Recentemente abbiamo parlato due volte con Lucio Corsi: la prima in Maremma, nel ristorante di famiglia di Lucio, la seconda a Misano, in un incontro con Franco Morbidelli, quando abbiamo tracciato un parallelo tra MotoGP e musica (i video delle interviste sono qui sotto).

Nato nel 1993 a Vetulonia, in provincia di Grosseto, Lucio Corsi è arrivato secondo al Festival di Sanremo 2025, diretto da Carlo Conti, con la canzone "Volevo essere un duro".

Sicuramente Corsi, tra un'intervista sanremese e l'altra, ha seguito i test di MotoGP in Thailandia, da fanatico di motomondiale, SBK, e di moto in generale quale è.

Corsi è uno dei cantautori più interessanti del panorama italiano. Poche settimane fa sono usciti due nuovi singoli del prossimo album: "Tu sei il mattino" e "Nel cuore della notte". La prima delle due fa anche parte della colonna sonora della nuova edizione di Vita da Carlo, di Carlo Verdone.

Le canzoni di Corsi parlano del suo mondo interiore, ma anche della natura, in un universo che a tratti sembra etereo e sognante, e a tratti molto terreno, ancorato alle cose semplici: "Non sopporto le canzoni che raccontano il mondo così come lo conosciamo, secondo me la musica e le forme di espressione devono parlare di un altro mondo, di ciò che non è sotto gli occhi tutti i giorni, le canzoni che mi emozionano di più sono quelle, quelle di Paolo Conte, Lucio Dalla". Un altro dei riferimenti di Corsi è Ivan Graziani.

Insomma Lucio Corsi, cantautore appassionato di moto, sul palco di Sanremo ha impressionato tutti: il look particolare, con quelle ali gialle (non per l'aerodinamica) e la faccia tinta di bianco non è passato inosservato. Ma più del look ha colpito la canzone.

Lucio Corsi, nella sua Maremma

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