VINCITORI DOMINATORI
In tutte e tre le cilindrate, chi ha vinto lo ha fatto dominando: Nico Terol in 125, Marc Marquez in Moto2 e Casey Stoner in MotoGP. Tutti e tre avevano monopolizzato le prove e partivano nettamente favoriti: in gara hanno semplicemente raccolto quanto seminato venerdì e sabato. Come dire che ci sono delle condizioni nelle quali conta poco l’elettronica, la cilindrata, la potenza del motore, i regolamenti. La differenza è che, mentre in 125 e Moto2 il GP si è animato nelle posizioni chiamiamole di rincalzo, in MotoGP, come purtroppo spesso accade, c’è stato poco spettacolo anche alle spalle di Stoner.
STONER FENOMENALE
Chissà se qualcuno ha ancora dei dubbi sulle capacità di Casey Stoner, che invece è un pilota semplicemente straordinario, in questo momento quasi imbattibile. Quando guidava la Ducati, Casey veniva criticato per le troppe cadute, ma in realtà lottava per vincere con una moto con la quale un fenomeno assoluto – e indiscutibile – come Valentino Rossi fatica tantissimo. Adesso che è in sella a una Honda, sicuramente più facile della Desmosedici, sembra fare quello che vuole: sette successi, undici podi su 12 gare, terzo posto come peggior risultato quando è arrivato al traguardo, una grande lucidità, una visione della gara praticamente perfetta.
PEDROSA PRINCIPALE RIVALE
La classifica generale dice che il principale rivale è Jorge Lorenzo, ma le ultime gare hanno dimostrato che Dani Pedrosa è in qualche modo l’unico che, perlomeno in questo momento, riesce a tenere testa a Stoner. Sulla classifica di Pedrosa pesa l’infortunio alla spalla destra in seguito all’incidente con Simoncelli a Le Mans, con Dani costretto a saltare tre GP, ma senza l’operazione alla spalla destra, sarebbe molto più vicino all’australiano. E potrebbe, per capacità, dargli fastidio.
LORENZO IN DIFFICOLTA’
Due quarti posti consecutivi, confermano che Jorge Lorenzo è in difficoltà. Il campione del mondo è sempre veloce e competitivo, ma non sta guidando al meglio. Se Spies non avesse sbagliato la partenza, sarebbe arrivato molto vicino a Stoner, a conferma che la Yamaha M1 non è così distante dalla Honda RC212V. Insomma, Lorenzo non sta ottenendo quanto dovrebbe un pilota del suo livello.
DOVIZIOSO SEMPRE MEGLIO DI SIMONCELLI
Alcuni commentatori italiani parlano solo di Simoncelli, la Honda sembra interessarsi solo a Marco, ma i risultati sono tutti a favore di Andrea Dovizioso. In dodici gare, è arrivato al traguardo davanti al rivale italiano dodici volte su dodici, dimostrando grande concretezza e lucidità nella visione della gara. Simoncelli è più veloce in prova (non a Indianapolis, però), ha un buon potenziale di crescita, ma al momento Dovizioso è tremendamente più efficace, anche se, probabilmente, non è un fenomeno assoluto.
ROSSI COMPLETAMENTE DEMOTIVATO
Per quanto riguarda Valentino Rossi, è chiaro che è completamente demotivato. A Brno aveva disputato una buona gara, ma il circuito di Indianapolis, con il suo terribile asfalto, ha fatto precipitare nuovamente la situazione, con Valentino e la sua squadra incapaci di trovare una messa a punto accettabile della GP11.1. La caduta durante le qualifiche ha fatto precipitare ancora di più nello sconforto Rossi, come confermano le sue dichiarazioni: “Appena provi a spingere un po’ di più, vai per terra”. E’ chiaro che ormai si pensa solo al 2012, ma il lavoro da fare è enorme, mentre non si capisce come un campione come Rossi possa finire la stagione in queste condizioni.
Alessandro200958
Ho aspettato a risponderti perche' volevo avere piu' notizie relative ai test Ducati al Mugello di questi giorni.
Dalle ultime notizie che ho pare che la Ducati abbia sostituito la monoscocca di composito con una analoga struttura ma di alluminio (vedi progetto extreme) da far provare a Rossi.Ti risulta anche a te?
Ho anche letto che la Ducati avrebbe dovuto provare una struttura perimetrale costruita da una ditta Inglese....
Credo che la Ducati non fara' MAI una cosa del genere...
Tu hai notizie piu' approfondite?
Ciao
Roberto
I problemi di guida, almeno da wuello che mi dicono sono enormi quando si arriva ad un certo limite, quando inizi a spingere...
Non so se hai mai avuto l'occasione di provare una qualunque mezzo da corsa, ma ti giuro che anche con le macchine da rally, sopratutto sugli stage in asfalto, più spingi e più la moto risponde, più apri in curva più la macchina di schiaccia al suolo.
Con le motogp non è come in strada, devi entrare molto frenato, devi entrare forte e più lo fai più la moto va meglio, ti devi buttare e t devi fidare...
Casey si fidava, si buttava e spesso cadeva, questo comportamento non lo puoi pretendere da un pilota come Rossi...
Lui lo prendi se vuoi cambiale la moto e renderla guidabile e facile per tutti...
L'esempio di Peder è azzeccato, ma ci sono piloti e piloti, ognuno ha bisogno di determinate sensazioni, a casey erano sufficienti, e a Rossi no. Ci sta, non tutti i piloti sono uguali. E' come in macchina, a chi piace il sottosterzo e chi vuole una macchina sovrasterzante..
Ma questo non cambia un fatto, se Ducati vuole restare vincente negli anni senza per forza cercare il pilota che si "butta", deve necessariamente cambiare moto... da li non s scampa...