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Le pagelle del GP di Germania 2016

- Nove a Màrquez, 7 a Dovizioso e 8 a Crutchlow. Per Rossi un 4, troppi errori, di strategia e non solo
Le pagelle del GP di Germania 2016

MÀRC MÀRQUEZ - VOTO 9

Diciamo la verità: un pizzico di fortuna ce l’ha. Nel warm up ha fatto una caduta pazzesca, ma se l’è cavata bene; in gara era in difficoltà con il bagnato, ma ha smesso di piovere; un errore all’11esimo giro lo ha “portato” ad anticipare il rientro ai box. Da lì in poi, però, è stato eccezionale: per non cadere con le slick nei primi giri devi essere un gran manico, avere coraggio e un controllo della moto fuori dal comune. Come dice lui stesso: quest’anno non è forse il pilota più veloce (causa moto), ma è il più consistente. Complimenti al Màrquez 2.0, ulteriore evoluzione del pilota già fenomenale degli anni scorsi.


CAL CRUTCHLOW - VOTO 8

Per non sbagliare, ha deciso di replicare le mosse di Rossi e Dovizioso («più esperti di me», ha detto): forse, con un pizzico di intraprendenza in più avrebbe anche potuto giocarsi la vittoria. Ma il secondo posto è comunque un ottimo risultato, considerando anche che non saliva sul podio dal GP Argentina del 2015: bravo.
 


ANDREA DOVIZIOSO - VOTO 7

E’ chiaro che abbia sbagliato tattica, è chiaro che avrebbe dovuto rientrare prima ai box. Ma è altrettanto chiaro che sia facile dirlo dopo o stando seduti davanti al monitor, con tutti i tempi a disposizione: quando sei lì, in pista, in condizioni difficilissime, quando l’asfalto non ti dà tutta questa sicurezza, prendere una decisione è complicato, soprattutto se ti stai giocando un grande risultato. Certo, rimane il rammarico, la sensazione di un’altra occasione persa: ma ci sono delle valide motivazioni. Comunque, sul podio.

 

SCOTT REDDING - VOTO 7

Aveva l’occasione di cogliere il secondo podio consecutivo, ma nell’ultimo giro non ha potuto resistere all’attacco di Dovizioso. E’ rientrato al momento giusto al box, non ha fatto errori: gli va riconosciuto.


ANDREA IANNONE - VOTO 5,5

Il risultato in sé non è male, Andrea è anche stato molto bravo ad anticipare il rientro, ma la verità è che non è mai stato troppo incisivo né con le “rain” né con le intermedie. E in qualifica, dopo prove da protagonista, ha vanificato una buona superiorità cadendo alla prima curva.


DANI PEDROSA - VOTO 5

E’ imbufalito con il team perché, dice, è stato costretto a ritardare il rientro ai box perché la seconda moto non era pronta. Il risultato è un’altra prestazione negativa.


JACK MILLER -VOTO 6

Non è sempre festa come ad Assen, ma la sua prestazione è stata più che dignitosa.
 


VALENTINO ROSSI - VOTO 4

Ha sbagliato strategia, ma vale il discorso fatto per Dovizioso. Ha sbagliato a montare l’intermedia al posteriore invece della slick, ma non sono stati questi gli errori più importanti: purtroppo per lui è stato troppo poco incisivo dopo il cambio moto, altrimenti avrebbe potuto salire sul podio, essendo uscito dai box assieme a Crutchlow e Dovizioso. Peccato, perché, ancora una volta, aveva dimostrato di essere molto competitivo.


HÈCTOR BARBERÀ - VOTO 6

In prova è spesso fenomenale, ma solo grazie alla scia altrui; poi in gara si perde sempre: deve imparare a lavorare in maniera differente il venerdì e il sabato. Senza dimenticare, però, che guida la Ducati più vecchia, e gli va dato atto di vincere sempre il confronto con il compagno di squadra.


ÁLVARO BAUTISTA - VOTO 6

Porta al traguardo l’Aprilia in una posizione più che dignitosa.

 


MAVERICK VIÑALES​ - 4

Sull’asciutto aveva il potenziale per giocarsi il podio, ma sul bagnato, purtroppo, si è perso: non come Lorenzo, ma poco ci manca.


JORGE LORENZO - VOTO 3

In difficoltà sull’asciutto e sul bagnato, mai nei primi dieci (Q1 esclusa) in tutti i turni di prove, nel warm up e in gara. Un disastro assoluto: dov’è finito il campione straordinario valutato 25 milioni di euro (in due anni) dalla Ducati? Se fosse un altro, si potrebbe pensare a una crisi quasi irreversibile, ma Lorenzo ha dimostrato in passato di essere in grado di riprendersi. Ma non sarà facilissimo.


DANILO PETRUCCI - VOTO 6

D’accordo, è caduto, ma ci ha provato, ha tentato di sfruttare l’occasione favorevole: sul bagnato va davvero forte, come dimostrano i sette giri disputati al comando. Ma anche sull’asciutto ha dimostrato buone qualità: è stato tradito dalla foga, ma ci può stare.
 


