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MotoGP 2016. GP d'Austria. Iannone, Rossi e Dovizioso in prima fila

- Tripletta tutta italiana con Iannone, Rossi e Dovizioso che partiranno in prima fila nel GP d'Austria 2016
MotoGP 2016. GP d'Austria. Iannone, Rossi e Dovizioso in prima fila

ZELTWEG Pole position (prima stagionale) di Andrea Iannone, 0”147 più veloce di Valentino Rossi e 0”156 di Andrea Dovizioso. Seconda fila tutta spagnola con Jorge Lorenzo, Marc Marquez e Maverick Vinales. 13esimo Danilo Petrucci, 17esimo Michele Pirro.


Dopo il grande freddo delle prove libere, ecco il caldo, finalmente, ma il risultato non cambia: la Ducati è sempre protagonista. Il vantaggio si è naturalmente assottigliato, ma soltanto sul singolo giro: se si guarda il passo, i due Andrea sembrano averne di più. Rimanendo alle qualifiche, gli ultimi 5 minuti sono stati a dir poco scoppiettanti, con gli italiani sempre protagonisti: il primo a conquistare la pole provvisoria è stato Dovizioso in 1’23”298, poi, a pochi secondi dalla fine è stato superato da Rossi per appena 9 millesimi (1’23”289), quindi, sulla bandiera scacchi, ecco l’1’23”142 di Iannone, che vale la prima pole per Andrea, la seconda della sua carriera in MotoGP, la seconda anche per la Ducati in questa stagione.
 

«La qualifica è sempre molto difficile, non era così scontata. Sono molto contento, riesco a guidare un po’ meglio, la Clinica Mobile ha fatto un lavoro incredibile per la costola, ma per la gara sarà duro. Ho sbagliato alla curva tre, mi sono un po’ innervosito, ma con l’ultimo tentativo poteva succedere di tutto ed è arrivata questa bella pole» gioisce Iannone, che ha ricevuto anche l’abbraccio dell’”amica” Belen Rodriguez. Andrea ha fatto la differenza soprattutto nel T4: significa che la Desmosedici non va solo forte, ma si guida anche bene.


Come conferma Dovizioso, che sembrava il candidato numero uno alla pole: Andrea non è riuscito a fare un giro perfetto, ma gli rimane la consolazione di avere un passo velocissimo.


«Bello tre italiani in prima fila,: che figata! Nel giro buono, ho lasciato qualche millesimo qua e là, potevo fare meglio, ma su questa pista non è facile fare il giro perfetto. Ma non possiamo essere troppo arrabbiati per non aver conquistato la pole: il passo per la gara ce l’abbiamo e la differenza la farà chi ha lavorato meglio sulla distanza» è la pacata analisi di Dovi, fino adesso sempre molto competitivo. In preparazione alla Q2, Andrea si è confrontato a lungo con Stoner, i due hanno parlato fitto analizzando ogni settore del circuito: ha perso la pole, ma si sente a posto.

YAMAHA IN RIPRESA, MARQUEZ ACCIACCATO

Rispetto a ieri, ha fatto un bel passo in avanti la Yamaha, non solo con Valentino Rossi, già competitivo nelle libere, ma anche e soprattutto con Jorge Lorenzo, che è stato addirittura al comando delle Q2, prima di essere “retrocesso” in quarta posizione dai piloti italiani. Per Valentino un secondo posto per certi versi inaspettato (sembrava si potesse lottare solo per la terza posizione in giù) e molto significativo: ancora una volta, ha confermato di essere velocissimo.


«Questa mattina abbiamo fatto delle modifiche che non mi piacevano, ma nelle FP4 sono andato molto bene, grazie a un buon bilanciamento della M1, e ho finito terzo dietro le due Ducati. Per le QP abbiamo fatto un altro passettino in avanti: ho spinto forte, ho cercato di sfruttare i punti forti della Yamaha ed è arrivato un grande secondo posto: è bello stare in mezzo alle due Ducati, che vanno velocissime. Ci siamo avvicinati molto, ma hanno ancora un paio di decimi di vantaggio» è la prima sintesi di Rossi: già ieri era convinto di poter fare una buona gara, oggi lo è a maggior ragione. E rispetto a venerdì è sicuramente più sereno Lorenzo: con il ritorno del sole, sta tornando il vero Jorge. Più difficoltà del previsto per Marquez, incappato in una bruttissima caduta nelle FP3, tanto che è stato costretto ad andare a fare una visita di controllo in ospedale. Tornato rasserenato per le FP4, Marc ha messo in mostra un buon passo, ma in QP ha preso un altro grandissimo rischio, che fortunatamente si è concluso solamente con una vistosa sbandata della sua RC213V.

ATTENTI A VINALES

Insomma, come dice Rossi, «Marquez può essere molto competitivo in gara», così come Maverick Vinales, sesto ma con un ottimo passo. Le Ducati, però, sembrano averne un po’ di più, ma nei 28 giri potrebbe cambiare tutto.

CLASSIFICA

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza 1Prev./st
1 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 310.1 1'23.142  
2 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 308.6 1'23.289 0.147 / 0.147
3 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 310.0 1'23.298 0.156 / 0.009
4 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 307.9 1'23.361 0.219 / 0.063
5 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 307.6 1'23.475 0.333 / 0.114
6 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 306.2 1'23.584 0.442 / 0.109
7 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 304.5 1'23.597 0.455 / 0.013
8 45 Scott REDDING GBR OCTO Pramac Yakhnich Ducati 303.2 1'23.777 0.635 / 0.180
9 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 304.2 1'23.813 0.671 / 0.036
10 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 309.4 1'23.822 0.680 / 0.009
11 50 Eugene LAVERTY IRL Pull & Bear Aspar Team Ducati 307.7 1'24.218 1.076 / 0.396
12 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 308.0 1'24.263 1.121 / 0.045
  • Ormau
    Ormau, Genova (GE)

    Mai stata così indietro la Honda. E' nei primi 5 solo grazie a portento Marq, ma la realtà la posiziona in zona Pedrosa, da eterno secondo a novello centro schieramento. Dalle stelle alle stalle, contrariamente a Ducati, da ronzino a purosangue....ma vedremo tra poche ore!
  • Pessimismo e fastidio
    Pessimismo e fastidio, Magione (PG)

    Mi piacerebbe conoscere colui che assegna i baffi verdi...
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