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La Puglia in moto

- Questo è il racconto di un viaggio in moto in Puglia compiuto tra Luglio e Agosto del 2007 e durato una settimana con la mia mitica Yamaha xt 600 del 1998
La Puglia in moto


Ora ho una Suzuki V-Strom 650, certamente più moderna e confortevole.
Mi piaceva molto la XT. Come ripeto spesso a tante persone, secondo me la scelta della moto non deriva da un puro ragionamento di praticità, perché altrimenti assisteremmo al dominio degli scooter: è puramente passione!
Fin dai primi anni '80 ho sempre ammirato le “enduro” e non ho mai pensato di avere altri tipi di moto.
Per percorrere saltuariamente i 90 km di distanza tra Cesena, dove abito, e Bologna, dove studiavo all’Università, ho deciso di comprare una bellissima XT600 usata, del 1998.
La mia mitica XT ha percorso 110 mila km (20 mila li aveva al momento dell’acquisto) senza avermi mai lasciato a piedi e con il solo cambio di pignone, corona e catena, come manutenzione straordinaria. Inoltre, le ho fatto percorrere gli ultimi 30 mila km con la marmitta completamente “vuota”, per conferirle un rombo fantastico (senza peraltro incorrere in nessun problema di scarburazione).
Avrebbe percorso tanti altri km, ma dovendo affrontare viaggi piuttosto lunghi, a malincuore, l’ho venduta.

Torniamo al viaggio.
L’itinerario previsto è il seguente: Cesena-Termoli-Isole Tremiti-S.Maria Di Leuca-Cesena, per complessivi 2200 km. Di sicuro, comunque,  c’è soltanto la data di partenza e quella di arrivo, per motivi di lavoro della mia ragazza Marianna.
Parto al mattino e, dopo circa 400 km di autostrada, esco a Vasto sud. Un saluto ai miei parenti che abitano in un paesino del Molise, non lontano dal mare e poi arrivo a Termoli. Cerchiamo un b&b per la notte.
La moto permette di trovare i pernottamenti in modo ottimale, potendosi infilare nei trafficati centri o spostarsi nelle periferie delle città molto agevolmente.
Il giorno dopo a piedi raggiungiamo il porto e ci imbarchiamo per le Tremiti.
Queste isole, che visito per la settima volta, sono sempre incantevoli.
Consiglio di visitare San Nicola, il centro storico, quando ci sono poche persone in giro, tipo all’ora di pranzo e tante persone sono alle prese con impegni gastronomici.
Alla sera cena e Termoli e ritorno al b&b. Il prezzo dei b&b o degli hotel per tutta la vacanza è stato di circa 30-40 euro cad.
Il giorno dopo visitiamo Troia, in provincia di Foggia.
Passiamo poi per Cerignola famosa per le ottime olive e arriviamo a Trani. La città è una piacevolissima sorpresa, è molto bella! Pernottiamo in un ex convento ben trasformato per accogliere i turisti, situato nel centro della città. L’atmosfera che si respira in questo palazzo, con la sua storia, i suoi spazi enormi, i soffitti alti e le piccole sculture presenti, è davvero affascinante.
Il giorno dopo arriviamo a Castel del Monte. Questo castello si erge su una collina in modo che già da notevole distanza riusciamo a vederlo. Mentre ci avviciniamo cresce il suo fascino e, finalmente, dopo averlo studiato tanto nei libri di Storia dell’Arte  e di Storia del Liceo, eccolo! Castel del Monte non tradisce le attese, mi appare ben conservato e affascinante, proprio come mi aspettavo!

Visitiamo poi Altamura famosa per il pane, Gravina e Monopoli.
Più di una volta incontriamo ai bordi della strada cartelli pubblicitari che invitano a visitare lo zoosafari di Fasano, di cui non conoscevamo l’esistenza. E’ da quando ero bambino che non vado allo zoo  e, visto che Marianna ha un grandissimo amore per gli animali, decidiamo di andare. Parcheggiamo la moto, compriamo i biglietti ed entriamo. L’addetto mi chiede se ho la patente, mi spiega gentilmente in due parole come funziona il pulmino zebrato col cambio automatico con cui visiteremo lo zoo e quindi partenza per il tour. Sul pulmino oltre a noi è salita una famiglia con tre bambini piccoli che ovviamente impazziscono alla vista dei tanti animali come leoni, tigri, struzzi, elefanti, giraffe e orsi, che hanno conosciuto dai libri e dalla televisione e che vedono ora per la prima volta. Lo zoosafari è ben gestito e molto bello. E’ stata un’ottima idea andarci.

