MotoGP 2015, Silverstone. Rossi: "Il mio problema? Lorenzo!"
SILVERSTONE – Non si può certo dire che sia stata una giornata esaltante per Valentino Rossi, decimo a 0”989 da un Jorge Lorenzo in grandissima forma, con Marc Marquez staccato di pochi millesimi dalla vetta. Il campione della Yamaha prova a spiegare cosa è successo.
«Mi aspettavo di andare più forte nelle FP2, soprattutto considerando il terzo posto nelle FP1 e non troppo lontano da Lorenzo (0”468, NDA). Abbiamo cercato di migliorare il degrado della gomma posteriore, per provare a essere più costanti, ma non è andata come speravamo, anche se ci sono stati comunque dei miglioramenti. Alla fine ho perso tante posizioni perché in tanti hanno montato una gomma nuova negli ultimi minuti, mentre io non mi sono preoccupato più di tanto del tempo sul giro, ma del ritmo. Alla fine, la posizione è negativa, ma non disastrosa, perché sono comunque riuscito a stare nei 10 e se nelle FP3 dovesse piovere, sarei comunque in Q2. L’aspetto positivo è che abbiamo provato tante cose e dovremmo aver individuato la strada da seguire per migliorare domani».
Cosa non ha funzionato oggi?
«Abbiamo “litigato” con il freno motore, non abbiamo trovato il modo di entrare più forte in curva e la gomma più morbida posteriore finisce dopo pochi giri, la moto si muove troppo. Credo che nelle FP2 abbiamo sbagliato strada e spero vivamente che domani sia asciutto, perché abbiamo ancora tante cose da provare».
Lorenzo e Marquez sono davanti, tu sei indietro: sei più o meno preoccupato rispetto a Brno?
«Non ricordo bene quanto fossi preoccupato a Brno… Qui, per la verità, le FP1 non sono andate male, ma poi abbiamo faticato con il freno motore, non riuscivo a essere efficace in staccata e in inserimento. Viceversa, Lorenzo è in grande forma, probabilmente galvanizzato da questo momento positivo: questo è il problema, perché lui è il mio principale avversario. Ma anche Marquez va molto forte».
Se non riuscirai a risolvere i problemi, farai il tifo per Marquez?
«Nel 2014 eravamo andati tutti più forte, quindi c’è ancora margine di miglioramento e io, teoricamente, dovrei averne più degli altri, essendo staccato di un secondo. Il mio obiettivo è avvicinarsi ai primi, il resto non mi interessa: nel breve periodo, se vincesse Marquez invece che Lorenzo potrebbe essere un vantaggio per me, ma alla lunga chissà… E poi non cambia nulla per chi faccio il tifo io…».
Tanti piloti si lamentano per le buche: per te com’è la situazione?
«Ce ne sono tante, danno fastidio, ma forse meno che a Brno, perché l’asfalto ha più grip e la temperatura più bassa aiuta un po’. Comunque sì, ce ne sono parecchie».
Le vittorie degli ultimi anni le ha ottenute coi denti o in presenza di caduta o difficoltà palese degli avversari. In queste condizioni il mondiale è fatica portarlo a casa, sebbene non impossibile.