Il GP d'Italia 2017. Lo sapevate che...?
CONFRONTO 2017/2016
Ecco il confronto dopo 6 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2017 e nella passata stagione.
Viñales 105/59 (+46), Dovizioso 79/34 (+45), Rossi 75/78 (-3), Márquez 68/105 (-37), Pedrosa 68/66 (+2), Lorenzo 46/115 (-69), Petrucci 42/17 (+25), Crutchlow 40/10 (+30), Bautista 25/21 (+4),Iannone 21/41 (-20), A.Espargaró 17/49 (-32).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 6 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Viñales/Rossi 5/1 (6/0); Márquez/Pedrosa 3/2 (4/2); Dovizioso/Lorenzo 4/1 (4/2); Zarco/Folger 5/1(5/1); P.Espargaró/Smith 3/3 (5/1).
COSTA PRESENTA UN NUOVO LIBRO
Al Mugello si è rivisto il mitico Dottor Costa, che ha presentato il suo ultimo libro giovedì in una conferenza stampa organizzata in qualche maniera (perché mai non gli è stata concessa la sala conferenze, visto tutto quello che ha fatto per il motociclismo?), con Guido Meda nel ruolo di moderatore e alla quale sono intervenuti anche Carmelo Ezpeleta («Il motomondiale non sarebbe dov’è senza il dottor Costa), Jorge Lorenzo, Marc Márquez e Andrea Dovizioso. “L’eroe che è in te”, con prefazione di Alex Zanardi, si può ordinare per email [email protected] o per telefono, al numero 054235342.
MÁRQUEZ: “CHE STRANA LA NUOVA BARCELLONA”
Sabato scorso era trascorso un anno dalla morte di Luis Salom, deceduto in un incidente sulla pista di Montmelò, dove il motomondiale correrà domenica prossima. Da allora, il disegno del tracciato è stato modificato nella parte all’interno dello “stadio”: a detta dei piloti che lo hanno provato la settimana dopo il GP di Francia (cioè i piloti Honda e Ducati) è molto differente da prima. Ecco cosa ha detto Márquez: «All’inizio sembra molto strano, molto differente rispetto al passato. Si può dire che adesso ci sono due circuiti in uno: la prima parte è molto veloce, la seconda molto guidata, per certi versi simile ad Austin. A me piace, ed è più sicuro».
VELOCITA’ MASSIMA: NESSUNA DIFFERENZA
Si pensava che la mancanza delle appendici aerodinamiche, ora vietate dal regolamento, abbassasse di molto le velocità massime in fondo al rettilineo. Non è stato così: nel 2016 il più veloce in assoluto era stato Andrea Iannone, sulla Ducati, registrato a 354,9 km/h, mentre nel 2017 il più rapido è stato Michele Pirro con 354,7 km/h. Ecco le velocità degli altri piloti: Lorenzo 353,8; Petrucci 353,8; Bautista 352,5; Dovizioso 352,4; Barberá 352,2; (quindi sei Ducati ai primi sei posti…); Iannone 351,1; Redding 350,1; Márquez 348,8; Crutchlow 348,6; Rabat 348,2; Rossi 347,1; Pedrosa 346,7; Abraham 346,7; Zarco 346,5; A.Espargaró 346.
PEDROSA: “ROSSI E MÁRQUEZ I PIU’ COMPLETI”
Durante la conferenza stampa di giovedì, attraverso i “social network” è stato chiesto a Dani Pedrosa quale sia stato il più difficile da battere tra tutti gli avversari che ha avuto. «Difficile sceglierne uno, perché nella mia carriera ne ho incontrati tanti forti: forse Rossi e Márquez, perché sono i più completi, veloci in ogni condizione».
FOLGER RINNOVA FINO AL 2018
Dopo Johann Zarco, Ervè Poncharal, team manager Tech3, ha rinnovato il contratto anche a Jonas Folger, che rimarrà nella squadra francese almeno fino al 2018. Folger, quindi, si aggiunge a Viñales, Rossi, Zarco, Dovizioso, Lorenzo, Iannone, Rins, Márquez, Pedrosa e Crutchlow, che hanno già un contratto anche per l’anno prossimo.
PETRUCCI 3°: NON CI SONO PAROLE
Per celebrare il fantastico podio di Danilo Petrucci, il team Pramac ha scelto un modo quanto meno singolare. Ecco il comunicato stampa del team italiano. Titolo: “Abbiamo fatto podio al Mugello con il Petrux”. Commento: “Ed è tutto”.
RINS TORNA NEI TEST A BARCELLONA
Alex Rins, infortunatosi ad Austin, tornerà sulla sua Suzuki nei test di lunedì e martedì a Barcellona. Il team manager Davide Brivio ha fatto sapere che non si metterà nessuna fretta al pilota per il recupero: giustamente, Rins tornerà a correre solo quando sarà al 100%.
LORENZO: “ANCHE SCHUMACHER CI HA MESSO TANTO”
In una interessante intervista al “Corriere della Sera”, a firma di Alessandro Pasini, è stata riportata a Jorge Lorenzo la considerazione fatta da Giacomo Agostini, sempre sul Corriere della Sera, sul fatto che lui avesse impiegato poche ore per adattarsi alla Yamaha 500 (2T), nonostante provenisse da una MV Agusta (4T) completamente differente. Lorenzo ha replicato così: «Non è facile cambiare il proprio stile di guida. Anche Michael Schumacher ci ha messo quattro anni a vincere con la Ferrari».
MARCO LUCCHINELLI NELLA “HALL OF FAME”
Anche Marco Lucchinelli è stato inserito nella “Hall of Fame”, lo speciale spazio dei campioni creato dalla Dorna. E’ stato, come sempre, Carmelo Ezpeleta a consegnare la medaglia a Lucchinelli, che ha ringraziato, ma anche ironizzato, alla sua maniera: «Perché avete messo nella hall of fame Uncini prima di me?». Tra Lucchinelli e Uncini c’è sempre stata una sana rivalità sportiva e quella di Marco è stata una battuta senza cattiveria. In sala era stata portata la sua bellissima Suzuki RG Gamma 500 del 1981, e c’era tutta la squadra, capitanata da Roberto Gallina, che lo ha portato a vincere il titolo in quell'anno.
IO L’AVEVO DETTO
Jorge Lorenzo (venerdì): «La Ducati ha il potenziale per vincere». Classifica finale GP d’Italia: 1. Dovizioso 3. Petrucci 5. Bautista 8. Lorenzo.
Penso però che la Hall of Fame dovrebbe essere assegnata a chi ha vinto molto e per molti anni.
Altrimenti si impoverisce il significato dell'onorificenza.
Ciò detto, w Luchy
Qualora anche Lorenzo non riuscisse a prendere confidenza con la moto ed ottenere i risultati sperati, non sarebb mica il primo.
Eppure io ricordo all'epoca che ci fu molta ma molta comprensione in un caso analogo.
Anche allora successe lo stesso. Evidentemente alcuni piloti hanno difficoltà ad abituarsi allo stile che Ducati richiede.
Perché sempre due pesi e due misure?
Credo bisognerebbe essere più obbiettivi .