Velocità

FIM e FIA: un tavolo di lavoro per la sicurezza

- Un team congiunto per uniformare le soluzioni sui circuiti. Si inizia dai cordoli
FIM e FIA: un tavolo di lavoro per la sicurezza

La polemica sui circuiti adatti alle auto oppure alle moto è un tema non certo nuovo per lo sport velocistico, nonostante ci sia chi sostiene - probabilmente con buona ragione - che le esigenze dei due sport non siano affatto divergenti, e che se mai, più che di pista da auto o pista da moto, si debba parlare di piste belle e piste brutte.

Per rendere ancora più versatili i circuiti, ovvero per fare sì che non vi siano pregiudiziali nell'ospitare auto e moto ai massimi livelli, FIM e FIA hanno istituito un tavolo di lavoro su tutta una serie di progetti relativi alla sicurezza. Il primo risultato di questa collaborazione è la definizione di un nuovo standard per le vernici da utilizzare sui circuiti per cordoli, vie di fuga e limiti della pista.

Questo standard definisce tutta una serie di criteri prestazionali da rispettare, tra i quali aderenza e visibilità in tutta una serie di condizioni, con il risultato di avere superfici prevedibili sia sull'asciutto che sul bagnato sui circuiti di tutto il mondo, riducendo così le possibilità di incidenti dovuti a repentine perdite di grip.

"FIM e FIA condividono attività su diversi circuiti in tutto il mondo" ha dichiarato il Presidente della FIM Jorge Viegas. "Un approccio collaborativo agli standard di sicurezza non si limiterà a semplificarci la vita, ma garantirà anche standard di sicurezza elevatissimi per i concorrenti in tutto il mondo."

  • Marci 1952
    Marci 1952, Milano (MI)

    Per la moto devono cambiare il regolamento, 350 km h sono una follia.

    MotoGP 500 cc. peso max 140 kg, elettronica zero, motori max 6 cilindri

    Moto 2. 250 cc. peso max 120 kg motori max 4 cilindri, elettronica zero

    Moto 3. 125 cc peso 100 cilindri 2, elettronica zero.

    Le moto le devono guidare i piloti, non l'elettronica
  • Aspes 125 yuma
    Aspes 125 yuma, Cascina (PI)

    Sì, ci vuole più sicurezza a correre sulle buche e sull'asfalto deformato dalle F1...
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