Il GP di Valencia. Lo sapevate che...?
CONFRONTO 2017/2016
Ecco il confronto dopo 18 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2017 e nella passata stagione.
Marquez 298/298 (+0); Dovizioso 261/171 (+90); Vinales 230/202 (+28); Pedrosa 210/155 (+45); Rossi 208/249 (-41); Lorenzo 137/233 (-96); Petrucci 124/79 (+45); Crutchlow 112/141 (-29); Bautista 75/82 (-7), A.Espargaro 62/93 (-29); Iannone 70/112 (-42).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 18 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Vinales/Rossi 11/6 (10/7); Marquez/Pedrosa 13/4 (14/4); Dovizioso/Lorenzo 14/2 (10/8); Zarco/Folger 9/4 (11/3); P.Espargaro/Smith 8/6 (15/2).
YAMAHA: UN ANNO MOLTO DIFFICILE
Lin Jarvis, numero uno di Yamaha Corse, ha detto: «Non si può dire che sia stata una stagione disastrosa: abbiamo vinto 4 GP, siamo stati in testa al mondiale, Vinales ha finito al terzo posto, Zarco ha fatto delle ottime gare. E’ vero che le aspettative erano più alte, ma non si può dire che è stato un disastro: una stagione dura sì, disastrosa no». Valentino Rossi è d’accordo solo in parte. «E’ vero che abbiamo vinto 4 gare, abbiamo fatto dei podi, in alcuni GP siamo stati primo e secondo, ma il nostro potenziale è superiore. Capisco il punto di vista di Lin Jarvis, ma si deve fare meglio».
Un dato statistico conferma che per la Yamaha è stata un anno particolarmente negativo: era dal 2007 che non c’è un pilota Yamaha ai primi due posti della classifica generale.
DUCATI: SPESE “IMPREVISTE”
Per vincere il titolo – o perlomeno per provarci – la Ducati ha ingaggiato Jorge Lorenzo, pagandolo moltissimo: i 12 milioni di euro (presunti, ma reali) comprendono anche i premi per le vittorie e per i podi e soltanto la conquista del titolo, presumibilmente, avrebbe comportato un premio extra. Molto diversa la situazione di Andrea Dovizioso, al quale è stato ridotto l’ingaggio rispetto al 2016, ma gli sono stati aumentati i premi in caso di vittoria, podi, con un ulteriore bonus in caso di primo, secondo o terzo in campionato, bonus naturalmente variabile a seconda della posizione. Con sei successi, e altri due podi conquistati, con il secondo posto in campionato, Dovizioso ha portato a casa un bel po’ di soldi, creando… un problema alla Ducati. «E’ un problema che siamo stati ben contenti di affrontare – dice Paolo Ciabatti, direttore di Ducati Corse – e rientra nelle risorse del 2017: non viene intaccato il “budget” del 2018. Si può dire che Dovizioso non aveva mai guadagnato tanto da quando è in Ducati». Ciabatti ammette che in fase di rinnovo del contratto, Andrea avrà molto più potere. «Si inizierà a parlare molto presto con i piloti per il rinnovo del contratto in scadenza a fine 2018: io credo che già a febbraio e marzo cominceranno le trattative. E’ chiaro che Dovi, dopo la stagione 2017, avrà una forza contrattuale ben diversa da prima».
PIATTAFORMA INIZIALE: DISCUSSIONE CONTINUA
La piattaforma inerziale – alla quale Moto.it ha dedicato una puntata speciale e molto interessante di DopoGP, che andrà in onda nei prossimi giorni, con l’ingegnere Giulio Bernardelle e l’ingegnere Corrado Cecchinelli, direttore tecnologico della MotoGP – continua a far discutere. Nell’ultima riunione della MSMA, avvenuta in Giappone – si è deciso di continuare a lasciarlo “libero” con la Ducati che, in questo caso, si è allineata alla posizione della Honda. Non tutti, però, sono d’accordo; per il momento, però, non si cambia, si continua così.
SUZUKI, KTM E APRILIA: UN SECONDO TEAM?
Venerdì è stato organizzato dalla Dorna un incontro con tutti i responsabili delle Case. Ecco cosa hanno risposto i responsabili di Suzuki, Aprilia e KTM sulla possibilità di schierare un team satellite a partire dal 2019. Brivio (Suzuki): «Nel 2017 un team satellite ci avrebbe fatto molto comodo sia per le prestazioni sia per le sviluppo. Suzuki, storicamente, non ha esperienza con una seconda squadra, ma nel 2019 speriamo di riuscire a dare le nostre moto a un secondo team: sarà difficile, ma ci proveremo». Albesiamo (Aprilia): «Avere un team satellite non è la priorità di Aprilia per il 2019, anche perché sarebbe complicato dal punto di vista organizzativo. La nostra priorità è far crescere la RS-GP». Beirer (KTM): «Al momento non abbiamo in programma di aggiungere moto per il 2019».
