Le pagelle del GP di Francia
JORGE LORENZO VOTO 10
Immenso! Ha capito che nei primi giri, per le insidiose condizioni della pista, i suoi rivali non avrebbero preso rischi. Lui, al contrario, non ha avuto paura di spingere al 100%: dopo un solo passaggio, il suo vantaggio era di 0”874, di 1”198 dopo due, di 2”646 dopo 3, di 3”645 dopo 4 e di 4”724 dopo 5. Semplicemente impressionante.
VALENTINO ROSSI 8,5
Quando lui è nelle prime posizioni, lo spettacolo è assicurato. La migliore risposta a chi lo dava per finito: ha dimostrato, a chi non ci credeva, che se ha una moto competitiva se la può giocare ancora con Lorenzo, Stoner e Pedrosa. Sull’asciutto, purtroppo, è ancora lontano, ma ha sfruttato al meglio la situazione favorevole.
CASEY STONER 7
Considerando il distacco rifilato al compagno di squadra (18 secondi), meriterebbe forse un voto più alto. L’australiano ha sfruttato al meglio il pacchetto a sua disposizione che, per una volta, non era eccezionale. Ha provato in tutti i modi a tenere testa a Rossi, ma il secondo e mezzo subito nell’ultimo giro conferma che non ne aveva proprio più.
DANI PEDROSA 5,5
In prova aveva ottenuta una pole da applausi, ma il bagnato, che non ama, l’ha costretto a una gara in affanno. Si è salvato solo per le cadute dei piloti del team Tech3.
STEFAN BRADL 7,5
Le MotoGP sono delle bestie difficilissime da domare, figurarsi se sei al debutto e corri su una pista dove è più facile cadere che stare in sella. L’iridato della Moto2 non solo non ha commesso errori, ma è arrivato a giocarsela con Pedrosa: complimenti.
NICKY HAYDEN 5
In grande difficoltà in prova, non è riuscito a sfruttare l’occasione favorevole in gara per una brutta partenza. Poi ha fatto una buona rimonta, risalendo dall’11esimo al sesto posto, ma il compagno di squadra è lontanissimo.
ANDREA DOVIZIOSO 6,5
Nonostante avesse usurato eccessivamente la gomma anteriore, per recuperare in frenata quello che perdeva in accelerazione, ha voluto a tutti i costi rimanere in scia a Rossi. Gli è andata male, perché è scivolato a quattro giri dalla fine. In passato è stato accusato di non provarci abbastanza, questa volta lo ha fatto e ha fatto bene. Bravo anche in qualifica.
CAL CRUTCHLOW 6
Era attaccato a Dovizioso e Rossi, in lotta per la terza posizione, ma nel 19esimo giro è scivolato alla prima chicane. Peccato, ma si conferma pilota di buon talento e contribuisce allo spettacolo.
HECTOR BARBERA 5
In prova dà fastidio a tutti, in gara non si vede.
ALVARO BAUTISTA 5
Sull’asciutto era andato piuttosto bene, ma in qualifica ha rovinato il lavoro con una caduta e in gara non aveva confidenza con l’anteriore.
JAMES ELLISON 6
La sua rimonta è stata premiata con il primo posto tra le CRT.
MATTIA PASINI 6
A tre giri dalla fine è stato infilato da Ellison, ma fino a quel momento aveva guidato bene, nonostante in prova si fosse fratturato un metacarso e avesse un polso piuttosto gonfio.
MICHELE PIRRO 5
Bravo in prova, non in gara, con una moto non all’altezza della situazione.
DANILO PETRUCCI 6,5
Fino a quattro giri dalla fine era la sua Ioda la prima CRT in pista: stava guidando forte e bene, ma è scivolato. Peccato, ma il pilota è decisamente meglio della moto.
BEN SPIES 4
Non riesce a uscire dalla crisi: sesto in prova (ultimo tra le Yamaha), in gara ha completamente sbagliato la partenza. Poi, al settimo giro, è anche stato costretto a fermarsi per sostituire la visiera del casco, ma era comunque 14esimo. Ha bisogno di ritrovare la fiducia.
YAMAHA 9
Questa volta era nettamente la moto più equilibrata e “facile” per le condizioni di Le Mans. Sull’asciutto ha faticato di più, ma comunque i piloti Yamaha erano tutti davanti.
HONDA 7
A fine gara, Stoner è stato a lungo a parlare con i tecnici giapponesi: sul bagnato la RC213V non era competitiva come lo è solitamente sull’asciutto.
DUCATI 6,5
Nessuno riesce a spiegare il perché, sta di fatto che la GP12 sul bagnato è competitiva. Sull’asciutto, però, manca sempre 1”2.
io dico solo..
IVAN