Diego Gubellini: “Quartararo fa una grande differenza”
Nel 37esimo episodio di #atuttogas, il podcast domenicale di Moto.it, parliamo di Fabio Quartararo assieme al suo ingegnere di pista: “E’ cresciuto molto in questi tre anni, sa gestire meglio le situazioni, anche quelle più complicate. E’ un ragazzo allegro, nel box scherza sempre”. L'episodio online come al solito alle 9.00 di domenica.
"Quest’anno la nostra stagione è stata molto più regolare - spiega Gubellini -: la differenza grande rispetto al 2020 è derivata da due fattori, uno legato all’esperienza e l’altro all’aspetto tecnico. L’esperienza è l’elemento che incide di più: lui è arrivato MotoGP che non aveva ancora vent’anni e al di là della velocità e della guida, devi affrontare tanti aspetti nuovi, l’aspettativa in MotoGP è molto alta. L’esperienza ti fa gestire meglio le difficoltà e tutto quello che è al di fuori della pista”.
Gubellini svela un aspetto interessante della pressione: “Arriva più dall’interno che dall’esterno, il pilota ha delle aspettative, anche al di là delle reali possibilità. Noi abbiamo impostato il lavoro cercando di capire quali erano i suoi punti forti, come lui riusciva a rendere al meglio. Questo ci ha permesso di gestire anche le situazioni più difficili, poi Fabio è cresciuto molto in questi tre anni. Si è capito subito che lui aveva molta velocità con consistenza, con tanti giri consecutivi con pochissima differenza tra uno e l’altro: questo mi ha fatto capire che riesce ad arrivare vicino a un limite teorico e lì ci rimane”.
Sul ragazzo Quartararo: “A me sembra anche più giovane dei suoi 22 anni: è sempre sorridente, gli piace scherzare, passa tanto tempo dentro al box e lo fa in modo leggero. Se si arrabbia, è solo per un attimo, poi gli passa subito”.
Gubellini spiega bene anche la differenza tra la Yamaha M1 2019, 2020 e 2021 e perché Quartararo riesca a ottenere risultati ben superiori rispetto agli altri piloti Yamaha: “Nel nostro sport, c’è un elemento che fa una grande differenza: il pilota. Lo si vede in tutte le Case, è così anche in Yamaha, lui ha capito come sfruttare le qualità della M1”.
Su Misano: “Inevitabilmente sarà un GP più teso, ma tutte le gare hanno lo stesso peso: cercheremo di affrontarlo sempre nella stessa maniera, senza porci particolari obiettivi”
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Andrea.Turconi, Rho (MI)Ahahahhaha per me la M1 fa la differenza, mi spiace non lo vedo fare il Marquez della Yamaha ..... buon pilota ma molto lontano dai campioni tipo Lorenzo o Rossi anni luce da Stoner e MM .... forse xon l'esperienza arriverà ai primi 2 gli altri sono su 7n altro pianeta con tutto il rispetto e la simpatia per Fabio.