L'anteprima di #atuttogas, Ep.179. Lucio Cecchinello: “Poco talento e pochi soldi, ma ce l’ho fatta”
Misano Adriatico - Quando era ragazzino e sognava di correre in moto, non poteva nemmeno immaginare che sarebbe arrivato al mondiale prima come pilota, poi come affermato team manager.
“Non avevo un gran talento, ho lavorato tantissimo per arrivare dove sono” dice con un pizzico di giusto orgoglio Lucio Cecchinello, classe 1969. La passione per le due ruote l’ha portato a essere prima meccanico, poi pilota, quindi team manager. Quest’ultimo ruolo è iniziato quando ancora faceva il pilota. “Dopo aver vinto l’europeo 125 - ricorda Lucio - ho capito che per me non ci sarebbe stato posto nel mondiale, se non portando soldi. Allora mi sono detto: invece di portare sponsor agli altri, faccio una mia squadra”.
Così, è iniziata ala storia del team LCR. “Un impegno ciclopico fare il pilota, ma anche gestire il team: a volte, prima di scendere in pista, dovevo pensare ad aspetti logistici, come, per esempio, la gestione dei pass”. Come pilota, Cecchinello ha un solo cruccio: “Sono arrivato due volte quarto in classifica generale, mi spiace non essere mai riuscito ad arrivare nei primi tre”. Poi la carriera da team manager, fino ad arrivare in MotoGP: “Non avevo i soldi per pagare le Honda, mi sono venuti incontro. In Giappone mi hanno dato una mano, ma non ero sicuro di pagare i debiti”. Anche per questo motivo è sempre stato fedele a Honda. Com’è il presente, come sta vivendo questa crisi tecnica? Scopriamolo nella 179esima puntata di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9.00 di domenica 22 settembre.
Appuntamento alla settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas