gp di aragon
MotoGP. Ducati porta ad Aragon la versione evoluta della Desmosedici, la GP14.2
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Dopo i test di ieri al Mugello, Ducati porterà ad Aragon l'evoluzione della Desmosedici GP14, già ribattezzata GP14.2
20 commenti
Il Ducati Team arriva in Spagna reduce da un test che si è svolto martedì 23 settembre sul circuito toscano del Mugello e in cui Andrea Dovizioso, insieme al suo futuro compagno di squadra Andrea Iannone, hanno potuto provare per la prima volta una versione evoluta della loro Desmosedici, denominata GP14.2. I due piloti italiani continueranno i test della moto durante il weekend di Aragón.
Dovizioso ha corso tutte le edizioni del GP de Aragón, e il suo miglior risultato è stato un terzo posto nel 2012, mentre Crutchlow ha ottenuto un quarto posto, sempre nel 2012, come miglior piazzamento nelle sue tre partecipazioni alla gara spagnola.
Le dichiarazioni dei piloti
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04)
«Aragón è una pista strana: non è uno dei miei circuiti preferiti, però nelle ultime gare di quest’anno stiamo andando forte su piste con caratteristiche molto diverse e quindi mi aspetto di far una buona prestazione anche ad Aragón, come abbiamo già fatto a Silverstone e soprattutto a Misano, che è stata una gara veramente speciale. Stiamo diventando una realtà sempre più competitiva e sono molto contento dei nostri continui progressi».
Cal Crutchlow (Ducati Team #35)
«Andrò ad Aragón con maggiore fiducia, dopo che a Misano sono riuscito a girare in modo abbastanza soddisfacente. Il circuito mi piace: su questo tracciato ho fatto delle buone gare ed ottenuto dei buoni risultati. Credo che le curve più scorrevoli siano più idonee al mio stile di guida e sappiamo che la Ducati si comporta bene in frenata, e quindi speriamo di trarre dei benefici da queste caratteristiche».
Andrea Lucini
Riguardo al regolamento Factory 2 io penso che di per sè i litri in più e la gomma extra soft non sono un vantaggio determinante. Quello che è invece il vero vantaggio della Ducati è il poter sviluppare i motori, quindi un regolamento che gli consente di recuperare il gap con gli altri o quasi. E comunque il fatto di poter sviluppare è relativo anche alle capacità degli ingegneri di pensare a nuove evoluzioni ma funzionanti. Quindi sviluppare è un vantaggio si, ma bisogna anche dare il merito a Ducati di essere riuscita a trovare una strada per arrivare alla soluzione dei problemi della moto. In pratica in linea generale sono d accordo con te (tranne la frase che hai scritto nel post 15 a cui ho risposto nel commento 17), solo che forse mi sono spiegato male prima.
Ciao!
Sì, vabbe' ho capito...