Davide Brivio: “Speriamo che Honda e Yamaha non copino Suzuki…”
Ogni tanto, quando può, Davide Brivio torna nel paddock del motomondiale: c’era anche a Valencia, nella gara decisiva per il titolo della MotoGP, ultimo gran premio della “sua” Suzuki.
“E’ sempre una grande emozione tornare qui, è un ambiente dove mi sento a casa. Venire a un GP di moto per me è diventata una vacanza…”
Ma c’è stata veramente la possibilità di un ritorno in MotoGP? La risposta di Brivio è vaga, diciamo che non conferma, ma neppure smentisce.
Sul ritiro della Suzuki e sulla situazione delle Case giapponesi: “Con un team creato da zero, siamo riusciti a vincere un mondiale (2020, nda), una squadra che ha vinto due delle ultime tre gare: è veramente un peccato che questa storia finisca. Il mondo della MotoGP sta cambiando, per via di un differente modo di lavorare delle Case europee”. Nel podcast, Brivio spiega bene qual è la mentalità di una Casa giapponese, quali possono essere i limiti in questo momento di Honda e Yamaha, che potrebbero anche arrivare a rivedere drasticamente l’impegno nelle corse.
Ma le MotoGP sono diventate troppo sofisticate? “Sì, romanticamente dico di sì. E da vedere, con tutte quelle ali, sono brutte. Però dal punto di vista tecnico è bello che ci sia una ricerca e uno sviluppo continuo”.
Otto Ducati sono troppe, Dorna ha sbagliato su questo aspetto? “Non c’era alternativa”.
Al di là di come è finito il campionato, chi ha impressionato di più Davide? E ancora: gestire Bagnaia e Bastianini sarà complicato come era successo in Yamaha con Rossi e Lorenzo? E quale sarebbe il team dei sogni per il 2023?
Tutte le risposte nella 92esima puntata di #atuttogas, online su moto.it a partire da domenica 27 novembre
L'appuntamento è alla settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas.
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DocAlchemist, Milano (MI)Le case giapponesi hanno dominato per anni, modelli in numero limitato e dal prezzo fuori del mondo li hanno fatti anche loro (vedi al Honda con i pistoni ovali). Essere sconfitti da case più piccole e specializzate li farà crescere, Honda fa motori di F1 che hanno vinto i mondiali con prestazioni superiori. Vincere un mondiale non è facile, lo dimostrano KTM e Aprilia, che pure vendono moto a prezzi elevatissimi. Dovremmo capire che produrre buone moto a prezzi non elevati è ancora più difficile. E i cinesi occupano a prezzi bassi tutti gli spazi che lasciamo liberi... Hannibal ad portas!
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Marcus Antonius, Vezzano sul Crostolo (RE)Buonagiornata, e dall'inizio del 2020 che tutti dobbiamo rivedere tutto, e cosa accadrà??....chi vivrà vedrà.