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GP d'Australia. La data è sbagliata, ma cambiare è difficile

- Pioggia e, soprattutto, freddo: per due giorni si è andati in pista in condizioni al limite della praticabilità. “Bisogna venire qui a marzo” aveva detto ieri Rossi. Ma è possibile? Lo abbiamo chiesto ai responsabili delle Case
GP d'Australia. La data è sbagliata, ma cambiare è difficile

Pioggia, vento, freddissimo. Poi un po’ di sole, pista asciutta, sempre freddo. Poi di nuovo pioggia. Poi di nuovo il sole. Così per tutte le FP3: è piovuto almeno quattro volte, la pista si è asciugata almeno due volte. Con una solo costante: la temperatura è sempre ben al di sotto di quella accettabile per correre in moto. Un’anomalia? Mica tanto, considerando la stagione (primavera) e dove siamo, in un’isola sull’oceano. «Da sei anni chiedo che il GP d’Australia venga spostato all’inizio della stagione, ma non c’è la possibilità. Forse dovrebbero unirsi le Case e chiedere un cambio di data» aveva detto ieri dopo le seconde libere (annullate) Valentino Rossi. Ma sarebbe possibile? Lo abbiamo chiesto ai responsabili delle Case. Ecco cosa è emerso.

LIVIO SUPPO (TEAM PRINCIPAL HRC)

“BISOGNA POSTICIPARE IL PIU’ POSSIBILE”

«Sapendo che non si può spostare il GP d’Australia all’inizio dell’anno perché c’è la F.1 e l’organizzatore è lo stesso per i due eventi, bisognerebbe posticipare il più possibile la data di ottobre, anche spostando ulteriormente di una settimana l’ultima gara di Valencia, che è già a rischio così, ma meno rispetto al GP d’Australia. In ogni caso, è la Dorna che decide: teoricamente noi (le Case, NDA) non abbiamo alcun potere su questo aspetto. E’ anche vero, che in tanti anni che veniamo qui, è la prima volta che le condizioni sono così al limite».

MAIO MEREGALLI (RESPONSABILE PROGETTO MOTOGP YAMAHA)

“COSI’ E’ TROPPO PERICOLOSO”

«Io sarei per il cambio di data, anche se so perfettamente che non è facile stilare un calendario. Sicuramente, questo è l’anno peggiore dei sei anni che vengo qui con la MotoGP, mentre con la SBK venivamo a febbraio e a parte un anno, nel 2001 quando venne annullata gara2, abbiamo sempre trovato condizioni buone. Come oggi, siamo al limite della praticabilità: ieri era veramente pericoloso, non tanto per l’acqua, quanto per il freddo. Sarebbe molto meglio spostare il GP d’Australia all’inizio della stagione: adesso che la Dorna gestisce sia la MotoGP sia la SBK forse si può prendere in considerazione l’ipotesi di rivedere i calendari».

DAVIDE BRIVIO (TEAM MANAGER SUZUKI)

“E’ IL MOMENTO PIU’ SBAGLIATO PER CORRERE QUI”

«Questo è il momento più sbagliato per venire a correre qui: da sempre è il posto dove fa più freddo in tutti i 18 GP della stagione, con bassissime temperature dell’aria e dell’asfalto. E’ assurdo, soprattutto considerando quanto è bella e spettacolare questa pista: quando è stato asciutto e ci sono state temperature accettabili, qui abbiamo visto spesso, per non dire sempre, le gare più belle dell’anno. E’ vero che quest’anno, fino adesso, è stato particolare, ma così è pericoloso. Noi non abbiamo il potere per modificare il calendario: sono anni che tutti dicono che bisognerebbe spostare la data, ma la Dorna prepara il calendario in base alle proprie esigenze».

PAOLO CIABATTI (RESPONSABILE PROGETTO MOTOGP)

“EZPELETA E’ IL PRIMO A VOLER CAMBIARE DATA, MA…”

«Questa data, purtroppo, non è particolarmente felice, è difficile trovare condizioni accettabili. So però per esperienza personale (Ciabatti in passato era uno dei responsabili del mondiale SBK, NDA) che è difficilissimo fare un calendario, ci sono problematiche che dall’esterno non si possono sapere. Per esempio, c’era - non so se ci sia ancora, ma una volta era così – una regola dello stato di Victoria, che mette dei soldi per l’organizzazione sia della gara della F.1 sia della MotoGP, secondo la quale deve passare un po’ di tempo tra i due eventi. Poi, storicamente, il GP d’Australia apre il mondiale SBK: insomma, sono tante le problematiche da valutare. Credo che il primo a essere interessato a spostare la data di questo GP sia proprio Carmelo Ezpeleta: correre in queste condizioni è antipatico per tutti, così, come nelle FP3, diventa una lotteria. Non è normale che Rossi, Lorenzo, Vinales e Crutchlow debbano affrontare la Q1. Non c’è bisogno che le Case facciano presente il problema: Dorna lo conosce perfettamente, sono sicuro che è una delle priorità, ma cambiare i calendari non è facile».

  • strike5113
    strike5113, Verucchio (RN)

    Gli stessi problemi che c'erano ai tempi che si correva in Austria a Salisburgo alla fine di marzo,con i conseguenti annullamenti delle gare .
    Vedo che passano gli anni ma le "teste"che dirigono il baraccone sono sempre peggio !!!
  • essedi
    essedi, Roma (RM)

    il problema non è solo la Formula 1, ma la Melbourne Cup di cavalli che si tiene il primo giovedì di novembre. Per gli australiani è un evento di un'importanza "biblica" che nemmeno immaginiamo. Il paese si blocca per quella gara, tutte le televisioni sono concentrate su quell'evento da oltre centomila spettatori. Grandi feste negli alberghi, la città ferma per l'occasione. Impensabile andare a sovrapporsi.
    Per gli organizzatori l'unica data posticipata sarebbe metà novembre. Ma a quel punto si creano due problemi: primo, finire il campionato lontano dall'europa (anticipando Valencia) che non è giudicato il massimo sotto il profilo mediatico; secondo, il trittico di gare a trasferta unica -Giappone - Malesia - Australia salta e costringerebbe a tornare in Australia, un altra trasferta extraeuropea costosissima.
    Sembrerebbe praticabile la soluzione di anticipare la gara a Marzo una settimana prima del Qatar, ma qui ci si scontra con la Formula 1 che fagocita la città di Melbourne già da un paio di settimane prima dell'evento. Quindi anticipare e tenere la gara al posto della sbk. E qui, a parte i problemi del calendario sbk, che non sarebbero da poco, sorge il problema che bisognerebbe anticipare anche il Qatar (ok, fattibile). A quel punto cominciare il mondiale a fine febbraio e dopo un mese di stallo prima di andare negli States. Non è il massimo e poi un anticipo di inizio stagione di questo tipo crea qualche problema alle case nell'approntamento delle moto. Insomma è un gran casino, è tutto molto più difficile di quanto si pensi. Dimenticavo... da tener presenti gli interessi dell'organizzatore, che non organizza per beneficenza, visto quello che costa ospitare le motog, e quindi deve far coincidere anche tutti i suoi interessi, i suoi rapporti istituzionali, le necessità delle tv locali e via discorrendo.
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