MotoGP 2016. Volano le Honda nelle FP2 in Argentina
TERMAS DE RIO HONDO Volano le Honda (quattro ai primi cinque posti), faticano le Yamaha (Rossi settimo, Lorenzo addirittura 14esimo), in difficoltà anche le Ducati (Dovizioso decimo, Iannone 15esimo) in una giornata che potrebbe addirittura essere decisiva per la definizione della Q2.
Fa un caldo asfissiante a Termas de Rio Honda: 37 °C e un’umidità spaventosa. Si fatica a respirare, figurarsi a guidare una moto. Ma non è il clima a rendere quasi impossibile il lavoro dei piloti, quanto un asfalto in condizioni pietose, con tanta polvere. Perché? Perché qui si gira poco e quel poco che si gira lo si fa con le auto, perché attorno alla pista c’è parecchia sabbia, perché qui non hanno macchinari idonei per pulire preventivamente l’asfalto. Non è la prima volta che accade, tutt’altro: a memoria, era già successo qualcosa del genere in Brasile nel 1996, in Argentina (ma a Buenos Aires) nel 1999, in Sud Africa nel 2000, quando la Dorna, nel tentativo di pulire l’asfalto, chiese ai piloti di entrare in pista con le macchine a noleggio. Fu un disastro: finì quasi a “sportellate”, con i piloti che portarono sull’asfalto molta più terra di quella che riuscirono a togliere con le gomme delle auto.
DOMINIO HONDA, SORPRESA MILLER
Così, di fatto, il primo turno di prove libere è stato inutile (Dovizioso era stato il più veloce in 1’43”684), ma anche il secondo non è così facile da interpretare, perché al di là dei valori numerici – inconfutabili – bisogna capire come hanno lavorato i piloti, cosa hanno fatto, che progressione hanno avuto. Anche perché domani è prevista pioggia e, di fatto, in 45 minuti si è dovuto concentrare il lavoro che solitamente viene fatto in quattro turni: insomma, una confusione pazzesca. Rimane il fatto che la Honda sembra volare, con Marc Marquez primo, Dani Pedrosa secondo a 0”025, Jack Miller quarto a 0”796 e Cal Crutchlow quinto a 0”872. Tra loro, al terzo posto, Maverick Vinales (a 0”468) nonostante una caduta a metà delle FP2.
«Abbiamo un sacco di problemi all’anteriore, Crutchlow dice che sembra di guidare con il bagnato, anzi peggio, perché a differenza di quando c’è acqua in pista, il grip non è uniforme» aveva detto preoccupato il team manager Lucio Cecchinello prima delle FP2. Nel finale, però, Cal è riuscito a fare un giro buono, mentre i due piloti ufficiali HRC sembrano non aver mai avuto questo problema: sono stati costantemente nelle prime posizioni. «La tenuta delle Michelin non è male, tutto sembra funzionare discretamente, ma i tempi sono ancora altissimi» sottolinea giustamente il Team Principal HRC Livio Suppo. In effetti, siamo molto lontani dai tempi di riferimento, ma rimane il fatto che se domani mattina dovesse piovere, la giornata di oggi definirebbe l’accesso in Q2, con Miller ottimo quarto, dopo essere stato ottavo nelle FP1. «Ha grande talento, ci deve solo credere di più» assicurano i tecnici dell’australiano, alcuni dei quali in passato hanno lavorato con Stoner.
YAMAHA IN DIFFICOLTA’, LORENZO DI PIU’
La sorpresa negativa della giornata è la prestazione della Yamaha: dopo il GP del Qatar, l’unica certezza sembrava la competitività della M1 e, soprattutto, di Jorge Lorenzo, addirittura sprofondato in 14esima posizione, quindi al momento obbligato a passare dalla Q2. Lorenzo, 12esimo al mattino, non è riuscito a trovare l’assetto giusto: nelle FP2 è saltato da una moto all’altra, scuotendo la testa ogni volta che rientrava ai box, indipendentemente dalla configurazione di gomme scelte. Quest’anno non si era mai visto Jorge così in difficoltà (e nervoso): la soluzione è lontana da essere trovata. Un po’ meglio è andato Valentino Rossi, sesto a 0”497: per lui le difficoltà sembrano meno evidenti rispetto al compagno di squadra. «Abbiamo ancora qualche problema in ingresso curva, ma nel complesso non siamo andati male» assicura il telemetrico Matteo Flamigni: effettivamente le Honda sono più avanti, ma non così lontano.
DUCATI: SI DIFENDE DOVI, MALE IANNONE
In Ducati c’era ottimismo dopo le FP1, con Dovizioso primo e al di là del 18esimo tempo di Iannone, ma nelle FP2 non si è invece trovata la soluzione dei problemi. Bisogna prima capire che tipo di lavoro è stato fatto, ma sembrano evidenti i problemi in inserimento, in particolare per Iannone, che in tutta la giornata non ha mai avuto un acuto. Dovi è partito più forte, si è trovato più a suo agio, ma anche i suoi tempi sono lontani dalle aspettative. Una curiosità: Michele Pirro, sostituto dell’infortunato Danilo Petrucci, oggi non ha girato. «Per lui erano già previsti due giorni di test martedì e mercoledì a Valencia, ritenuto fondamentali da Ducati. Così si è deciso di rispettare il programma: arriva oggi in Argentina e domani sarà in sella» spiega il team manager Pramac Francesco Guidotti.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 323.0 | 1'43.684 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 313.8 | 1'43.778 | 0.094 / 0.094 |
3 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 318.2 | 1'44.027 | 0.343 / 0.249 |
4 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 317.4 | 1'44.113 | 0.429 / 0.086 |
5 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 312.5 | 1'44.128 | 0.444 / 0.015 |
6 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 318.9 | 1'44.181 | 0.497 / 0.053 |
7 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 315.3 | 1'44.231 | 0.547 / 0.050 |
8 | 43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 310.2 | 1'44.244 | 0.560 / 0.013 |
9 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 316.0 | 1'44.275 | 0.591 / 0.031 |
10 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 318.7 | 1'44.293 | 0.609 / 0.018 |
11 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 315.7 | 1'44.455 | 0.771 / 0.162 |
12 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 316.1 | 1'44.742 | 1.058 / 0.287 |
13 | 76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 309.5 | 1'45.080 | 1.396 / 0.338 |
14 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar Team MotoGP | Ducati | 311.2 | 1'45.294 | 1.610 / 0.214 |
15 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 309.2 | 1'45.447 | 1.763 / 0.153 |
16 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 307.4 | 1'45.519 | 1.835 / 0.072 |
17 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 314.8 | 1'45.590 | 1.906 / 0.071 |
18 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 325.7 | 1'45.792 | 2.108 / 0.202 |
19 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 309.6 | 1'45.876 | 2.192 / 0.084 |
20 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 309.8 | 1'46.086 | 2.402 / 0.210 |
51 | Michele PIRRO | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati |
magari non si risolve del tutto il problema ma probabilmente ci sarebbero anche condizioni meno pericolose per i piloti.