Recensione. "Fastest - Il più veloce" il film su Valentino Rossi e i campioni della MotoGP
Gli ultimi anni della MotoGP rivisti da Mark Neale
Valentino Rossi, ma non solo. Il film, trasmesso il 4 aprile via satellite in alta definizione anche nei cinema italiani, ha mostrato uno spaccato reale, a tratti molto toccante, sulla vita dei piloti della classe regina. Le riprese di Fastest sono avvenute tra il 2010 e il 2011, la regia è di Mark Neale e la voce narrante è dell'attore Ewan McGregor (DVD e Blu-Ray saranno venduti a partire dal 20/06/2012, ndr).Rossi, Hayden, Stoner, Lorenzo, Pedrosa, Simoncelli e Spies vengono presentati come centauri dei nostri tempi. Figure mitologiche, forti nello spirito ma fragili, fragilissime nel corpo. Le riprese di Fastest, avvenute tra il 2010 e il 2011 (questo spiega l'assenza di un doveroso tributo al nostro Sic), sono tra le più belle realizzate sui circuiti del Motomondiale. Molti sono gli slow-motion che raccontano lo sforzo fisico dei campioni, ma anche lo stress meccanico a cui sono sottoposte le moto, le sospensioni e gli pneumatici. Impressionano lo spettatore anche le riprese onboard che evidenziano i corpo a corpo tra i piloti: epiche le lotte che hanno visto contrapposto Rossi prima a Sete Gibernau e poi a Jorge Lorenzo e Casey Stoner.
Buona parte del film vede protagonista Valentino, ma nello sviluppo del racconto ci è parsa una scelta corretta. Suoi sette titoli nella classe regina (prima nella 500 e poi nella MotoGP), che lo distanziano nettamente dai rivali contemporanei. Il regista non manca di sottolineare la sfida epocale che vede contrapposto il pilota di Tavullia all'altro campionissimo italiano, Giacomo Agostini.
La velocità, le sfide sul filo dei 300 km/h, ma anche tanti aneddoti privati tengono viva l'attenzione. E' semplicemente uno spasso l'intervento del parroco di Tavullia che parla del suo pupillo dalla sacrestia. E strappa lacrime e applausi la voce scanzonata di Marco Simoncelli, che racconta le sue lotte in pista con gli avversari di sempre, Bautista e Barberà.
Il finale di Fastest mette in risalto la forte crescita di Jorge Lorenzo e la velocità devastante di Casey Stoner.
I titoli di Valentino appartengono al passato, i due giovani piloti rappresentano il futuro, e forse la fine di un'epoca. Con questo interrogativo si chiude un film-documentario che - fosse per noi - andremmo a rivedere questa sera stessa.
@enzo:
Ieri a wild c'era un tizio che si è fatto il cervino in caduta libera con il vestito alare, perchè il suo sogno è volare.
TU sei razionale in tutto? gli esseri umani non lo sono per definizione e una passione arriva a livelli che evidentemente tu non sei in grado di comprendere....
Quello è motociclismo e passione allo stato puro. E' amore per quello che si fa. E' più motociclismo quello della motogp che magari anche se non sei un fenomeno ti conviene rimanere per tutti i soldi che prendi.
....ah carbonella4371