GP di INdianapolis

Le pagelle del GP d'Indianapolis

- Un GP senza primi della classe, tranne Pedrosa ovviamente. Bravi Lorenzo e Dovizioso, 8 e 7,5. Poco più che sufficiente Stoner, 6,5. Quattro per Rossi, difficile fare peggio | G. Zamagni, Indianapolis
Le pagelle del GP d'Indianapolis


DANI PEDROSA VOTO 10
Pole, vittoria, giro veloce in gara: non si può fare meglio. A Indy, come al Sachsenring, lo spagnolo della Honda è sempre andato fortissimo: questo Pedrosa se la può giocare con chiunque. Purtroppo in altri tracciati non riesce a essere altrettanto efficace, ma è ormai lui l’avversario di Lorenzo per il titolo mondiale.


JORGE LORENZO 8
Secondo in prova e in gara: non male, considerando che quello di Indy è probabilmente il tracciato più ostico per il campione della Yamaha. Con grande intelligenza, Lorenzo ha capito che in questo GP doveva difendersi, pensare soprattutto a limitare i danni: lo ha fatto egregiamente. Già a Brno tornerà ad attaccare.


ANDREA DOVIZIOSO 7,5
Più bravo che fortunato anche se, naturalmente, le disgrazie altrui gli hanno dato una mano a salire sul podio per la quinta volta in questa stagione. A volte ci si dimentica della moto che guida: nessun altro pilota ha ottenuto i suoi risultati con una MotoGP satellite.


CASEY STONER 6,5
E’ stato stoico a disputare e finire la gara nelle sue condizioni, con un gran dolore alla caviglia destra: per questo meriterebbe otto in pagella. Ma si è fatto male per un suo errore e per questo va biasimato, specie considerando che se fosse stato a posto avrebbe avuto la possibilità di riaprire il campionato.


ALVARO BAUTISTA 6
Fino a metà gara se l’è giocata con Dovizioso, poi ha calato il ritmo e ha finito in affanno, come, purtroppo, gli capita troppo spesso.


STEFAN BRADL 6
In prova è quasi sempre efficace, così come nei primi giri della gara, poi, a causa dell’inesperienza, non riesce a gestire il consumo delle gomme. Il suo approccio alla MotoGP è stato sicuramente positivo, adesso deve però riuscire a cambiare passo sulla distanza.

Valentino Rossi alle spalle di Jorge Lorenzo
Valentino Rossi alle spalle di Jorge Lorenzo


VALENTINO ROSSI 4
Non gli piace la pista, non gli piace la moto: difficile fare peggio.


KAREL ABRAHAM 4
Ti accorgi di lui solo guardando la classifica: andava meglio l’anno scorso, nonostante fosse al debutto.


YONNY HERNANDEZ 7
Difficilissimo valutare la competitività delle CRT, ma Hernandez guida bene.


TONI ELIAS 5
E’ arrivato a Indy come riserva di Hector Barbera, nel caso il pilota spagnolo avesse avuto problemi con la gamba sinistra operata solo un mese fa, si è ritrovato in sella dopo il terribile volo di Barbera nel primo turno di prove libere. Rispetto a Laguna Seca ha fatto un piccolo passo in avanti, senza fare danni.


CAL CRUTCHLOW 4
Un’altra caduta, la nona stagionale, al decimo giro, mentre si trovava in settima posizione: fatica a controllarsi e a trovare costanza di rendimento sulla distanza.


BEN SPIES 7
Aspettava questa gara come l’occasione della vita, per dimostrare quanto ha fatto male la Yamaha a lasciarlo a piedi (anche se lui continua a sostenere che è stata una sua decisione). In prova aveva dimostrato di avere un buon passo e neppure la terrificante caduta delle qualifiche ne aveva minato la sicurezza; purtroppo, però, al settimo giro il motore della sua Yamaha si è rotto, mentre si trovava in seconda posizione, che avrebbe potuto mantenere fino al traguardo. Per carità, però, non si parli di “complotto”: semplicemente succede nelle corse.


HONDA VOTO 9
A Indy era la Honda la moto migliore: se Stoner non si fosse fatto male, probabilmente i due piloti HRC avrebbero fatto primo e secondo.


YAMAHA 5
Meno competitiva rispetto al solito e, soprattutto, non affidabile: era un pezzo che non si vedeva "bruciare" così un motore di una Casa ufficiale.


DUCATI 4
Nicky Hayden è sempre stato competitivo a Indy, ma nemmeno lui, questa volta, è stato veloce. Honda e Yamaha rimangono lontanissime.

  • Amedeo.
    Amedeo., Chieti (CH)

    congiuntivi..........

    e chiedo scusa per il congiuntivo sbagliato... :P
    correggo:
    se avessero avuto quei problemi lì, in Yamaha ci avrebbero messo 80 secondi a sistemarli.
    Il senso è questo!
  • Pacco1198
    Pacco1198, Genova (GE)

    Amedeo ; Grazue

    "Infine, e chiudo, sulla famosa intervista sugli 80 secondi: Burgess non ha affermato che avrebbe sistemato la D16 in 80 secondi, ma invece che se LORO avrebbero avuto un problema di quel tipo, ci avrebbero messo ( sulla Yamaha, sottointeso ) 80 secondi per risolvere il problema. Vatti a rileggere l'intervista, io non trovo D16 da nessuna parte. E tu?"

    Grazie perchè mi sembrava strano di non averla mai letta (la storia degli 80 secondi così spesso riportata da molti)... ma soprattutto non mi sembrava una frase nè da Rossi (che di solito se ha dei vantaggi sta ben attento a non renderli pubblici) e ancor meno di Burgess che certamente non è uno cha la fa fuori dal secchio...-
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