Visitiamo poi Alberobello e Ostuni.
Arriviamo poi a Lecce alle 21. Entriamo nel centro storico della città, parcheggiamo la moto e cominciamo la ricerca di un pernottamento. Ne troviamo due  e decidiamo per un b&b molto bello alla cui reception ci accoglie una gentilissima signora di origine indiana. La camera, in stile rustico-raffinato, veramente molto accogliente e il prezzo di 40 euro cad., pongono questo b&b decisamente alle prime posizioni tra i posti in cui ho pernottato in tutti i miei viaggi. Doccia e poi pizza. La sera è molto animata dai tanti ragazzi che riempiono i locali e le strade del centro. Al mattino colazione, tra l’altro compresa nel pernottamento, in un bel bar del centro, con gli squisiti dolci locali ripieni di crema. Lecce non tradisce le attese, è molto bella come mi avevano descritto.
Arriviamo poi a Serra Alimini famosa per la spiaggia e per l’acqua cristallina del mare.
Passiamo poi per Otranto e arriviamo a S.Maria di Leuca. Eccoci nella punta estrema, nel luogo più lontano in cui avevamo previsto di arrivare.

Il giorno dopo, alla sera, siamo a Gallipoli. Cerchiamo un hotel o b&b in centro, ma i prezzi sono decisamente troppo alti. Troviamo un piccolo hotel appena fuori dal centro. L’ingresso dell’hotel non mi piace affatto e la camera ancora meno. Preferirei allo stesso prezzo, tra l’altro 40 euro cad.,dormire su una panchina sul lungomare piuttosto che in questo buco senz’aria  e con un arredamento fatto di mobili veramente “mobili”, nel senso che se li tocchi o se ci appoggi qualcosa, si “muovono”. Fortunatamente siamo troppo stanchi per soffermarci su queste cose e ci addormentiamo vestiti e senza cenare.

Il giorno dopo riprendiamo la strada del ritorno. Abbiamo due giorni per percorrere 800 km con la XT.
Alla sera siamo a Brindisi e cerchiamo informazioni su pernottamenti al porto, dove peraltro c’è un enorme traffico di mezzi che sbarcano e si imbarcano sui traghetti.   Riusciamo a trovare un b&b in periferia, non lontano dall’aeroporto. Mentre lo stiamo raggiungendo, vediamo un ostello! Parliamo con la ragazza (inglese mi pare) che è alla reception e ci dice che il posto c’è e il prezzo, per una doppia, è anche ottimo, ma abbiamo gia preso accordi telefonici con il proprietario del b&b. Pazienza!

Il giorno dopo partenza per Forlì. 700 km previsti. Al mattino cominciamo a percorrere la strada, ma c'è un vento contrario fortissimo. Inoltre ogni 20 minuti, complice il caldo, sono colto da colpi di sonno e mi devo fermare. Mi fermo all’ombra di diversi bar a riposare e in ognuno di questi consumo un caffè, ma niente da fare. Di questo passo non riusciremo a tornare stasera e Marianna dovrà riprendere il lavoro dopodomani.

Entriamo in autostrada con la speranza che qualcosa cambi e che mi passino i colpi di sonno. Come temevo, non cambia nulla. Inoltre sui display dell’autostrada veniamo avvisati che il vento contrario durerà fino a Termoli. In realtà durerà fino a Pescara. Guidare la moto con forte vento contrario, con un casco jet comodissimo ma tanto largo da poter tranquillamente inserire la mano col guanto per grattarti le orecchie e con una moto che non ha protezioni aerodinamiche come la xt, non è facile! Alle 11 fortunatamente i colpi di sonno spariscono e non si presenteranno più per tutto il giorno.
Compiere un viaggio come questo oggi, col V-strom e con il casco modulare che ho ora, sarebbe stato molto più semplice e veloce sicuramente ma…se cercassi la praticità viaggerei in auto.
A Pescara il vento contrario finisce. Vedo ogni tanto lungo i bordi dell’autostrada dei pipistrelli volare  e mentre viaggio ad una velocità di circa 90 km/h uno di questi animaletti mi urta sul petto. Niente di grave, almeno per me, ma sarebbe stato peggio se mi avesse colpito più in alto.
All’ora del tramonto, mentre viaggio, vedo ogni tanto dei lampi di luce. Dopo un pò realizzo che non possono che essere della macchina fotografica di Marianna!
Ma come…Io ogni cinquecento metri mi devo inventare una nuova posizione sulla sella per combattere l’indolenzimento del mio fondoschiena e Lei riesce a trovare le energie per scattare le foto!…Commosso da tanto entusiasmo mi carico psicologicamente per percorrere gli ultimi 130 km!

Arrivo a Forlì alle 23 circa.
Della Puglia ho ammirato estasiato i suggestivi paesaggi, gli sterminati campi di grano e le campagne arse dal sole, che mi sono sempre immaginato  leggendo le opere di scrittori conosciuti al tempo della scuola media e del  Liceo, che hanno raccontato il Sud Italia (alcuni di quegli incantevoli paesaggi li ho poi ritrovati recentemente nel film “Io non ho paura “ di Salvatores).

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