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MotoGP 2017. Che rottura di… gomme!

- Siamo solo alla seconda gara, ma c’è già polemica sugli pneumatici per la scelta della Michelin di portare in Argentina anche la “70”, l’anteriore del 2016. “Lo hanno fatto per accontentare Rossi” è stata l’accusa più o meno velata di molti rivali. Così, la Safety Commission ha deciso che la “70” non potrà essere usata
MotoGP 2017. Che rottura di… gomme!

TERMAS DE RIO HONDO – Premessa: da sempre, da quando ho la fortuna di seguire il Motomondiale (dal 1992) non mi piace (eufemismo…) parlare di gomme. D’accordo, sono un elemento fondamentale degli sport motoristici, possono fare una differenza abissale, avere o non avere la gomma buona significa vincere o perdere un GP. Da fuori, però, non si capisce nulla e per questo non mi piace l’argomento “pneumatici”: nemmeno i piloti, sotto questo aspetto, hanno perfettamente la situazione sotto controllo; solo il costruttore ce l’ha e chissà cosa c’è dietro a quelle sigle e numeri apparentemente identici. Così, in passato, sono state tante le polemiche e le accuse, del tipo: “Rossi vince perché ha una gomma diversa dalle altre”.

MONOFORNITORE: ANCORA SOSPETTI

Con l’introduzione del monofornitore, a partire dal 2009, la situazione è cambiata. Personalmente sono contro questa soluzione, ma ci sono – ci dovrebbero essere – dei vantaggi innegabili e infatti con la Bridgestone ogni sospetto era sparito: in sette anni di fornitura della Casa giapponese non ho mai registrato nemmeno un’illazione sul materiale portato in pista, non ho mai sentito dire quella gomma è stata fatta o portata per quel pilota o per quell’altra moto. Mai. Magari si diceva: quest’anno le gomme si adattano meglio alla Honda, o alla Yamaha, o così via, ma nessuno ha mai – e sottolineo nuovamente mai – messo in dubbio l’operato del costruttore giapponese. Con la Michelin, purtroppo, si è tornati al passato e alla seconda gara del 2017 è già scoppiato il caso della “70”, l’anteriore del 2016 utilizzato a Valencia e “rispolverato” (ma già accantonato) per questa gara.

“PORTATA PER ROSSI”

Appena si è saputo che oltre alla “06”, l’anteriore 2017 utilizzata in tutto il pre campionato e nel GP del Qatar, la Michelin avrebbe messo in lista anche una “70” (morbida), molti piloti hanno detto, più o meno velatamente: «E’ stata portata per Rossi». Fin dalla sua introduzione, Valentino, assieme a Iannone, si era lamentato che la “06” avesse una carcassa troppo morbida: da qui le accuse dei suoi rivali. «Non è così: in Qatar abbiamo registrato più cadute delle aspettative e dopo il GP altri piloti, come Pedrosa, Crutchlow, Marquez e Aleix Espargaro hanno sollevato qualche dubbio e così abbiamo deciso di portare in Argentina anche la “70” per fare una comparativa, raccogliere dati e poi fare delle valutazioni per il futuro sulla strada da seguire».

“LA 70 NON SI USA”

Tutto a posto, quindi? Macché. Intanto, la “70” che, da quanto si era capito, avrebbe già dovuto essere in circuito, si è poi saputo venerdì sera che, in realtà, era ancora in dogana e che sarebbe stata a disposizione dei piloti solo da sabato, anche se Andrea Iannone, dopo le FP2, ha dichiarato di averla provata nelle FP1 del mattino. Mah, avrà fatto confusione: può accadere in questo delirio di sigle, mescole, carcasse e profili… Poi, venerdì sera, si è riunita come sempre la Safety Commission ed è stato deciso di vietare l’uso della “70”, per non creare ulteriore confusione con una gomma in più, che oltretutto si aggiunge alla extra dura posteriore portata per ragioni di sicurezza su un tracciato molto critico per le coperture.

DEVE DECIDERE MICHELIN, NON I PILOTI

Questo, perlomeno ufficialmente, ma le indiscrezioni dicono che la maggioranza dei piloti non abbia gradito questa “imposizione” fatta per accontentare Rossi. Solo loro sanno la verità, ma, in ogni caso, c’è qualcosa di sbagliato e da rivedere: la Michelin deve portare le gomme in base ad esigenze tecniche e di sicurezza, non devono essere i piloti a imporre di usare o non usare una determinata mescola, o profilo, o carcassa… Il costruttore deve fare le sue valutazioni e seguire la sua strada, senza condizionamenti esterni, esattamente come faceva la Bridgestone. Altrimenti, ogni volta che viene portata o non portata una gomma si alimentano i sospetti. Che rottura di gomme.

  • Black 58
    Black 58, Narni (TR)

    Come c'è qualche cambiamento sospettano tutti che si voglia dare un aiutino a Rossi!! Ma come se pensate che è un pilota finito di cosa avete paura, la verità è che quando parla Rossi sa quello che dice altri non sanno neanche (vedi il Dovi nelle FP1) non sanno neanche che gomma gli hanno montato... Questa è professionalità ed esperienza, d'altronde se Michelin porta una anteriore che va bene per quale motivo si dovrebbe avvantaggiare solo Rossi????? MISTERO!!!!!
  • Francemok
    Francemok, Prato (PO)

    Come al solito non tardano ad arrivare le speculazioni e le sciocchezze..
    Se Michelin avesse voluto favorire Rossi avrebbe riportato la gomma 2016 molto prima dell'inizio del campionato, dal momento che Valentino ha dato il suo parere negativo sul pneumatico nuovo già dai primi test invernali. Vorrei inoltre far notare che Rossi, per esperienza e indubbia sensibilità, è uno dei piloti più 'utilizzati' dai produttori di gomme per lo sviluppo. Non a caso si è reso conto prima di altri che la gomma anteriore ha un comportamento anomalo, evidentemente non solo per lui. Dopo la gara in qatar si sono infatti lamentati altri piloti, fra cui MARQUEZ.
    Con la logica sciocca dei detrattori, se uno volesse pensare male, semmai penserebbe che finché si lamenta Rossi non cambia niente ma se si lamenta Marquez la Michelin corre ai ripari. Per lo stesso motivo, visto che la mescola morbida avrebbe portato vantaggi solo a yamaha, pare che Marquez fosse contrario alla reintroduzione dell'anteriore 2016 e guarda strano la gomma viene fermata alla dogana.
    Secondo me non c'è alcuna storia torbida ma se proprio si deve pensare male.........
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