MotoGP 2016. Rossi: "Nel passo mi sento veloce"
LOSAIL Un passo indietro rispetto a ieri, ma non nella costanza – che continua ad esserci – quanto nella posizione: da secondo a settimo, a 0”536 da un velocissimo Andrea Iannone. Come dire: con la gomma nuova, Valentino Rossi sembra ancora fare fatica, come avveniva in passato con le Brodgestone.
«Sicuramente è stata una giornata più difficile rispetto a ieri: soprattutto nelle FP2 , dove ho provato la gomma anteriore più dura, che, in realtà, non lo è abbastanza. Nelle FP3 è stato più positivo: siamo tornati a ieri e la situazione è parsa subito migliore. Purtroppo ho avuto un problema con il motore della prima moto e ho dovuto utilizzare la seconda. Alla fine, sono stato competitivo, ho girato con un buon passo, ma quando ho montato la gomma morbida non ho fatto un buon giro: significa che dobbiamo sistemare meglio la M1».
Qual era il problema con la gomma anteriore più dura?
«La moto è diventata più difficile da guidare, mentre con quella media ho tenuto un buon passo. Ma qui ci si gioca tutto al decimo di secondo: basta un niente per perdere posizioni: ci sono almeno 6-7 piloti che sembrano avere un buon passo, tra cui io».
Sembra che il tempo si possa fare anche dopo qualche giro: per te può essere meglio?
«Sì, c’è qualche pilota, come Dovizioso, che è riuscito a fare 1’54”9 dopo 6-7 giri e questo può essere positivo. Alla fine, però, nella simulazione di qualifica che abbiamo fatto oggi sono settimo: non è che sono andato molto meglio dell’anno scorso… Sarà molto importante lavorare bene nelle FP4 ed arrivare a posto in QP, perché ci sono 2 o 3 punti dove perdo tanto in trazione. In qualifica sarà molto importante trovare la concentrazione, perché in 1 o 2 decimi possono ballare due o tre posizioni, che sono quelle che fanno la differenza».
La pole position o anche la seconda posizione la vedi come irraggiungibile?
«Iannone e Lorenzo, ma anche Marquez, sono stati effettivamente più veloci, ma dal quarto, Dovizios, al settimo, io, c’è un decimo e mezzo: partire quarto, invece di settimo, cambia la gara. Con le Michelin è importante essere a posto per la QP e noi dobbiamo migliorare ancora in qualche punto, ma come passo mi sento piuttosto veloce».
Sembra che in scia si guadagni un bel po’: saranno quindi qualifiche particolari anche sotto questo aspetto?
«Sì, si guadagna moltissimo se si trova un gancio. Su questa pista è così e lo era anche con le Bridgestone. Quindi ci vorrà una grande concentrazione, bisognerà stare attenti a non tirare gli altri e io sono una preda molto ambita. Ci sarà molta strategia. Però è anche vero che con le gomme si possono fare più giri e quindi uno, forse, se la può giocare meglio e se uno è attaccato può anche aspettare a tirare».
La velocità della Ducati in rettilineo è preoccupante?
«Sì, perché la differenza è grande: speravo che ce ne fosse meno, avendo la Ducati da quest’anno 7 motori e 22 litri come noi, invece le due ufficiali, ma anche le altre, vanno fortissimo. Ma vanno bene anche in curva».
Sarà pure una preda ambita nel gioco delle scie (come dice lui) ma alla luce dei fatti (e non solo recenti) penso che più della preoccupazione di avere qualcuno in scia che gli può soffiare il 6°/7° posto in griglia, si debba preoccupare di più a trovare il sistema di essere più veloce e basta.
Purtroppo lui non he mai stato fortissimo sotto questo aspetto.
Ricordo fin dagli esordi è sempre stato così.
Forse allora non era importante ma adesso lo è diventato eccome!
Partire in seconda o terza fila pur avendo sull'intera gara il passo del primo o anche meglio, non si vince più!
Certo che uno come lui non si potrebbe permettere di fare il tempo in scia a qualcun altro!
O si?
Valentino Masini