FIM e FIA: un tavolo di lavoro per la sicurezza
La polemica sui circuiti adatti alle auto oppure alle moto è un tema non certo nuovo per lo sport velocistico, nonostante ci sia chi sostiene - probabilmente con buona ragione - che le esigenze dei due sport non siano affatto divergenti, e che se mai, più che di pista da auto o pista da moto, si debba parlare di piste belle e piste brutte.
Per rendere ancora più versatili i circuiti, ovvero per fare sì che non vi siano pregiudiziali nell'ospitare auto e moto ai massimi livelli, FIM e FIA hanno istituito un tavolo di lavoro su tutta una serie di progetti relativi alla sicurezza. Il primo risultato di questa collaborazione è la definizione di un nuovo standard per le vernici da utilizzare sui circuiti per cordoli, vie di fuga e limiti della pista.
Questo standard definisce tutta una serie di criteri prestazionali da rispettare, tra i quali aderenza e visibilità in tutta una serie di condizioni, con il risultato di avere superfici prevedibili sia sull'asciutto che sul bagnato sui circuiti di tutto il mondo, riducendo così le possibilità di incidenti dovuti a repentine perdite di grip.
"FIM e FIA condividono attività su diversi circuiti in tutto il mondo" ha dichiarato il Presidente della FIM Jorge Viegas. "Un approccio collaborativo agli standard di sicurezza non si limiterà a semplificarci la vita, ma garantirà anche standard di sicurezza elevatissimi per i concorrenti in tutto il mondo."
MotoGP 500 cc. peso max 140 kg, elettronica zero, motori max 6 cilindri
Moto 2. 250 cc. peso max 120 kg motori max 4 cilindri, elettronica zero
Moto 3. 125 cc peso 100 cilindri 2, elettronica zero.
Le moto le devono guidare i piloti, non l'elettronica