GP di Spagna 2018. Lo sapevate che... ?
CONFRONTO 2018/2017
Ecco il confronto dopo 4 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018 e nella passata stagione.
Márquez 70/58 (+12); Zarco 58/35 (+23); Viñales 50/60 (-10); Iannone 47/9 (+38); Dovizioso 46/41 (+5); Rossi 40/62 (-22); Crutchlow 38/29 (+9); Petrucci 34/26 (+8); Pedrosa 18/52 (-34); Rins 16/7 (+9); P.Espargaró 13/2 (+11); A.Espargaró 6/17 (-11); Lorenzo 6/28 (-22).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Dovizioso/Lorenzo 3/0 (2/2); Márquez/Pedrosa 4/0 (2/2) Rossi/Viñales 2/2 (2/2); Petrucci/Miller 2/2 (3/1); Iannone/Rins 3/1 (1/3); A.Espargaró/Redding 2/2 (4/0); P.Espargaró/Smith 3/1 (3/1).
MERCATO PILOTI: CONFUSIONE TOTALE
Come sempre accade, quando più di un pilota deve rinnovare il contratto si arriva a un punto delle trattative dove si ipotizzano ipotesi più o meno “vere”, più o meno “veritiere”, più o meno “strampalate”. Difficile sapere esattamente la situazione senza essere un manager: bisogna provare a mettere insieme gli elementi e “spararla” il meno grossa possibile. I posti caldi sono tre: i due del team Ducati ufficiale, quello in HRC a fianco di Marc Márquez e uno in Suzuki, dato per scontato il rinnovo di Alex Rins per altri due anni.
Le certezze attualmente sono poche, e tra queste c’è che Ducati e Dovizioso sono lontani, addirittura lontanissimi. Ormai è una questione di principio: Dovizioso chiede (presumibilmente) 6 milioni di euro, Ducati non ne offre più di 5 (verosimilmente). Si potrebbe pensare che un milione di differenza sia poca cosa a questi livelli, ma la realtà è molto differente: Dovizioso non ha nessuna intenzione di cedere – giustamente, secondo me, visto il trattamento ricevuto due anni fa e quello che ha fatto per la Ducati nel 2017 –, Ducati non sembra disposta ad accontentare l’unico pilota che vince. A questa certezza se ne aggiunge un’altra: è assolutamente vero che Alberto Puig sta parlando con Simone Battistella, manager di Dovizioso. Altra certezza: in Aprilia hanno sul taccuino due nomi per affiancare Aleix Espargaró: Danilo Petrucci e Andrea Iannone. Quindi uno dei due andrà (dovrebbe andare) in Aprilia nel 2019. Le certezze finiscono qui, tutto il resto sono voci e trattative. La Ducati sta pensando a Cal Crutchlow (che però ha un contratto firmato con la Honda fino al 2019…) per sostituire, eventualmente, Dovizioso (ma forse anche Lorenzo); qualcuno ipotizza un ritorno di Andrea Iannone, che comunque con la Ducati è andato forte e l’ha riportata alla vittoria nel 2016. Un’altra ipotesi, interessante, è che in Suzuki non ci saranno né Lorenzo né Iannone: e se arrivasse Pedrosa?
GUAI FINANZIARI PER MARC VDS?
Ad aggiungere confusione al mercato piloti, ci sono i problemi finanziari del team Marc VDS, che ormai sembrava aver raggiunto l’accordo con la Yamaha per gestire le due moto del team satellite nel prossimo biennio. A Jerez, però, si è venuto a sapere che tutte le trattative del team sono state congelate, e che anche l’Irta, l’associazione dei team, sta prendendo provvedimenti per capire cosa stia succedendo. Marc Van der Straten, il signor VDS, i soldi li ha – e tanti: ma pare che siano stati gestiti in maniera dubbia da Michel Bartholemy, che sarebbe stato messo alla porta da VDS.
BRADL E GUINTOLI A BRNO
La Grand Prix Commission ha anche ufficializzato le wild card per il GP della Rep.Ceca di inizio agosto: Stefan Bradl (Honda) e Sylvain Guintoli (Suzuki) saranno al via a Brno.
TUTTI AL MUGELLO A PROVARE
In settimana, ci sarà un’attività intensa al Mugello: giovedì e venerdì Honda, Yamaha, Ducati, Suzuki e Aprilia proveranno per due giorni con i piloti ufficiali (e non solo), in vista del GP d’Italia di giugno. La Ducati proverà giovedì con Dovizioso e Lorenzo, venerdì con il collaudatore Pirro.
TITO RABAT FINALMENTE SI DIVERTE
Il GP di Spagna non è andato benissimo, ma Tito Rabat sta comunque facendo più che discretamente con la Ducati, ottenendo risultati decisamente migliori rispetto a quelli ottenuti con la Honda. Tito può finalmente sorridere: «Mi sono divertito di più nelle prime quattro gare che in tutti i due anni precedenti… Con la moto mi sento a mio agio, e il team lavora benissimo: sto imparando tanto», ha commentato.
AGOSTINI COLPITO DAGLI EVENTI PRO NIETO
Da giovedì a domenica sono stati tanti gli eventi organizzati per ricordare ed omaggiare Angel Nieto, al quale è stato dedicato il circuito di Jerez. «E’ bello che gli abbiano dedicato proprio questa pista, la vera cattedrale del motociclismo spagnolo. Per me il GP di Spagna è quello di Jerez, come il GP d’Italia è quello del Mugello» ha detto Valentino Rossi. Alle tante cerimonie è quasi sempre stato presente Giacomo Agostini, rimasto molto colpito dall’affetto mostrato per l’amico rivale purtroppo scomparso per un incidente stradale nel settembre 2017. «Non credo che in Italia farebbero una cosa del genere per me o Valentino Rossi» ha commentato il 15 volte iridato.
OLIVEIRA UFFICIALE IN MOTOGP
E’ stata una settimana intensa per la KTM, che dopo aver annunciato il rinnovo di Pol Espargaró e l’ingaggio di Johann Zarco ha ufficializzato il passaggio di Miguel Oliveira in MotoGP nel 2019: Oliveira avrà una RC16 ufficiale gestita dal team di Hervé Poncharal, e il secondo pilota potrebbe essere Hafizh Syahrin, ma è ancora tutto da decidere.
PILOTI VERI PER IL CAMPIONATO ELETTRICO
Il campionato per le moto elettriche prende sempre più forma: in ogni GP viene mostrata la moto in un giro di pista, e i team si stanno muovendo per la prossima stagione. L’intenzione è quello di schierare piloti di un certo livello, più o meno in attività. Per esempio, il team Pramac dovrebbe schierare il collaudatore Ducati Michele Pirro, che alle varie moto che prova dovrà quindi aggiungere anche quella elettrica.
IO L’AVEVO DETTO
Maverick Viñales (dopo il GP Americhe): «A Jerez scommettete pure sulla mia vittoria». Risultati del GP Spagna: 1°. Márquez;
2° Zarco; 3° Iannone; 7° Viñales, a 13”543.
Con Ducati sarà uguale (è una questione di principio) il Dovi sa anche in questo caso di aver ragione e pretende una cifra, la Ducati alla fine capitolerà altrimenti perde il pilota.
Ducati poi che brilli molto poco nella gestione delle risorse umane non è da oggi che lo scopriamo.
Per il resto Lo spagnolo andrà su una moto che li garantista un motore 4 in linea (parente stretta della Yamaha) e di conseguenza Iannone tornerà invece al V4.