Suzuki V-Strom 650XT ABS Fun Ride
Della Suzuki V-Strom 650XT ABS sapete già tutto e con la dovizia di particolari che contraddistingue su Moto.it le prove del nostro Tanketto. Maurizio l’ha infatti provata per bene, raccogliendo tutti i dati strumentali di questa apprezzatissima moto da viaggio.
Oggi abbiamo provato la versione Fun Ride, che arricchisce ulteriormente il pacchetto base della XT (che ha il becco e i cerchi a raggi, tubeless) e aggiunge in dote il puntale inferiore, i paramani e le valigie laterali in alluminio. Il prezzo sale così a 9.190 euro.
Siamo partiti con la V-Strom dalla redazione di Milano e abbiamo raggiunto in giornata le Marche, percorrendo 200 km di autostrada e altrettanti di bellissime strade statali appenniniche. Abbiamo apprezzato la Suzukina su strada, mentre il giorno successivo abbiamo guidato la V-Strom 1000 ABS in fuoristrada (presto la prova sarà online). Il report del nostro viaggio è presente anche sulla pagina Facebook di Moto.it (#SuzukiSwitch).
Ora, grazie sempre al lavoro di Maurizio Tanca, facciamo un veloce ripasso della versione XT. Qui trovate la prova completa, che vi consigliamo di leggere per la sua completezza. Di seguito riportiamo comunque un estratto relativo a motore e telaio, scritto da Maurizio.
Il Motore
Il ben noto bicilindrico Suzuki a V (o ad L) di 90°, bialbero raffreddato a liquido e da 645 cc, è in attività dal lontano 1999, quando esordì sulle divertenti SV650 protagoniste anche di un frequentatissimo trofeo Monomarca, poi trasferito sulla più civettuola naked Gladius, che le sostituì nel 2009. Per questo motore Suzuki dichiara 69 cv (50,5 kW) a 8.800 giri, e un valore di coppia massima di 6,1 kgm (60 Nm) a 6.400 giri. I valori indicati dal nostro banco prova non si discostano dunque più di tanto da quelli rilevati nella nostra precedente prova della V-Strom: siamo a 71,2 cv all’albero (52,3 kW) a 9.013 giri, con una coppia massima di 6,5 kgm (63,7 Nm) a 6.390 giri, valori che riportati alla ruota diventano rispettivamente 65,2 cv (47,9 kW) e 6,0 kgm (58,8 Nm). I nostri rilevamenti parlano di una percorrenza media di 17,5 km/l in città, che salgono a 21,3 sul nostro percorso extraurbano tipo. A 130 km/h effettivi costanti, in autostrada, la V-Strom ha percorso invece 18 km/l. La velocità massima rilevata, con pilota eretto, però, è stata di 185,5 km/h effettivi (198 indicati) a 8.900 giri, con l’indicatore di consumo incerto tra i 10,5 e gli 11 km/l.
La ciclistica
La Strommina impiega un robusto e validissimo telaio a doppio trave in alluminio - con cannotto inclinato di 26°, e avancorsa di 110 mm – servito da sospensioni piacevolmente efficaci: la forcella, come già detto regolabile in precarico, vanta steli da 43 mm e un’escursione di 150 mm, sufficiente per affrontare con una certa tranquillità sconnessioni anche di una certa importanza; e il monoammortizzatore a doppia regolazione, che tramite biellismi di progressione (fusi in alluminio) lavora con un forcellone a bracci nervati rettangolari in alluminio estruso, consente alla ruota una corsa di 159 mm. I freni Tokico utilizzano due dischi anteriori da 310 mm (con pinze a due pistoncini paralleli) e sul posteriore un disco da 260 mm con pinza a pistoncino singolo, assistiti dall’ABS di serie. La versione XT rinuncia alle ruote in lega, qui sostituite dalle nuove unità a raggi d’acciaio con cerchi in alluminio di tipo tubeless. Le gomme sono Bridgestone, serie Trail Wing da 110/80x19” davanti e 150/70x17” dietro.
La nostra prova
A volte capita. Chi si accontenta gode, dice il luogo comune. E la V-Strom 650 ne è la riprova. In autostrada ci ha regalato un viaggio in tutta comodità sulla mortifera A1 da Milano sino a Cesena Nord. La protezione dall’aria è valida, le vibrazioni sul manubrio non disturbano più di tanto e la sella è più comoda di quasi tutte le maxi enduro big provate negli ultimi due anni. La Suzuki accoglie in modo magnifico sia il pilota che il passeggero, a cui è riservato uno spazio molto abbondante. Il motore frulla che è un piacere dai 2.000 giri su su fino ai 10.000 giri. In autostrada si viaggia a 140 indicati in tutta comodità. Oltre i 150 si avverte invece in modo evidente l’alleggerimento dell’avantreno, causato dalla larghezza delle borse in alluminio. Queste richiedono molta attenzione anche in città, perché sporgono parecchio oltre la sagoma del manubrio. Di contro sono fatte molto bene e hanno una buona capienza.
La V-Strom si lascia condurre con tanta facilità anche nel misto. Il motore ovviamente non impressiona, ma sa essere brillante e allunga senza fatica anche agli alti regimi, assistito da un cambio a sei marce perfetto. La moto è agile e intuitiva, a patto di non forzare troppo l’andatura. Le sospensioni sono infatti tarate sul morbido e soprattutto il mono posteriore sfodera un ritorno un po’ troppo rapido nella guida sportiva. Ma la V-Strom non nasce per aggredire le curve. È fatta per viaggiare comodi e sicuri. È costruita con cura e gode di un’ottima frenata, sempre ben gestibile. Richiede solo uno sforzo superiore alla media per ottenere le migliori decelerazioni, ma ripaga con una modulabilità esemplare.
Pregi
Rapporto qualità/prezzo | Confort | Agilità
Difetti
Ingombri con le borse montate
Abbiamo usato
Casco X-lite 551 GT
Giacca Desert OJ
Guanti OJ
Stivali TCX Infinity
Maggiori info:
Terreno: strade extraurbane, autostrada, città
Meteo: 19°
Foto di Massimiliano Serra e Marcello Mannoni
1
La redazione ha qualche informazione in merito? Ottima moto sicuramente, un paio di cv in più non darebbero fastidio ...
NOTA DELLA REDAZIONE
Non sappiamo nulla a riguardo, ma l'evoluzione è logica...