Viaggi, itinerari e giri in moto: il Colle Dell’Agnello in moto con papà
Siamo ripartiti a pochi giorni della chiusura del valico, prima che il gelo e la neve dal nord abbraccino le Alpi Cozie e il passo a 2.744 metri venga bloccato.
E' la prima volta in moto per così tante ore, ma sull’Africa Twin si sta comodi e poi scoprire il mondo non solo dietro lo schermo di un computer è un’altra storia.
E’ un sabato mattina e non si va a scuola, in lontananza guardando in alta quota non vediamo nuvole minacciose, è la giornata giusta ci sono 24°C, temperatura ideale, è meglio però considerare che oltre i 2.000 metri farà ben più freddo, almeno 10 gradi in meno.
La strada che conduce al Colle la conosciamo bene, è un importante collegamento italo-francese, molto amata dal popolo delle due ruote sia motorizzate che non.
Passaggio obbligato anche quando si va al motorduno AgnelloTraffen ( nel 2022 si svolgerà dal 21-23 gennaio ) esattamente a Pontechianale sulle rive lago, qui in estate si praticano gli sport a vela, è luogo di partenza per escursioni a piedi o in bici, c’è anche una seggiovia per salire in alta quota e ammirare il Monviso.
Se poi si cerca un Hotel in zone tranquille fuori dalle normali rotte turistiche c’è il Torinetto ( 0175977181 ) che ben si armonizza con la natura, cucina superba e ampio parcheggio, si trova salendo poco dopo Sampeyre sulla sinistra, può risultare comodo per escursioni a margherita nella valle Varaita.
Arrampicando con la nostra moto sul colle dell’Agnello, la natura diventa selvaggia, dopo i 2.000 metri anche la vegetazione diminuisce, la strada si stringe e diventa sempre più tortuosa e austera, anche l’erba che fino a pochi giorni fa veniva brucata per dare vita a saporiti formaggi sta sparendo, la montagna si prepara all’autunno e cambia abito.
Siamo alla vetta, qui c’è anche il confine, uno dei pochi passi al mondo in cui il punto più alto transitabile, segna anche il passaggio tra due nazioni.
La vista è mozzafiato e non si può resistere a scendere verso la vallata francese, nessun paese a perdita d’occhio s’intravede all’orizzonte, un versante molto più solitario che quello italiano, siamo fortunati in una sosta vediamo delle marmotte che ancora non sono andate in letargo.
Si riparte! E’ quasi ora di pranzo e dobbiamo tornare in Italia, ci aspettano per pranzo i nostri amici del club Desert Alp anche loro in gita da queste parti, c’è una bella braciolata al Sign of Briggidh un simpatico locale in legno scendendo dalla SP105 dopo Casteldelfino, accogliente per motociclisti.
Risalendo il colle dal lato francese incontriamo molte biciclette, siamo sulle mitiche strade del Giro D’Italia e Tour de France, occorre prudenza e attenzione, l’appuntamento è per tutti sempre la vetta, ognuno vive a suo modo le proprie passioni e traguardi.
Si torna verso il lago di Pontechianale ma non prima di una pausa a Chianale, case e ponti in pietra lo rendono uno dei borghi più belli d’Italia, perfettamente ristrutturato con angoli nascosti dove il fiume Varaita divide le due porzioni del paese, tutto rigorosamente pedonale.
Dopo pranzo il Sole è ancora li a tenerci compagnia e allora perché non fare una scappata sul Colle Sampeyre a 2.284 metri, occasione per un giretto in off sulla vetta, per poi scendere su asfalto in Val Macra a Dronero e percorrere un anello che ricollega la città medioevale di Saluzzo.
Che bello viaggiare in moto, in questa stagione dopo l’estate torrida è tutto perfetto, non c’è ancora il vero freddo, ma è sempre importante curare bene l’abbigliamento per noi piccoli: casco della giusta misura, giacca, pantaloni, scarponcini e guanti con protezioni, molto utile la cintura con maniglie da far indossare al guidatore per una presa sicura del piccolo passeggero.
Anche un interfono per raccontare e spiegare il viaggio durante la guida, ma anche tenere alto il livello d’attenzione, ai bimbi capita che si addormentino, il dialogo aiuta ad una verifica continua.
Il codice della strada prevede che il passeggero abbia compiuto 5 anni, i piedi poggino sulle pedane e sia in grado di tenersi autonomamente.
In alcuni stati cambiano le normative sia per l’età, che l’obbligo d’utilizzo di un seggiolino fissato alla sella, quindi tenere presente quando si guida con un minore al di fuori dell’Italia.
Ora siamo a casa quanti ricordi, paesaggi da cartolina, vallate infinite, animali, tanti nuovi amici, la moto è un modo per conoscere nuovi mondi e realtà, ma anche vivere la passione insieme con un genitore.
Ciao vi aspetto al prossimo giro!
Simone e Fabrizio Gillone
Strumenti utilizzati
Moto: HONDA AFRICA TWIN CRF 1100 DCT Adventure Sports
Casco: Modulare SCHUBERTH E1 Tuareg Red
Casco passeggero: Modulare SCHUBERTH C3 PRO Sestante Yellow
Tuta: SPIDI ALLROAD
Giacca Passeggero: Giacca IXON Sprinter Kid
Pantaloni passeggero: SPIDI ALLROAD
Guanti: Spidi FLASH – R EVO
Guanti passeggero: ProGrip
Stivaletto: SPIDI XPD X-SENSE OUTDRY
Stivaletto passeggero: IXON BULL WP
Maniglie per passeggero: TEX
Fotocamera: NIKON Z50 con ob-16-50 VR
Binocolo: Nikon Sportstar 10x25
Borsa Serbatoio: GIVI 15 L
Navigatore: GARMIN Zumo XT
Orologio: GARMIN Fenix 6 Pro Solar
Interfono: INTERPHONE ACTIVE
Borsa portapacchi: TEX ForteGT 70070
Pneumatici: ANLAS CAPRA R
anche se il codice dice che sono sufficienti 5 anni di età a mio parere sono un po' pochi.
Partiremo dai nostri appennini con i primi giretti e poi chissà;
io ancora ricordo quando il sabato pomeriggio andavo con mio padre sulla sua yamaha fj 1100 e poi quando, più avanti; con il kawasaki kle 500 andai con lui al raduno dello Stelvio e quando mi resi conto che i motociclisti si salutavano con il classico gesto delle due dita praticamente non appoggiai più la mano per tenermi, ero in modalità "saluto costante"