GP DI FRANCIA

MotoGP 2017. I commenti dei piloti dopo il GP di Francia

- Promossi: Johann Zarco, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso. Bocciati: Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Ecco i loro commenti
MotoGP 2017. I commenti dei piloti dopo il GP di Francia

LE MANS – Promossi: Johann Zarco, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso. Bocciati: Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Ecco i loro commenti.


ZARCO 2° a 3”134: “HO PENSATO CHE POTESSE ACCADERE QUALCOSA TRA ROSSI E VINALES”

«Sono emozionato e sorpreso di aver fatto una gara così bella e sempre vicino al primo. All’inizio mi sentivo bene, ho spinto ma ho anche pensato al Qatar (cadde quando era al comando, NDA) e Vinales mi ha passato. Era velocissimo, ma sono riuscito a tenere il suo passo. Poi è arrivato anche Rossi: ho pensato che fra loro due potesse succedere qualcosa e così è stato. In questa categoria devi fare tutto perfettamente, non è facile riuscirci dal primo all’ultimo giro: sto lavorando per migliorare su tutti gli aspetti, ma per battere questi campioni devi prendere dei rischi».


PEDROSA 3° a 7”717: “UNA GARA MENTALMENTE DIFFICILE”

«E’ stata una gara molto difficile, di grande concentrazione: partendo così indietro temevo che potesse accadere qualcosa alla prima chicane. Fortunatamente sono passato indenne, ma nei primi giri, su questa pista, non è stato facile superare. Poi ho preso il mio ritmo, sapevo di avere un buon passo, ma non è stato semplice passare Dovizioso. Poi ho passato Cal con un sorpasso al limite (i due si sono toccati) e alla fine le Yamaha ne avevano di più. Sicuramente è un buon risultato».


DOVIZIOSO 4° a 11”223: “UNA MOTO TROPPO FISICA”

«Sono contento del quarto posto, anche se non è la nostra reale posizione, per le due cadute davanti a me (Marquez e Rossi, NDA). Non sono del tutto soddisfatto della nostra velocità, speravo di essere più competitivo. Ma in alcuni punti perdiamo troppo e per stare attaccato a Pedrosa ho dovuto spingere con troppa intensità e mi si è indurito l’avambraccio destro: la Ducati rimane una moto troppo fisica. Ho dovuto farlo riposare, poi ho ripreso un buon ritmo e sono riuscito a passare Crutchlow. Al Mugello, per le caratteristiche della pista, dovremmo essere più vicini, ma i nostri limiti rimangono».


LORENZO 6° a 24”002: “COSTANTE DAL PRIMO ALL’ULTIMO GIRO”

«24 secondi sono molti, ma i primi cinque hanno tenuto un gran ritmo. Partire 16esimo, in una MotoGP tanto equilibrata, è complicato, non è facile mantenere i nervi saldi, ma ci sono riuscito bene. L’aspetto positivo è che ho girato con grande costanza di tempi, con una differenza minima tra il miglior giro e il peggiore: è la prima volta che ci riesco con la Ducati. E da metà gara in poi, riuscivo addirittura a mettere la moto di traverso in entrata di curva. Dobbiamo migliorare la fiducia con l’anteriore, ma stiamo progredendo».


MARQUEZ CADUTO: “SONO CADUTO DOVE MI SENTIVO PIU’ TRANQUILLO”

«In gara mi sentivo meglio con la moto: le Yamaha erano più veloci, io ero consapevole del mio limite e pensavo solo a tenere il mio ritmo. Stavo molto attento nei punti che ritenevo più critici, ma sono caduto alla prima curva, dove mi sentivo tranquillo: due errori in cinque GP sono troppi, ma, nonostante questo, sono a 27 punti da Vinales. Speriamo che la gomma anteriore disponibile dal Mugello (070, NDA) ci aiuti a rendere più stabile l’avantreno».

  • TheBerronespolo
    TheBerronespolo, Rosignano Monferrato (AL)

    Lorenzo non può essere promosso, 24" sono il suo record personale di distacco dal primo, battuto il 22" del Qatar. Una media di 20.5" a gara dal primo, in lotta spesso con Folger e scoglionato dopo metà gara quando gli altri sono anni luce davanti. Tardozzi si è arrabbiato e tanto, seconde me dalla telemetria vedono cose delle quali è possibile chiedergli conto, ralativamente al suo impegno. Essere costanti tenendosi un pelo di comodo è facile, altro è farlo portando sempre la moto al limite cosa che secondo me in certe occasioni Lorenzo per scelta non fa. Parimenti trovai esagerate le scenette da vittoria del mondiale per il 6° posto di qualifica e il terzo (fortuito) ma a 15" di Jerez. L'impressione che ho è che Lor ne abbia già le scatole piene, che sia il metodo di lavoro senza Forcada che il tipo di guida che la moto gli richiede non lo soddisfino e faccia di tutto per sottolineare sempre i propri meriti (quali poi?) a detrazione della Ducati, sinceramente non mi è mai stato simpatico ma così mi peggiora molto velocemente.
  • Rudyxxx
    Rudyxxx, Varese (VA)

    Ma perché siete sempre tutti così acidi?
    Sembra che siate tutti piloti professionisti, da quanto affermate e dalle dovizie di particolari che date!
    Acidi nei confronti di Lorenzo perché non è ancora riuscito a ottenere risultati, acidi nei confronti di Pedrosa che entra aggressivo su Crutchlow (forse un po' troppo!) (ma non dicevate sempre che non era capace di un testa a testa con gli altri piloti?), acidi nei confronti di Rossi (ci doveva provare, non ci doveva provare, doveva accontentarsi, etc.), acidi nei confronti di Vinales (ha vinto solo perché è caduto Rossi), acidi da sempre con Dovizioso (non ha il fegato, è meglio Iannone, non è un pilota vincente: ma forse dimenticate che è un validissimo pilota - certo non ha vinto mondiali in motogp - che, credo, sia stimato dalle case per la sua capacità di mettere a punto le moto) e così via...
    Certo una sana critica è sempre accettata, ma mi piacerebbe leggere commenti più positivi sui nostri e sui piloti in genere, tenendo sempre in considerazione che il più scarso di loro è 1000 lunghezze davanti a noi, che sono tra i migliori al mondo che riescono a "governare" questi mostri a due ruote: onore e stima, quindi, a tutti questi piloti, pieni di difetti come noi ma abili, veloci e (giustamente) ambiziosi di arrivare sempre primi, altrimenti penso non correrebbero in MotoGP.
    Un saluto a tutti.
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