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Lorenzo contro Simoncelli, all'Estoril va in scena il far west motociclistico

- Lorenzo: "Lui è troppo aggressivo, ho già parlato con Ezpeleta", Simoncelli: "dovrebbe ragionare di più prima di parlare, lui è stato l'unico a essere squalificato" | G. Zamagni, Estoril
Lorenzo contro Simoncelli, all'Estoril va in scena il far west motociclistico

ESTORIL – Ormai è un tutti contro tutti: la MotoGP come una sorta di Far West.
Questa volta sono stati Marco Simoncelli e Jorge Lorenzo a dirsene, in faccia, di tutti i colori, con Lorenzo uscito a pezzi dal confronto con il rivale: nemmeno Rossi era mai riuscito a far infuriare così tanto il Campione del Mondo.

Tutto è iniziato venerdì, quando Lorenzo ha risposto piuttosto duramente alla domanda di un giornalista spagnolo che gli chiedeva un’opinione su Simoncelli.
“Marco – ha sparato Jorge - non è il mio pilota preferito, fin dai tempi della 250. In questo momento è molto veloce, ha fatto un grandissimo passo in avanti, ma credo che sia troppo aggressivo. Non solo con me, ma un po’ con tutti: l’anno scorso a Valencia quasi cadevo mentre eravamo vicini. Ha l’abitudine di passarti all’ultimo momento, quando non c’è margine di correzione. Ho già avvertito la Dorna ed Ezpeleta, nel caso dovesse toccarmi”.

Una dichiarazione che, giustamente, non è andata giù a Simoncelli e quando i due si sono ritrovati uno a fianco all’altro nella conferenza stampa dei piloti della prima fila della MotoGP, Marco non ha avuto nessun timore a dire in faccia a Lorenzo quello che pensava.
“Secondo me – ha detto serafico ma determinato il Sic – dovrebbe ragionare un po’ di più su quello che dice: ha parlato di Valencia, ma ha fatto l’esempio sbagliato, perché in quella occasione ero davanti, è stato lui a venirmi addosso e mi ha raspato la tuta dal ginocchio alla spalla. Quindi se cadeva lì era per colpa sua. E poi, non dimentichiamo che l’unico che è stato squalificato una volta perché era stato scorretto è stato lui nel 2005: insomma, è meglio che ci pensi un po’ prima di parlare”.

Intanto che parlava, Simoncelli mimava sul fianco il segno lasciatogli dalla ruota di Lorenzo, che dieci centimetri più in là diventava rosso come un peperone, mentre tutti i presenti alla conferenza stampa ridevano per i gesti di Marco. Un’ilarità che ha mandato ancora più su tutte le furie Jorge, che ha preso il microfono e ha chiesto il silenzio in sala.

“Se non mi tocca, per me non ci sarà nessun problema – ha detto paonazzo -. Ma quanti piloti ha toccato Simoncelli in passato? Sono in tanti a pensarla come me. Non c’è niente da ridere, il nostro è uno sport pericoloso, guidiamo moto a 320 km/h e rischiamo la vita: qui non siamo nelle minimoto. Dopo quanto accaduto con De Angelis a Motegi nel 2005 (Lorenzo aveva passato Pedrosa centrando poi De Angelis e per questo Jorge venne squalificato nel GP successivo, nda) ho cambiato il mio modo di guidare e adesso sono molto corretto. Lui non può dire certe cose”.

Totalmente frastornato, totalmente fuori controllo, Lorenzo non è più riuscito a riprendere in mano la situazione – “Perché so di avere ragione”, ha tuonato – dimostrando un limite mai messo in mostra in passato, mentre Simoncelli era assolutamente sereno e, addirittura, divertito.

Domani i due partiranno uno fianco all’altro, entrambi con il passo gara per conquistare la vittoria (tra i due c’è una differenza di 5 centesimi sul ritmo sulla distanza): forse sarà la tranquillità mentale di confrontarsi con un rivale tanto scomodo a decidere questo scontro che, speriamo, rimanga ampiamente dentro i limiti della correttezza.
 

  • kalosghero
    kalosghero, Ravanusa (AG)

    ...quanti commenti

    ...inutili!!!!
    Correndo appresso al gossip e ai commenti del dopo gara, stiamo trasformando la motoGP in una colossale macchinetta mangiatutto!!!! Come nel calcio, spuntano centinaia di "signor so tutto mi" che si accalorano nel sostenere le tesi più disparate e si arrovellano per spiegarci le loro verità assolute. Eppure lo spirito di questo sport dovrebbe essere abbastanza semplice: si parte e chi arriva primo vince. Da quel momento in poi, sino alla prossima partenza, ci si dovrebbe solo preoccupare che l'officina migliori la moto e che il pilota migliori la sua tecnica di guida. Tutto il resto, sono chiacchiere inutili.

    P.S.
    Sugli articoli del motocross (MX1) presenti su moto.it non ci sono neanche un decimo dei commenti che ci sono sulla motoGP. Che il mondiale motocross sia meno entusiasmante della MotoGP??? Forse manca il super campione nazionale??? C'è poca gente che possiede una moto da cross???

    Niente di tutto ciò, semplicemente non girano tutti i soldi della moto GP.

    Di conseguenza lo passano su una rete nazionale non conosciutissima, non ha un programma tipo "Fuori giri" a sostenerlo e in pochi sanno che Antonio Cairoli ha vinto tre titoli mondiali, uno in MX2 e due (consecutivi) in MX1 ed è il favorito di quest'anno.

    A chi piace lo sport, resta il rovescio della medaglia: la competizione si svolge sulla pista e non in televisione, evitandoci scene di isterismo da mammolette!!!!
  • piega996
    piega996, roma (RM)

    JoeCool

    d'accordissimo...
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