ora hai una BMW e non più una V4!

  • fabiobrutale.66
    fabiobrutale.66, Casalbuttano ed Uniti (CR)

    Rea 9,5 e Bautista 10???...incomprensibile!!
    Non sono d'accordo nemmeno con chi definisce la R1 la peggiore delle 3 di testa,basta guardare le prestazioni delle seconde guide...Locatelli è sempre alle spalle dei primi tre,Lowes e Rinaldi non mi sembra.
  • luca.zampaglione
    luca.zampaglione, Reggio Calabria (RC)

    Ducati nonostante la massiccia presenza in tutte le competizioni mondiali su pista non riesce a vincere un mondiale ormai da parecchi anni. A mio avviso c'è una scelta /gestione dei piloti pessima forse pensano di essere i migliori a costruire le moto da corsa e che il pilota che la guiderà è solo una scelta marginale Per Rossi, Melandri, Lorenzo, Dovizioso, ecc la Ducati ha decretato la fine della carriera. In sbk dovrebbero prendere esempio dalla Kawasaki investire di più su un ottimo pilota e un po' meno sulla moto vincerebbero di sicuro!
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