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GP di Aragon. Le prime impressioni dei piloti

- Promosso, all’unanimità. Il nuovo circuito di Aragon per il momento piace a tutti e i commenti sono unanimi: è molto divertente | G. Zamagni, Aragon
GP di Aragon. Le prime impressioni dei piloti


ARAGON – «Sono stato qui un mese fa – racconta Jorge Lorenzo, capoclassifica del mondiale con 63 punti di vantaggio su Dani Pedrosa – con una Yamaha R1: il circuito sembra molto divertente, con tante curve differenti e un lungo rettilineo. Sarà interessante vedere come si adatteranno i piloti, come lo interpreteranno. Per quanto riguarda il mondiale, è chiaro che 63 punti di vantaggio sono molti, ma è anche evidente che la pressione è tutta su di me e in questo momento Pedrosa sta andando forte. Comunque io sono pronto».

Lo è anche il rivale spagnolo, che a Misano ha conquistato il suo quarto successo stagionale, vincendo per la prima volta da quando è in MotoGP due gare consecutive. In questo momento, Dani è quello che sta guidando meglio, il pilota più in forma.
«Anch’io – dice Pedrosa – sono venuto a giare qui con una moto stradale. E’ una pista diversa dalle altre, piuttosto divertente, con curve “cieche” e punti dove si frena piegati, con un’ultima parte molto movimentata. Pare che domani (venerdì, nda) pioverà e questo potrebbe complicare un po’ il lavoro, ma dobbiamo continuare sulla strada intrapresa negli ultimi GP. Io al titolo non penso, devo solo fare bene gara per gara. Per quanto riguarda il mio contratto, non c’è nessuna novità, ma spero arrivi presto».

Arriva prestissimo, pochi minuti dopo la fine della conferenza stampa: con un comunicato, la HRC ha annunciato il rinnovo del contratto di Pedrosa per altri due anni, 2011 e 2012. Manca così da sistemare solo Andrea Dovizioso, ma qui, come è noto, la situazione è più complicata, anche se Andrea ha in mano un accordo che prevede la sua permanenza nel team ufficiale anche nel 2011. Ad Aragon c’è stato un incontro tra i vertici della HRC, il pilota e il suo manager: entro questo GP la situazione dovrebbe essere chiarita e Dovizioso dovrà decidere se accettare o meno lo spostamento nel team Gresini, ma con trattamento, garantito, da pilota ufficiale a tutti gli effetti. Le alternative, per la verità, non sono poi troppe: c’è ancora un posto libero alla Suzuki e, forse, uno al team Tech3, che nel 2011 sostituirà Ben Spies con Carl Clatchow, ma dovrebbe rinnovare con Colin Edwards, voluto a tutti i costi dalla Yamaha USA.

Tornando alle dichiarazioni dei piloti, Valentino Rossi (ascolta l’intervista audio), si è allineato al giudizio dei suoi rivali. «La pista è bella, divertente e veloce. Si partirà tutti da zero, con simulazioni fatte al computer per quanto riguarda i rapporti del cambio. Sarà interessante, così come sono favorevole ai quattro turni invece di tre: certo, l’ideale sarebbero prove da 60 minuti (adesso sono da 45, nda), ma è comunque meglio di prima, anche se il tempo complessivo non cambia».

Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Rossi
 

  • alias02
    alias02, Carrara (MS)

    No all'erba sintetica

    è pericolosa ed e' una riduzione della carreggiata fruibile che in caso di errori non perdona il pilota. Meglio un asfalto magari zigrinato (tipo stradale di delimitazione corsia) che non da benefici in termini di tempo ma da sicurezza al pilota e lo preserva da cadute dannose.
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