Moto2 in Qatar. Enea Bastianini: "Nagashima è stato più forte"
Giovanni Sandi, il suo capotecnico, uno che ha lavorato e vinto mondiali con grandi campioni, non ha dubbi: Enea Bastianini è uno di quelli “buoni”, un pilota che può puntare molto in alto.
Il GP del Qatar l’ha confermato: Enea può anche giocarsi il titolo. Ecco la sua intervista rilasciata a fine gara ai colleghi di SKY Sport, dopo il terzo posto ottenuto in Qatar?
Enea, è vero che il tuo motore non spingeva come quello degli altri?
“Notavo che mi mancava un po’ di potenza, non riuscivo a superare in rettilineo, mentre io venivo sempre passato. Ho fatto fatica con Balda (Baldassarri, NDA), ma alla fine ci siamo divertiti: vediamo se la prossima volta riusciremo a far andare il motore più forte”.
Per la prima volta in prima fila: in qualche modo è cambiata la tua gara?
“Aiuta partire davanti, anche se a metà GP ho perso qualche posizione. E’ stata tosta comunque, ma ho salvaguardato le gomme per gli ultimi giri. Bisogna continuare a fare bene in prova”.
Sei stato tra i pochi piloti Kalex a utilizzare il nuovo comando del gas “ride by wire”; come ti sei trovato?
“Nei test l’avevo tolto, qui l’ho rimesso: mi trovo meglio quando dai gas, quando il motore comincia a spingere”.
Al di là dell’ultimo giro, quando Nagashima era ormai scappato, tu e Balda vi siete un po’ ostacolati; se in qualche modo vi foste dati una mano, avreste potuto giocarvi la vittoria, invece del secondo posto?
“Non lo so, non credo: negli ultimi giri lui è andato veramente più forte di noi. E’ vero che io e Balda un po’ ci siamo ostacolati, ma non so se ce l’avremmo fatta a batterlo se avessimo collaborato”.
A quale obiettivo si può puntare?
“Bisogna considerare gara per gara: l’importante è finire sul podio, fare delle belle gare e poi vediamo come siamo messi a fine campionato”.
E adesso si torna in Italia: cosa puoi dire riguardo alla situazione che sta vivendo il nostro Paese?
“Vivo a Rimini, noi siamo in zona rossa, non so bene cosa aspettarmi quando tornerò a casa: dispiace molto, bisognerà fare attenzione, avere delle accortezze in più. Un saluto a tutte le persone. Si continua a vivere, non sarà facile e se saremo bravi ne usciremo”.
Bravo Enea, non solo per la gran gara disputata.
E' un piacere vederlo guidare, sembra vada a spasso ma i tempi sono comunque da primato.
Detto questo, ormai lui non è più di primissimo pelo, è sempre la davanti ma non è ancora riuscito a stare con costanza davanti a tutti.
Ho sempre sostenuto che per essere un campione servono diverse qualità oltre a saper guidare bene, onestamente non riesco a capire cosa possa mancare a Bastianini ma qualcosa gli deve mancare.
Per esempio ieri il suo capotecnico ha tenuto a precisare che non sarebbero stati fortunati nella assegnazione del motore che come tutti sanno viene fatta a sorteggio.
E' vero anche che i motori pur essendo perfettamente identici, qualcuno alla fine potrebbe beccarne uno un pochino meno veloce di altri o anche il contrario.
Bastianini ieri si vedeva che faticava in rettilineo, spesso quando gli prendevano la scia lo superavano, cosa che a lui non riusciva.
Il fatto è che Bastianini da quando corre, in rettilineo non è mai stato veloce, questo è un aspetto che io avevo già colto anni addietro, l'impressine è sempre stata quella che lui avesse sempre moto meno veloci degli altri e questo non può essere vero, comunque non ricordo una sola gara dove sia risultato palese che Bastianini avesse avuto una moto veloce sul dritto.
Per veloce sul dritto non intendo che un pilota debba "sverniciare" l'avversario come a volte si è visto fare, specie anni addietro.
Intendo semplicemente che uscendo dalla curva che immette sul rettilineo successivo, il pilota che segue possa almeno affiancare l'avversario davanti a lui circa a metà rettilineo, per poi presentarsi al successivo punto di staccata leggermente avvantaggiato.
Questa manovra non ricordo sia mai stata abituale nella storia di Bastianini, forse bisognerebbe chiedersi se possa dipendere dal suo stile di guida: un ingresso curva meno esasperato in modo da avere una più alta velocità di percorrenza con successivo evidente vantaggio sul rettilineo successivo…...Chi può dirlo?
La telemetria magari ma capisco anche non sia facile modificare quello che viene naturale fare.
Cambiare squadra tutti gli anni, pensando magari che gli altri siano sempre meglio potrebbe essere inoltre una pratica poco produttiva se usata oltre certi limiti.
Poi ovviamente Bastianini e chi gli sta intorno, sapranno ben loro cosa sia meglio fare, noi possiamo però esprimere ciò che percepiamo… penso, senza offesa nei confronti di nessuno ovviamente.
Valentino Masini