DALL’IGNA: “LA SVOLTA NEI TEST DEL MUGELLO”
L’ingegnere Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, spiega quando è avvenuta la svolta tecnica. «Nei test effettuati ad aprile e maggio prima al Mugello e poi a Barcellona siamo riusciti a capire certe cose, abbiamo trovato un migliore bilanciamento della moto. In quei test non sono stati introdotti pezzi inediti o chissà quale novità, è stata solo una questione di messa a punto».
IL TEAM SKY-VR46 OMAGGIA MIGNO
Durante la cena di fine anno, il team Sky-VR46 ha deciso di regalare ad Andrea Migno la moto con la quale ha trionfato al Mugello. Andrea, che proprio non se l’aspettava, si è commosso e, forse, ha digerito meglio la scelta della VR46 di dirottarlo al team Martinez per il 2018, sostituendolo con il promettente Dennis Foggia.
QUANTE KTM NEL 2018
La KTM è l’unica Casa presente in tutte le categorie del mondiale. Nel dettaglio, ecco quante KTM ci saranno nel 2018: 15 moto in Moto3, 5 in Moto2, 2 in MotoGP, per un totale, quindi, di 20 KTM. Numeri da colosso mondiale: la KTM è quello che era l’Aprilia nei primi anni del 2000.
MARQUEZ, PALESTRA DA 80MILA EURO
Marc Marquez si è costruito una palestra nella sua casa di Cervera. Con la collaborazione dell’italiana Tecnogym, il campione del mondo ha comprato una quindicina di macchinari, per un totale di circa 80mila euro.
ZARCO: “IN MOTOGP DEVI AVERE UN COMPUTER IN TESTA”
Johann Zarco ha spiegato quali sono le principali differenze tra MotoGP e Moto2. «Gomme e freni ti permettono di fare staccate e pieghe che se le fai in Moto2 finisci subito nella ghiaia… In gara, il pilota deve sapersi adattare a tante situazioni differenti: devi avere un computer in testa per riuscire a controllare tutto».
MARQUEZ: UNA CONCESSIONARIA BMW…
Marc Marquez corre per la Honda, ma potrebbe aprire una concessionaria… BMW. Per il quinto anno consecutivo – quindi da quando corre in MotoGP – Marquez ha portato a casa la BMW in palio per chi totalizza più punti in prova, punti che vengono assegnati con lo stesso punteggio della gara. Quindi: 25 punti per la pole, 20 per il secondo posto e così via… Questa volta, Marc ha portato nel suo box una BMW M4CS, una serie limitata con 460 CV e personalizzata con particolari in fibra di carbonio. Ecco tutte le BMW vinte da Marquez in questi anni: 2013 M6 Coupe; 2014 M4 Coupe; 2016 M6 Cabrio; 2017 M4CS.
A SILVERSTONE FINO AL 2020
Come era previsto, il GP di Gran Bretagna, in calendario con un punto di domanda per il circuito, verrà disputato a Silverstone: la Dorna ha raggiunto un accordo con il tracciato fino al 2020.
TUTTI A JEREZ (TRANNE YAMAHA)
Il 22 e il 23 novembre, i principali team di MotoGP saranno a Jerez per gli ultimi due giorni di test del 2017. Negli stessi giorni, la Yamaha sarà invece a Sepang, come aveva fatto nel 2016.
IN GIACCA, PER LA PRIMA VOLTA
Antonio Dovizioso, papà di Andrea, veste sempre sportivo, ma per partecipare alla premiazione di gala della FIM dei primi tre classificati, che si svolge tradizionalmente a Valencia domenica sera dopo il GP, è obbligatario indossare abiti appropriati. Così, prima della trasferta spagnola, papà Dovizioso ha dovuto andare a comprare una giacca…
ITALIANO IL PRIMO CAMPIONE DEL MONDO VIRTUALE
Parallelamente al mondiale vero, è stato disputato quest’anno un campionato del mondo “virtuale”, con giocatori di tutto il mondo che si sono sfidati alla “consolle”. Come il mondiale vero, anche quello virtuale si è deciso all’ultima gara di Valencia e il campione del mondo è italiano: “trastevere73” 18enne di Roma ha conquistato gara e titolo.
IO L’AVEVO DETTO
Davide Tardozzi (team manager Ducati) venerdì sera: «Quel messaggio mostrato in Malesia (mappa 8, n.d.r.) non era per far passare Andrea: Lorenzo non ne ha bisogno. In uno sport individuale come il motociclismo lui è veramente un uomo squadra, sa quello che deve fare. Possiamo stare tranquilli». Eh già.
Comunque a scanso di equivoci dico che visto da fuori sarebbe stato meglio che lo avesse lasciato passare. Per carità ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe scritto che avrebbe dovuto trainarlo perchè era più veloce ma sarebbero stati quelli che non capiscono nulla.