HONDA RC213V - VOTO 9

La tanto bistratta RC213V comanda la classifica, vince il secondo GP consecutivo e fa doppietta con una moto ufficiale e una satellite: non sembra poi così male. E al Sachesenring era efficace anche sull’asciutto. Certo, poi guardi i risultati di Pedrosa e il voto dovrebbe cambiare drasticamente.


YAMAHA M1 - VOTO 8

Inaspettatamente in difficoltà venerdì, con il freddo, ha ritrovato il solito smalto sia sabato sull’asciutto sia domenica sul bagnato. Perlomeno con Rossi…


DUCATI DESMOSEDICI GP - VOTO 8

Su una delle piste storicamente più difficili per la Ducati, la Desmosedici GP ha confermato che sono stati fatti dei progressi rispetto al passato. Ma non bastano per giocarsi la vittoria, perlomeno sull’asciutto.


SUZUKI GSX-RR - VOTO 8

La moto è competitiva ed equilibrata: il risultato negativo è determinato più che altro dalla difficoltà dei suoi piloti sul bagnato.


APRILIA RS-GP - VOTO 5

Distacchi elevati, sia sull’asciutto sia sul bagnato: è dura progredire durante le gare.

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Commenti

  • Jojoe
    Jojoe, Bologna (BO)

    Rivisto ora la gara...Basta vedere il primo giro con le slick come ballava la moto per capire il rischio che MM si é preso. Basta però parlare di fortuna. La fortuna aiuta chi la cerca. Cosa ha impedito agli altri a fare una scelta simile? MM dice la stessa cosa di VR: é il pilota che decide e non il team in un caso di instabilità simile sulla pista. In questo caso ha più cappellato il secondo che sia stato fortunato il primo. Peccato, ha ammazzato il campionato.
  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Certo è che con i se e i ma non si dimostra nulla.

    Bastava che avesse ricominciato a piovere e ora saremmo qui a commentare tutta un altra storia.
    Marquez da "marziano" sarebbe diventato un "comune mortale" che sul bagnato prendeva da quelli più agguerriti 1" al giro.
    Molto probabilmente Dovizioso avrebbe vinto la gara e Rossi si sarebbe comunque qualificato fra i primi.
    Rossi comunque sapeva benissimo (anche Lorenzo e tutti gli altri piloti Yamaha) che con la pista asciutta e le basse temperature la moto non andava.
    Penso gli sia venuto un po di "braccino" e abbia sperato fino all'ultimo che la pista si ribagnasse.
    Chi vince comunque la gara (quali siano le condizioni ed eventi "strani") ha sempre ragione e per questo gli va sempre reso onore.
    Daltra parte mi indispettisce moltissimo sentire commenti dettati esclusivamente dal fattore tifo e antitifo, a secondo dei ruoli che il personaggio amato/odiato possa avere assunto.
    Inutile fare finta di nulla e non volere ammettere che tutto il dibattito, non solo in occasione di questo ultimo GP ma da anni ormai, si svolge tutto attorno alle gesta di un solo pilota, tanto per non essere frainteso: Valentino Rossi.
    Nella moltitudine delle persone che segue i GP la stragrande maggioranza tifa per lui o contro di lui.
    La stragrande maggioranza dei dibattiti è finalizzata a dimostrare quanto lui sia fenomeno e quanto sia "scarso" a secondo degli interlocutori.
    Conosco personalmente moltissima gente che fa un tifo sfegatato per questo personaggio, molti di loro non hanno mai cavalcato una vera moto in vita sua e prima che Rossi esistesse non si erano mai interessati di moto e di corse, quei tifosi insomma, tanto bistrattati dai "puristi".
    Conosco personalmente pure tanta gente che si sono sempre interessati di moto e di corse, alcuni da oltre 40 anni.
    Fra questi personaggi vi sono anche molti sedicenti sportivi e intenditori appunto, se non fosse che in questi ultimi 15/20 anni li ho visti tifare per piloti molto diversi fra loro con un unico comune denominatore: avere battuto in alcuni frangenti della loro carriera "Valentino Rossi" (Capirossi, Biaggi, Gibernau, Pedrosa, Hayden, Stoner, Lorenzo, Marquez, poi ancora Lorenzo e di nuovo Marquez.
    Ci si può dichiarare veri sportivi e intenditori quando tutti i discorri sono finalizzati a dimostrare quanto sia scarso l'avversario oltre che disonesto, mafioso, omosessuale…..e chi più ne ha più ne mette?
    Posso essere settico sulla reale capacità analitica di questi personaggi?
    Alla fine onestamente non so se siano peggio i tifosi definiti "da stadio" o questi "esauriti mentali"
    Spero inoltre di essermi spiegato bene: con il termine "esauriti mentali " non intendo identificare quelli che non tifano per Rossi, ci mancherebbe altro, ma tutti quelli che con i loro discorsi e gesta si comportano esattamente all' incontrario di quelli che loro stessi definiscono "non degni" di seguire la specialità sportiva "motociclismo" e rei ovviamente di tifare per il pilota che loro odiano.

    Valentino Masini
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