MotoGP 2017. Le pagelle del GP della Repubblica Ceca
MARC MARQUEZ VOTO 10
Controllo della moto: superlativo. Coraggio: ne ha da vendere. Velocità: impressionante. Furbizia: pari a quella del “Maestro” Angel Nieto. Fortuna: il giusto, come tutti i grandissimi campioni. Insomma, non gli manca niente. Non a casa, ha vinto tre degli ultimi quattro mondiali della MotoGP. E in questo, si è portato avanti con il lavoro. Quasi imbattibile.
DANI PEDROSA 9
A Brno, il “robottino” si trasforma: nel 2014 era riuscito a interrompere la striscia di 10 successi consecutivi del compagno di squadra, nel 2017 è tornato velocissimo in ogni condizione. E questa volta, neppure il “flag to flag” lo ha spaventato. Gran pilota.
MAVERICK VINALES 8
In condizioni di tutto asciutto o tutto bagnato difficilmente sarebbe salito sul podio, ma il meteo gli ha dato una mano. E dopo il grande nervosismo delle prove, in gara ha ritrovato un po’ di tranquillità, grazie anche, come ha ammesso lui stesso, agli assetti di Rossi. Non è più il pilota invincibile di inizio stagione, ma il podio è un risultato importante. Iniezione di fiducia.
VALENTINO ROSSI 8
Per sua stessa ammissione, non è bravo in queste situazioni a scegliere il momento giusto per effettuare il cambio moto. Così, dopo gli sbagli del passato – Misano 2015, Sachsenring 2016 – si è totalmente affidato al team, che però ha toppato. Da parte sua, ha fatto tutto per bene in questo GP: poteva giocarsi la vittoria, si deve accontentare del quarto posto. Sempre veloce.
CAL CRUTCHLOW 7
Sulla pista dove l’anno scorso aveva vinto, conquista un risultato soddisfacente, senza però mai entusiasmare. Ancora al di sotto delle aspettative. Ma in crescita.
ANDREA DOVIZIOSO 7
Si prende molte colpe per il ritardo di un giro nel cambio moto: solo dentro al box Ducati sanno veramente qual è la verità. La sensazione è che, come Rossi, abbia fatto per bene il suo lavoro, su una pista che in passato gli aveva creato parecchi problemi. E che bello sentirlo dire: “Sì, siamo competitivi su tutte le piste”. Un Dovi differente.
DANILO PETRUCCI 6,5
Non ha mai entusiasmato per tutto il fine settimana, forse perché ci aveva abituato troppo bene nei GP precedenti. Comunque è sempre lì vicino ai migliori, in ogni condizioni. Deve fare un altro passettino per diventare grande.
ALEIX ESPARGARO 6
Penalizzato ingiustamente: non è stato lui a sbagliare quando è ripartito dai box. Al di là di questo, la sensazione è che il potenziale dell’Aprilia sia più alto dei risultati ottenuti. Purtroppo manca la controprova.
POL ESPARGARO 7
Regala alla KTM, alla vigilia del GP di casa, il miglior risultato stagionale: entra nei 10, seppure in condizioni particolari, al decimo GP è tanta roba.
JONAS FOLGER 7
In prova non è stato convincente, ma in gara è stato bravo ad azzardare il rientro ai box nello stesso giro di Marquez: purtroppo ai box non erano pronti.
ALEX RINS 7
Il miglior GP in questa categoria: in crescita.
JOHAN ZARCO 5
E’ stato l’ultimo a tornare ai box (sesto giro) per il cambio moto: una tattica che non ha pagato.
JORGE LORENZO 7
Lui dice che sul bagnato si sarebbe giocato la vittoria: sicuramente era competitivo, così come lo è stato sull’asciutto. Per certi versi, il GP più convincente, al di là del risultato. Non molla mai.
ANDREA IANNONE 5
Questa volta, il team ha fatto molto peggio di lui, ma è ancora lontano dal suo potenziale.
HONDA RC213V VOTO 9
Seconda vittoria consecutiva, una crescita continua (lo dicono anche i piloti): a Brno, come al Sachsenring, ha fatto vedere un gran potenziale. In Austria la prova del nove sulla competitività della RC213V
YAMAHA M1 VOTO 8,5
Poche volte in questa stagione si è visto un Rossi così efficace sia sull’asciutto sia sul bagnato. E anche Vinales, in gara, è andato forte: la M1 sembra aver ritrovato equilibrio e velocità. Voto 4, invece, per quanto riguarda la strategia: il rientro ai box a Rossi è stato dato con un giro di ritardo e Vinales ha detto di essere rientrato al quarto passaggio per una sua scelta.
DUCATI DESMOSEDICIGP 8,5
La nuova carenatura sembra funzionare bene e, in generale, la Desmosedici GP è sembrata competitiva in ogni condizione. Purtroppo, la gestione del “flag to flag” è stata agghiacciante: voto 3.
SUZUKI GSX-RR 6
La sensazione è sempre la stessa: il potenziale della moto sembra più alto di quanto dica la classifica. Per il team è stato un GP disastroso, in prova come in gara: voto 3
APRILIA RS-GP 7
Il nuovo motore ha fatto fare un altro passo in avanti: anche in questo caso, la moto è più competitiva dei risultati ottenuti. Anche qui, errore grave al box, in questo caso non nella strategia, ma nella mancanza di indicazioni al pilota quando ripartiva: voto 4.
KTM RC16 VOTO 7
A piccoli passi, continua a crescere.
parte secondo (con un passo nelle prove da minimo il podio) arriva quarto perde punti in campionato da Marquez e Vinales, cosa conta sorpassare 9 piloti che non hanno nemmeno lontanamente i tuoi obbiettivi di campionato, premesso che è stato anche primo, per cui ha perso 13 posizioni per un errore (suo o della sua squadra?) e ne ha recuperate solo 9.
spettacolo=8
Risultato=4
media=6