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Figli d'arte: in pista Mamola-Mackenzie

- Quest'anno il campionato inglese della 125 GP vedrà all'opera Dakota e Taylor, rispettivamente figli di due ex campioni della 500: il fortissimo americano Randy Mamola e l’asso scozzese Niall Mackenzie
Figli d'arte: in pista Mamola-Mackenzie


I piloti, come tutti, invecchiano. I loro figli, come tutti, crescono, quasi sempre con la moto e le corse nel Dna. Quest’anno vedremo in pista, come compagni di team, i rampolli di Randy Mamola e di Niall Mackenzie. Il quindicenne Dakota Mamola e il diciassettenne Taylor Mackenzie correranno infatti dieci gare del Campionato Britannico 125 GP con il forte team KRP gestito dall’ingegner Mark Keen, che già fece debuttare Bradley Smith.

Keen commenta così l’arrivo del giovane Mamola: “Il fatto che Dakota quest’anno si sia unito a noi rappresenta una fantastica novità per il campionato e per le corse in generale. Il ragazzo porta un nome importante, ma ha anche parecchio talento, passione e capacità di valutazione. È proprio un ottimo elemento”.

Ricordiamo che il californiano Randy Mamola, classe 1959, fu uno dei piloti più apprezzati degli anni ottanta. Esordì nel motomondiale nel 1979 con la Yamaha, correndo nella 250 il GP del Venezuela, dove si piazzò quinto. Lo stesso anno collezionò anche tre secondi posti e altri piazzamenti importanti, ma, soprattutto, debuttò anche nella classe 500 nel GP d’Olanda con la Suzuki: con due vittorie e un sesto posto finì l’anno ottavo assoluto. Randy corse nella classe regina fino al 1992 (saltando il ’91) con Suzuki, Yamaha, Honda e Cagiva, finendo quattro volte secondo, due volte terzo e due sesto. Oggi è commentatore dei GP per Eurosport, oltre che giornalista/tester di moto da corsa. Ed è anche uno dei fondatori della celebre associazione benefica Riders For Health. Per supportare la quale, tra l’altro, com’è noto si esibisce portando in pista, a pagamento, personaggi famosi sul sellino della Ducati Desmosedici MotoGP appositamente trasformata in biposto.

Lo scozzese Niall Mackenzie, classe 1961, oggi giornalista/tester (insieme a James Whitham) per il mensile motociclistico inglese T.W.O., debuttò invece nell’84 gareggiando nella classe 250, sia in patria che nel motomondiale, senza ottenere risultati eclatanti. Nell’86 passò alla 500, classe in cui corse fino al ’94 in sella a Suzuki, Honda e Yamaha, terminando quasi sempre tra i primi dieci: il suo miglior piazzamento finale fu il quarto posto ottenuto nel ’90 con la Suzuki del team Lucky Strike. Dopodiché passò al BSB, il Campionato inglese Superbike, che vinse tre volte (unico pilota a riuscirci, fino ad oggi) dal ’96 al ’98, in sella alla Yamaha del team di Rob McElnea.
 

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